Saw 2 - La soluzione dell'enigma

Se il primo episodio di Saw era riuscito a tenermi con il fiato sospeso fino alla bellissima trovata finale che chiudeva il film, questo secondo episodio desta in me una forte sensazione di qualcosa di già visto. Infatti io lo considero un banale riclilaggio di quelli che erano stati i punti forti del suo predecessore, gli eventi si concatenano in modo quasi simile fino ad arrivare ad una forzatissima conclusione che non riesce a farmi trasalire come quella del primo episodio ma cerca di creare un altro enigmista per fare in modo che ci sia un terzo episodio, che mi auguro sia degno successore del primo. Preciso che non voglio condannare pienamente questo film come ha fatto Zappoli o, peggio ancora, Farinotti per il primo, ma anzi è obbligatorio citare e mettere in evidenza le grandi trovate del regista in materia di macchine di tortura; infatti le idee per fare a pezzi gli 8 prigionieri (e non solo) sono veramente singlolari e per la loro follia meriterebbero un elogio alla Erasmo da Rotterdam. Come ho già precisato nel titolo la qualità dello splatter è di tutto rispetto ma è la trama la vera pecca; l'enigma principale dell'ormai morente John è di facile risoluzione anche per un bambino di 5 anni, ma non per i protagonisti dei quali solo uno, dopo circa un'ora, riesce a intuire la soluzione. Unico pregio per una trama troppo lineare, banale e fotocopiata dall'episodio del 2004, è il riferimento, nel finale, alla locazione principale e ai dialoghi iniziali del primo episodio dove due dei protagonisti si ritrovano e dove incontrano i corpi, ormai decomposti, dei due personaggi che in "Saw- l'enigmista" avevano saputo regalare tanta suspense e tanti colpi di scena.