"Littile Fish"(2005, Rowan Woods)è sicuramente un film drammatico, con la storia di una giovane donna che cerca di uscire da ciò che i giornalisti di cronaca nera chiamano"tunnel della droga"e che certamente lo è, da quanto sappiamo e da ciò che ci viene raccontato anche da amici/amiche che sono passati da quello "stretto pertugio", Il terribile "viaggio" costa molto , non solo in termini finanziari, a chi cerca di uscirne, come dimostra la storia di Tracy(Cate Blanchett, particolarmente intensa in questo ruolo). Decisamente un film che mostra un mondo, un "ambiente"(lemma forse troppo positivista, come origine, ma credo adattto)che purtroppo ha tristemente segnato varie generazioni(dove probabilmente il verbo andrebbe messo al presente, però.
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"Littile Fish"(2005, Rowan Woods)è sicuramente un film drammatico, con la storia di una giovane donna che cerca di uscire da ciò che i giornalisti di cronaca nera chiamano"tunnel della droga"e che certamente lo è, da quanto sappiamo e da ciò che ci viene raccontato anche da amici/amiche che sono passati da quello "stretto pertugio", Il terribile "viaggio" costa molto , non solo in termini finanziari, a chi cerca di uscirne, come dimostra la storia di Tracy(Cate Blanchett, particolarmente intensa in questo ruolo). Decisamente un film che mostra un mondo, un "ambiente"(lemma forse troppo positivista, come origine, ma credo adattto)che purtroppo ha tristemente segnato varie generazioni(dove probabilmente il verbo andrebbe messo al presente, però...), da un lato squallido, dall'altro segnato da drammi quotidiani, da inbubi continui, da una gestione della vita che sfugge al controllo anche di chi si ritiene ormai"fuori", avendo ormai"superato quella fase"etc.Sicuramente, bisogna dire che qui, tra prestiti bancari negati, nonostante la donna ormai lavori regolarmente in una videoteca, nonostante alcuni prestiti fiduciari che sembravano essere stati conseguiti, è il riapparire del boy-friend mai uscito "dal giro", la presenza di altri amici e di altre frequentazzioni a farla ripiombare nel"giro"senza peraltro che Tracy"si faccia". UN percorso da cui probabilnente alla fine la donna esce(le sequenze finali, solari e marine, sembrano poterlo far intuire, ma la cosa comunque rimane"in dubbio")ma anche un percorso molto accidentato, appunrto, quello"di usicta", difficilmnete percorribile senza scosse. IL film è "visionario"senza che si ricorra a sequenze"psichedeliche"o di"trip narrato", ma solamente alternando sequenze diverse, situazioni nuove, l'entrata in un bar(o locale notturno, night)socnosciuto, la sosta presso una stazione ferroviaria o di métro, un incontro prolugato o invece interrotto, Wood ci dà non solo un clima(quello è già presente)ma il senso del re-ingresso, non voluto ma in qualche modo"coatto", dettato dalle situazioni specifiche, per cui Tracy ripercorre, con altre modalità, il famoso"tunnel". Soprattutto per quanto non mostra , siamo decisamente molto al di sopra rispetto al famoso"Wir Kinder von Bahnhof Zoo"degli anni 1980, se non proprio di quell'anno. OLtre alla Blanchett, bene tutti/e gli/le altri/e, da Hugo Wawing(il boy friend)a Sam Neill(lo spacciatore plus agé)agli altri. El Gato
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