Gli edifici volanti del visionario Gehry
di Mariuccia Ciotta Il Manifesto
La carta è l'unico materiale per cambiare il mondo, fogli accartocciati, piegati a soffietto per simulare colonne maestose, strisce come architravi, frammenti, ritagli...
«Preferisco la qualità delle forme abbozzate, l'aspetto esitante, confuso, la sensazione di un lavoro in corso piuttosto che la convinzione di una finalità totale, risolutiva», Frank O. Gehry non elabora mai al computer i suoi progetti. Come potrebbero le ali metalliche dei suoi palazzi misurare lo spazio, mettere a soqquadro la geometria della città e deviare le correnti d'aria che sembrano adattarsi ai suoi edifici instabili?
Il regista Sydney Pollack ha diretto il suo primo lungometraggio documentario sul grande amico architetto, Frank Gehry, creatore di sogni («Sketches of Frank Gehry», presentato fuori concorso a Cannes), iniziato nel 2000 e durato cinque anni di incontri, conversazioni e un tour lungo le strade di Los Angeles, dove vivono entrambi. [...]
di Mariuccia Ciotta, articolo completo (4583 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 6 aprile 2007