Lady Vendetta |
|||||||||||||
Un film di Park Chan-wook.
Con Lee Yeong-ae, Choi Min-sik, Lee Seung-Shin, Go Su-hee, Kim Byeong-ok.
continua»
Titolo originale Chin-jeol-han Geum-ja-ssi - Sympathy for Lady Vengeance.
Thriller,
durata 112 min.
- Corea del sud 2005.
uscita giovedì 5 gennaio 2006.
MYMONETRO
Lady Vendetta
valutazione media:
3,80
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Acquista »
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Roberto Silvestri
Il Manifesto
Un film di abissale violenza, reso sostenibile da un design elegante e dal cromatismo pastello alla moda. Questo è ciò che si intende, al cinema, per pornografia, i caleidoscopici orpelli senza interesse... Eppure se fossi coreano, schiacciato da una segnaletica informativa così suggestiva e allusiva, forse la penserei diversamente... Veniamo alle sequenze chiave del film, quelle finali. Se un rispettabile professore di inglese, assassino pedofilo, autore di cinque sequestri e omicidi, e dei video che testimoniano le sue efferatissime esecuzioni di bambini imploranti, venisse dato in pasto, incatenato e senza processo, alle mamme e ai papà delle vittime, e poco dopo la visione degli stessi nastri, che succederebbe? Ne uscirebbe vivo dall'elettroshock dei cannibali? Riuscireste a reggere sul grande schermo questo doppio gioco «snuff» di asce, forbici e coltelli? E se tutto ciò avvenisse sotto gli occhi di un poliziotto attempato che, 13 anni prima, arrestando come colpevole del soffocamento del primo bimbo una innocente ventenne, non fermò quella sequenza criminale ed è impazzito e paralizzato per i sensi di colpa? Che ne direste del senso dello stato, della tutela dei diritti civili e umani nel paese, membro dell'Onu, in cui si svolge questo teatro della crudeltà, «sconsigliato a spettatori non leghisti»? E se fosse proprio quell'innocente ventenne (l'attrice Lee Yung-hae, famosa star dei serial tv) a mettere in scena l'atroce «giudizio universale» domestico, per vendicarsi dell'uomo che, minacciandola allora di uccidere la bambina di lei, la gettò in una galera femminile obbligandola a sopravvivere dentro un genere cinematografico così affollato di stereotipi come il «carcerario»? Come fareste a trattarla da eroina, nonostante la sua strategia, metà femme fatale metà leninista di «presa del colpevole»; il lampo di folle santità, il fuoco del suo sguardo da angelo sterminatore, la sua figlia bellissima, poi adottata in Australia e che lei si è riportata a Seul; e la sua arte culinaria, specialità torte buone da morire, visto che il film ci trascina continuamente in vortici sgradevoli e squilibranti, nel lato oscuro delle cose, dove gli spettri delle vittime volentieri colloquiano con gli «ancora vivi» purché parlino in coreano? Successo record di pubblico in Corea del sud, Park Chan-wook (educazione cattolica) ha presentato in gara questo eccentrico film tutto al femminile Lady Vendetta (in coreano il titolo è più perfido: «la gentile signora Keum-ja»), parte finale di una trilogia violentissima, di subdola ironia e esplicitamente metaforica sul suo paese, da poco uscito da una dittatura militare filoamericana devastante con l'inconscio collettivo irrimediabilmente lesionato. [...]
|
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | dusk 2° | 3° | des_demona 4° | enoc 5° | tiamaster 6° | doghy88 7° | faber |
|