Annapolis

Polvere di stelle(tte)

L'unica ragione per cui Annapolis potrebbe entrare netta storia del cinema è perché è una somma di tutti i cliché a livello di intreccio, dialoghi, recitazione. Sia ben chiaro: questa non è una critica, ma una semplice constatazione. La produzione intendeva evidentemente realizzare a tutti i costi l'Ufficiale e gentiluomo - o, se preferite, il Top Gun - del ventunesimo secolo: e si può dire che sia riuscita nel suo intento.
La formula utilizzata è semplice ma efficace: prendete un attore belloccio di nome James Franco, promessa inesplosa della giovane Hollywood in cerca di riscatto dopo il parziale insuccesso commerciale dell'ultimo Tristano e Isotta, offritegli il ruolo di un giovane che, per realizzare i propri sogni e riscattarsi dallo squallore familiare, decida di arruolarsi nella marina, e avrete già in mano la possibilità di giocare con tutti i luoghi comuni del cinema macho. [...]

di Marco Bertolino, articolo completo (2183 caratteri spazi inclusi) su Nick giugno 2006