Nel mio amore

Michele Anselmi

Cantano Irene Fargo e Patrix Duenas sui titoli di coda: «Forse l’odio è solo amore/che col tempo può morire perché trova dentro il buio/una luce da seguire». Siccome le parole sono firmate da Susanna Tamaro, alla fine tutto torna. La regista esordiente spiega che «questo è un film sull’anima persa dell’Occidente». Suona bene. Echi di cinema nordico (Tarkovskij, Bergman), specie nell’immersione cromatico/entomologica in una natura potente e incontaminata, si intrecciano ad un racconto dai risvolti melodrammatici, in modo da far affiorare il senso di una quieta conversione. [...]

di Michele Anselmi, articolo completo (1621 caratteri spazi inclusi) su Ciak Ottobre 2004