miski
|
martedì 21 febbraio 2006
|
pero bella sorpresa
|
|
|
|
non ho letto da parte di altri delle recensioni buone perquesto film. io invece, lo noleggiato conn un po di ignoranza sulla pellicola , e forse propio per questo mi ha colpito in maniera maggiore. Bello, devo dire che mi lasciato in sospensione per un po , e forse quell affascinante viaggio nelle credenze voodo o hoodo della zona sud america hanno fatto in modo che non mi annoiassi, e poi il cambio di marcia e stato finale e improvviso , giustificato nel ritardo da una preparazione mentale nostra verso quel tipo di atmosfera mistica e maledetta,
di pari passo con quella che doveva essere la mutazione d opinione del protagonista .necessaria per la riuscita dello scambio. affascinante!
|
|
[+] lascia un commento a miski »
[ - ] lascia un commento a miski »
|
|
d'accordo? |
|
alan rubino
|
sabato 9 luglio 2011
|
una piccola perla di cinema horror
|
|
|
|
Caroline Ellis (Kate Hudson), è un'infermiera di un ospedale di New Orleans, dove assiste i malati terminali.
Insoddisfatta del lavoro, Caroline si licenzia e trova un nuovo impiego presso una villa isolata situata tra le
paludi della Lousiana, dove vivono gli anziani coniugi Deveraux: Ben (John Hurt), costretto a letto poiché rimasto
semiparalizzato e muto in seguito ad un ictus, e la consorte Violet (Gena Rowlands), una donna lucida ma piuttosto
ambigua. Quest'ultima consegna alla nuova arrivata, che dovrà accudire il marito, una chiave passe-partout (la
Skeleton Key del titolo) che apre tutte le porte della casa tranne una in soffitta. Ed è proprio lì che Ben sembra
aver avuto l'ictus.
[+]
Caroline Ellis (Kate Hudson), è un'infermiera di un ospedale di New Orleans, dove assiste i malati terminali.
Insoddisfatta del lavoro, Caroline si licenzia e trova un nuovo impiego presso una villa isolata situata tra le
paludi della Lousiana, dove vivono gli anziani coniugi Deveraux: Ben (John Hurt), costretto a letto poiché rimasto
semiparalizzato e muto in seguito ad un ictus, e la consorte Violet (Gena Rowlands), una donna lucida ma piuttosto
ambigua. Quest'ultima consegna alla nuova arrivata, che dovrà accudire il marito, una chiave passe-partout (la
Skeleton Key del titolo) che apre tutte le porte della casa tranne una in soffitta. Ed è proprio lì che Ben sembra
aver avuto l'ictus...
In un periodo in cui ci vengono propinate svariate nefandezze spacciate per horror, questo film di Iain Softley
rappresenta davvero una bella sorpresa, una piccola perla di cinema horror che tiene incollati alla sedia
dall'inizio alla fine.
Se è vero che la storia, citando una frase ripetuta nel corso della pellicola, non può funzionare se non ci credi,
bisogna ammettere che la location in cui si dipana la vicenda, col suo fascino intrinseco, e gli egregi interpreti
contribuiscono a renderla decisamente verosimile, a cominciare dalla protagonista Kate Hudson, la quale, spesso
relegata nelle commedie un pò insulse, dà quì prova di essere invece una brava attice.
Grazie inoltre ad una buona sceneggiatura, il cui sviluppo è abbastanza originale e niente affatto banale, ai
personaggi ben tratteggiati, alle musiche efficaci e un'ottima fotografia, il risultato è un avvincente thriller
paranormale di impatto psicologico, fortemente inquietante, come pochi se ne vedono.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alan rubino »
[ - ] lascia un commento a alan rubino »
|
|
d'accordo? |
|
green_fan
|
giovedì 17 agosto 2006
|
il segreto della casa
|
|
|
|
Una assistente che decide di lavorare in una villa di New Orleans ed assistere ad una anziana coppia molto misteriosa e inquietante. Con una chiave che le verra data potra aprire tutte le porte della casa...tranne una. Ed e' proprio quella porta chiusa e misteriosa insieme ai strani fatti che accadono alla ragazza da quando si stabilisce nella casa che pian piano faranno cedere tutte le sue certezze sull' esistenza dei riti woodoo e hoodoo. Una scoperta che puo costarle la vita. Questa la trama del film che io personalmente reputo molto origiale almeno riguardo le sue tematiche. Un vero e proprio thiller che non e' certamente privo di suspense. La parte piu bella e forte era indubbiamente il finale il quale cosi inaspettato e pieno di punti interrogativi ma lascia lo spettatore un po' deluso dopo la visone del film.
[+]
Una assistente che decide di lavorare in una villa di New Orleans ed assistere ad una anziana coppia molto misteriosa e inquietante. Con una chiave che le verra data potra aprire tutte le porte della casa...tranne una. Ed e' proprio quella porta chiusa e misteriosa insieme ai strani fatti che accadono alla ragazza da quando si stabilisce nella casa che pian piano faranno cedere tutte le sue certezze sull' esistenza dei riti woodoo e hoodoo. Una scoperta che puo costarle la vita. Questa la trama del film che io personalmente reputo molto origiale almeno riguardo le sue tematiche. Un vero e proprio thiller che non e' certamente privo di suspense. La parte piu bella e forte era indubbiamente il finale il quale cosi inaspettato e pieno di punti interrogativi ma lascia lo spettatore un po' deluso dopo la visone del film. Brava anche la Hudson che per la prima volta la si vede in un thriller dopo esserci abituati a vederla in sole romantic commedies. Bella anche la fotografia ma discreta la scenegiatura. In poche parole pero' e' un buon prodotto e anche originale. Puo piacere...
[-]
[+] thriller particolare
(di 7410marco)
[ - ] thriller particolare
|
|
[+] lascia un commento a green_fan »
[ - ] lascia un commento a green_fan »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
venerdì 4 febbraio 2011
|
convince solo a metà.
|
|
|
|
Non mi piacciono gli horror, o meglio non mi piacciono gli horror degli ultimi anni e quelli che ci spacciano per horror. Questo in parte lo è, un horror che sfocia nel thriller che fa fare tanti sbadigli nella prima metà per poi concludere in crescendo nella seconda parte risultando più interessante e godibile. Si addentra, destreggiandosi anche piuttosto bene nel soprannaturale, nel magico e nel gotico ma soprattutto facendo leva sulla paura del soprannaturale stesso. Horror si ma con limitazioni, non male devo dire.
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
elia ferroli
|
martedì 8 novembre 2011
|
un ottima pellicola
|
|
|
|
Caroline Ellis (Kate Hudson) è una ragazza insoddisfatta che lascia il lavoro d'infermiera per assistere Ben (John Hurt), un anziano malato terminale abitante delle paludi della Louisiana. Qui incontrerà la moglie Violet Devereaux (Gena Rowlands), ostile ed avversa alla ragazza.. Caroline scoprirà i segreti che si celano dietro la porta della soffitta aiutata dal giovane Luke (Peter Sarsgaard), avvocato dei due anziani coniugi e dall'amica Jill (Joy Briant) ritrovandosi infine, in una trappola senza vie d'uscita.
The skeleton key è una pellicola interessante e soddisfacente, la fotografia è forte e densa in contrasto ai luoghi inquietanti e allo stesso tempo estremamente vitali. Kate Hudson, nel ruolo della giovane protagonista riesce a portare al pubblico un costante accrescere di tensioni che culminano in un finale sconvolgente.
[+]
Caroline Ellis (Kate Hudson) è una ragazza insoddisfatta che lascia il lavoro d'infermiera per assistere Ben (John Hurt), un anziano malato terminale abitante delle paludi della Louisiana. Qui incontrerà la moglie Violet Devereaux (Gena Rowlands), ostile ed avversa alla ragazza.. Caroline scoprirà i segreti che si celano dietro la porta della soffitta aiutata dal giovane Luke (Peter Sarsgaard), avvocato dei due anziani coniugi e dall'amica Jill (Joy Briant) ritrovandosi infine, in una trappola senza vie d'uscita.
The skeleton key è una pellicola interessante e soddisfacente, la fotografia è forte e densa in contrasto ai luoghi inquietanti e allo stesso tempo estremamente vitali. Kate Hudson, nel ruolo della giovane protagonista riesce a portare al pubblico un costante accrescere di tensioni che culminano in un finale sconvolgente. Un ottima pellicola, chiara e ben articolata dove John Hurt e Gena Rowlands sembrano a trovarsi a proprio agio nelle rispettive parti dei coniugi Devereaux. Un punto a favore del film si trova nelle inquadrature e nei dialoghi accurati che plasmano una pellicola intelligente ed innovativa, certamente un ottimo film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elia ferroli »
[ - ] lascia un commento a elia ferroli »
|
|
d'accordo? |
|
elia ferroli
|
martedì 8 novembre 2011
|
un ottima pellicola
|
|
|
|
Caroline Ellis (Kate Hudson) è una ragazza insoddisfatta che lascia il lavoro d'infermiera per assistere Ben (John Hurt), un anziano malato terminale abitante delle paludi della Louisiana. Qui incontrerà la moglie Violet Devereaux (Gena Rowlands), ostile ed avversa alla ragazza.. Caroline scoprirà i segreti che si celano dietro la porta della soffitta aiutata dal giovane Luke (Peter Sarsgaard), avvocato dei due anziani coniugi e dall'amica Jill (Joy Briant) ritrovandosi infine, in una trappola senza vie d'uscita.
The skeleton key è una pellicola interessante e soddisfacente, la fotografia è forte e densa in contrasto ai luoghi inquietanti e allo stesso tempo estremamente vitali. Kate Hudson, nel ruolo della giovane protagonista riesce a portare al pubblico un costante accrescere di tensioni che culminano in un finale sconvolgente.
[+]
Caroline Ellis (Kate Hudson) è una ragazza insoddisfatta che lascia il lavoro d'infermiera per assistere Ben (John Hurt), un anziano malato terminale abitante delle paludi della Louisiana. Qui incontrerà la moglie Violet Devereaux (Gena Rowlands), ostile ed avversa alla ragazza.. Caroline scoprirà i segreti che si celano dietro la porta della soffitta aiutata dal giovane Luke (Peter Sarsgaard), avvocato dei due anziani coniugi e dall'amica Jill (Joy Briant) ritrovandosi infine, in una trappola senza vie d'uscita.
The skeleton key è una pellicola interessante e soddisfacente, la fotografia è forte e densa in contrasto ai luoghi inquietanti e allo stesso tempo estremamente vitali. Kate Hudson, nel ruolo della giovane protagonista riesce a portare al pubblico un costante accrescere di tensioni che culminano in un finale sconvolgente. Un ottima pellicola, chiara e ben articolata dove John Hurt e Gena Rowlands sembrano a trovarsi a proprio agio nelle rispettive parti dei coniugi Devereaux. Un punto a favore del film si trova nelle inquadrature e nei dialoghi accurati che plasmano una pellicola intelligente ed innovativa, certamente un ottimo film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elia ferroli »
[ - ] lascia un commento a elia ferroli »
|
|
d'accordo? |
|
dano25
|
mercoledì 12 ottobre 2011
|
ottimo horror dal finale inaspettato
|
|
|
|
Una delle pecche più fastidiose dei film horror anche di buon livello, è il finale quasi sempre scontato. Questo è un film che ribalta il concetto, tenendo alta l’adrenalina fino all’ultima scena,facendo sì che lo spettatore si rilassi solo ai titoli di coda.
Caroline è un’assistente geriatrica che si dedica anima e corpo ad un lavoro che, per molti, è solo un passatempo atto ad accompagnare la gente alla morte ma lei sente il peso della morte del padre che non ha potuto accudire per delle scelte di vita sbagliate. Ingaggiata da un avvocato per conto di una vecchia coppia che vive in una villa coloniale alla periferia di New Orleans, Caroline è chiamata ad accudire Ben, colpito da ictus, ed a convivere con la bisbetica e oscura moglie Violet.
[+]
Una delle pecche più fastidiose dei film horror anche di buon livello, è il finale quasi sempre scontato. Questo è un film che ribalta il concetto, tenendo alta l’adrenalina fino all’ultima scena,facendo sì che lo spettatore si rilassi solo ai titoli di coda.
Caroline è un’assistente geriatrica che si dedica anima e corpo ad un lavoro che, per molti, è solo un passatempo atto ad accompagnare la gente alla morte ma lei sente il peso della morte del padre che non ha potuto accudire per delle scelte di vita sbagliate. Ingaggiata da un avvocato per conto di una vecchia coppia che vive in una villa coloniale alla periferia di New Orleans, Caroline è chiamata ad accudire Ben, colpito da ictus, ed a convivere con la bisbetica e oscura moglie Violet.
Scoperta una “sala della magia” in soffitta, Caroline capisce che l’ictus di Ben è “pilotato” e scopre un mondo di magia nera che si tramanda da più di cento anni in quella che è considerata la città cardine della magia. Col dolore per la morte del padre ancora vivo in sé, la ragazza cercherà di salvare il salvabile tra incantesimi, evocazioni e riti magici.
La protagonista Kate Hudson esce finalmente dai panni (comunque ben vestiti) delle commedie americane sfoderando un’interpretazione molto convincente e accattivante dimostrando che buon sangue non mente (mamma Goldie Hawn, papà attore/musicista Bill Hudson, patrigno Kurt Russell) nonostante la giovane età (26 anni all’epoca del film).
Sempre splendido John Hurt, anche nell’interpretare il vecchi Ben, completano il cast Peter Sarsgaard e Gena Rowlands. Il film dura 104min e la presenza di pochi attori ne permette di gustarne appieno i personaggi facendo sì che, nonostante si creda di aver capito il ruolo di ognuno, si resta sconvolti da un finale tanto inaspettato quanto degno di una pellicola “ansiogena”.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dano25 »
[ - ] lascia un commento a dano25 »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
venerdì 30 giugno 2017
|
the skeleton key valido
|
|
|
|
Giocato tra thriller e horror fantastico(ma anche nel finale a prevalere è decisamewnte il secondo); "The Skeleton Key"(2005, Jan Soffley)ha venature molto legate all'antropologia dei luoghi(woodoo, ma nella sua variante magica, non =religiosa), con sfumature varie, decisamente interessanti, con un rovesciamento degno di quanto i primi anni del nuovo millennio ci lasciano, dopo"The Others", 2001 di Amenàbar, che inaugura, direi, il millennio, con un film horrror-fantastico dal rovesciamento dialettico. Dopo"The Others", ovviamente con altre modalità, ma tenendo in piedi qualcosa dell'impianto strutturale del film, molti autori si sono sffrettati a "far colpo", alcuni in modo inapporpriato, altri(e questo è il caso), con film di notevole qualità, Qui lo humus culturale di New Orleans è tutto, senza che gli autori calchino troppo la mano sulla storia delle tradizioni popolari, anzi lasciando un notevole spazio alla creatività dello spettatore, "creatore con"dell'opera filmica.
[+]
Giocato tra thriller e horror fantastico(ma anche nel finale a prevalere è decisamewnte il secondo); "The Skeleton Key"(2005, Jan Soffley)ha venature molto legate all'antropologia dei luoghi(woodoo, ma nella sua variante magica, non =religiosa), con sfumature varie, decisamente interessanti, con un rovesciamento degno di quanto i primi anni del nuovo millennio ci lasciano, dopo"The Others", 2001 di Amenàbar, che inaugura, direi, il millennio, con un film horrror-fantastico dal rovesciamento dialettico. Dopo"The Others", ovviamente con altre modalità, ma tenendo in piedi qualcosa dell'impianto strutturale del film, molti autori si sono sffrettati a "far colpo", alcuni in modo inapporpriato, altri(e questo è il caso), con film di notevole qualità, Qui lo humus culturale di New Orleans è tutto, senza che gli autori calchino troppo la mano sulla storia delle tradizioni popolari, anzi lasciando un notevole spazio alla creatività dello spettatore, "creatore con"dell'opera filmica. Come interpreti, se John Hurt e Gena Rowlands erano comunque una garanzia(confermata), Joy Bryant è meglio di Kate Hudson, perché gioca tra sensualità e mistero(magia, volendo...), con Peter Saarsgard che è, in definitiva, un comprimatio, ma come tale si orienta comunque bene... L'ambientazione anche naturale gioca chiaramente una sua parte importante, ma Soffley non si lascia prendere la mano da suggestioni pseudo-turistiche, conducendo invece il film alla sua(intelligemente"innaturale"...) conclusione, Da vedere e appprezzare, se non lo si è visto, da rivedere, approfondendone la lettura, se si è già visto. Un film che, senza essere ciò che si dfinisce un"capolavoro"è comunque oltremodo apprezzabile. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
|