Away From Her - Lontano da lei

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Un film di Sarah Polley. Con Julie Christie, Michael Murphy, Gordon Pinsent, Stacey LaBerge, Olympia Dukakis, Deanna Dezmari.
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Titolo originale Away from Her. Drammatico, durata 110 min. - Canada 2006. - Videa uscita venerdì 15 febbraio 2008. MYMONETRO Away From Her - Lontano da lei * * * 1/2 - valutazione media: 3,66 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
paolp78 lunedì 8 agosto 2022
amore e stranezze della mente Valutazione 3 stelle su cinque
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No
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Film attoriale che racconta una intensa storia d’amore di cui sono protagonisti una coppia di anziani coniugi: il morbo di Alzheimer complica il rapporto, ma non riesce a spezzarlo del tutto.
La narrazione molto delicata, cerca di realizzare un’apologia dell’amore di coppia e della dedizione dell’uno verso l’altro coniuge: l’operazione è in parte riuscita anche se la pellicola nel complesso risulta lenta e rischia di stancare pesantemente.  
Nella descrizione delle fasi più strane della malattia si arriva a mettere in scena situazione paradossali, che spingono la storia all’estremo: questi eccessi narrativi servono per enfatizzare al massimo il sentimento tra i due amanti, che si spinge sino al sacrificio ed alla sopportazione di situazioni umilianti ed oggettivamente difficili da accettare. [+]

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achab50 venerdì 3 aprile 2020
affetti collaterali Valutazione 4 stelle su cinque
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Di questo film è già stato scritto tutto, e bene. Ciò che lo distingue dalle altre opere del genere è la delicatezza e la semplicità con cui viene trattato lo spinoso argomento della demenza. La vera sorpresa è come la perdita della memoria, e della capacità di riconoscere ed amare, possa avere come effetto (od affetto) collaterale l'innamoramento verso un'altra persona. E' un aspetto raramente indagato. Non c'è pietismo in questo film, e la vera vittima della malattia è il marito.
Ottima regia che riesce a raccontare per immagini anche le minime sensazioni, eccellente la sceneggiatura, in cui l'infermiera sostituisce la voce narrante e di volta in volta preannuncia i nuovi avvenimenti. [+]

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maria teresa mercoledì 1 aprile 2020
la sapienza del cuore Valutazione 0 stelle su cinque
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Mia madre stette a lungo in un letto senza poter più parlare con noi figli. Spesso piangeva, ma talvolta sembrava accorgersi che era a casa sua, nella sua camera...per questo forse inviava baci a chi era con lei nella sua stanza. Una notte pianse a lungo, era disperata e  insisteva  alla badante nel dire alla  badante che "lui era morto". Inutilmente si cercò di consolarla: "Eravamo tutti vivi, e vicini a lei".Al mattino seguente ci giunse la notizia che mio zio, suo fratello, era deceduto durante la notte. Nessuno in famiglia aveva parlato di lui in sua presenza e nessuno ne aveva previsto la fine. Lei, che gli era molto legata,l' aveva saputo prima di noi. [+]

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papat venerdì 1 agosto 2014
vite rubate Valutazione 0 stelle su cinque
100%
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Fiona, una donna non più giovane, ancora legata profondamente da quasi 50 anni al proprio marito, giunge a varcare, senza inizialmente accorgersene, la soglia del morbo di Alzheimer.

Pian piano scivola nell'antro buio che progressivamente in modo inesorabile avviluppa la memoria, recidendone  spietatamente i ricordi della propria vita, gli affetti, riducendo al non più Essere l'esistenza di un individuo, all'annichilimento completo di quello che è il quid, l'essenza e la matrice di una vita umana, non più ripetibile di un singolo, quel singolo, quella persona. [+]

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vittorio dornetti mercoledì 9 luglio 2014
l'amore produce sempre i suoi frutti Valutazione 4 stelle su cinque
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Dire poetico in riferimento a questo film è dire una banalità poiché tutto (dalla musica all'uso dei colori) tende a questo fine di affrontare in maniera empatica e commuovente (ma senza alterare la verità) una situazione drammatica. L'alzhaimer è un pretesto (peraltro disegnato assai finemente) di una condizione esistenziale, che è l'isolamento, la solitudine, l'essere "naturalmente" lontani: è la tragedia di ogni essere umano, inevitabile. Ma qualcosa di può fare; si può cercare di non dimenticare il passato (chi può), uscire per quanto è nelle proprie forze da se stessi, puntare sull'amore e non sull'abbandono. [+]

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jayan giovedì 5 luglio 2012
quando l'amore va oltre la dimenticanza Valutazione 5 stelle su cinque
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Un film capolavoro sull'amore tra due anziani, di cui uno, Fiona, è stata colpita dal morbo di Alzaimer. Il marito avrà la pazienza di seguirla anche quando, ricoverata in una casa di cura, prenderà una cotta per un altro vecchio e si dimenticherà di lui. Ma l'amore va oltre la dimenticanza e lui sarà premiato per la sua infinita pazienza, perché alla fine lei lo riconoscerà e lo ringrazierà. Una splendida regia, una straordinaria interpretazione di Julie Christie, ma anche un'ottima sceneggiatura e incantevoli paesaggi nordici. Un film da non perdere. Avrebbe dovuto vincere l'oscar. Julie Christie si conferma una grande attrice. [+]

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leo grimaldi mercoledì 3 novembre 2010
una riflessione accorata sulla crudeltà dell'amore Valutazione 4 stelle su cinque
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 La regista  senza urlare ci sbatte in faccia la drammatica realtà della malattia e della solitudine, e riesce a farlo dal punto di vista inusuale nel cinema in quanto le vittime sono i due coniugi anziani. E non si sa se la persona più penalizzata e sofferente sia davvero la donna, affetta dal male terribile, o il marito che non si da una ragione del suo “allontanamento”, del suo straniamento. Sceneggiatura, inquadrature, ritmo del film vanno di pari passo in un piccolo toccante capolavoro, esaltato dalla bravura degli  attori principali e non solo, in particolare la grande commovente Julie Christie.

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francesco2 martedì 25 agosto 2009
film un pò didascalico Valutazione 2 stelle su cinque
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Il marito forse è ora(Provvisoriamente) "Lontano da lei", non solo perché fisicamente si separano e per via del "Flirt" con l'altro uomo, ma anche perché ora la donna vive in un mondo suo, dove i ricordi arrivano e scompaiono(Potenzialmente) da un giorno all'altro. Un mondo difficilissimo da capire recepire, in cui la memoria, che diamo per scontata, diventa una "possibilità", il tutto dopo tanti anni vissuti assieme.Qui il film, che purtroppo non risparmia luoghi comuni sulla vita di coppia e varie scene didascaliche, è sicuramente acuto nel delineare paradossi come quello del libro, mi pare portato dal marito e di cui la moglie neanche si ricorda.Un film non "Freddo", a difefrenza delle strade presenti(Ma non solo) nella prima e nell'ultima scena, ghiacciate come quelle di "Fargo" e come lo stato d'animo del protagonista quando in una scena abbastanza curiosa si ritrova faccia afaccia in macchina con l'"Amante" della moglie. [+]

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mary giovedì 23 ottobre 2008
stagnante Valutazione 1 stelle su cinque
9%
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Un film senza sviluppi.Tutta la storia si riduce a un'attaccamento per un altro uomo della malata e allo stare a guardare del marito. Inoltre non ho apprezzato la notevole ricchezza dei due protagonisti..perchè crea il solito "bello" e la sceneggiatura molto costruita: " Come ci si può dimenticare del Vietnam" ..e non vado al cinema per " La robaccia americana". E' malinconica e purtroppo vera la parte documentaristica della clinica e il gran silenzio che lo pervade..però non basta per fare un film." Il ricordo delle cose belle" è un film francese che parla di questo morbo ma in maniera più coinvolgente.Sarah Polley è una ottima attrice però ha fatto un film vuoto ed inutile sulla vecchiaia e la malatta. [+]

[+] troppo severa (di francesco2)
[+] non sempre quelli che hanno occhi vedono (di vittorio dornetti)
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vittorio lunedì 23 giugno 2008
mi aspettavo di più!! Valutazione 3 stelle su cinque
67%
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33%

E' un bel film, con una storia sentimentale e molto semplice, però non riesce ad emozionarti e non riesce a coinvolgerti... Un film da vedere senza aspettarsi un capolavoro!! Poteva essere fatto meglio...

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