michelab
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martedì 7 febbraio 2012
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il fim a cui ho partecipato
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struggente film che fa riflettere sul mondo dei rapporti in famiglia stile Susanna Tamaro. Da vedere.
E' poi un film che mi sta a cuore visto vi ho partecipato in qualita' di comparsa..! Sono infatti la ragazza con i capelli corti e biondi accanto ad Alessia Fugardi e dietro la Miglietta e Barberini nella scena del funerale di Michele girata all' interno di una chiesa di un rione qui a Trieste. E' stato proprio emozionante! Tutto sembrava vero..! Una esperienza particolare, chissa' se un giorno mi ricapitera'..
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jayan
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domenica 10 gennaio 2010
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i posti sono belli, l'interpretazione meno
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Il film è sufficiente. Ci sono belle immagini e paesaggi. Ma la storia è troppo semplice e... cattolica. Anche l'interpretazione non è eccezionale. Mancano quelle atmosfere suggestive tipiche dei film d'autore. Manca una recitazione intensa. Sembra quasi un film tv. Forse è meglio che la Tamaro continui a scrivere, lì è molto più brava. Scusate il giudizio un po troppo critico, forse. So bene che per fare un film ci vuole davvero tanto lavoro, e non sempre si è ripagati. Questo è solo un mio giudizio, ci sono altri critici che lo hanno apprezzato. Pardon.
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leone minuscoli
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giovedì 8 giugno 2006
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bellissimo
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Bel film dove finalmente si parla senza vergogna della fede, dell'aspetto spirituale della vita, della possibilità che è concessa a tutti di ripartire, del perdono che è sempre possibile.
una boccata di ossigeno in mezzo a tanta mediocrità.
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io
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lunedì 29 novembre 2004
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straordinario
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Chi ha pensato che questo film volesse catechizzare il pubblico non ha colto affatto il sottilissimo messaggio di speranza che il film intende trasmettere...
credo che il riferimento all'AMORE che si fa nel film sia totalmente trasversale alla questione religiosa e che qui si faccia riferimento a quel qualcosa di assoluto, che muove l'uomo a credere in ciò che è più grande di lui, a dare una spiegazione all'inspiegabile. la possibilità di riscatto che ci è data, da Dio (per chi ci crede) o dal futuro (per chi non), è espressa nel film in maniera straorinaria, e non può che aver colpito chiunque, forse soprattutto chi ora si scandalizza, terrorizzato dalla responsabilità che tale possibilità di riscatto comporta .
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Chi ha pensato che questo film volesse catechizzare il pubblico non ha colto affatto il sottilissimo messaggio di speranza che il film intende trasmettere...
credo che il riferimento all'AMORE che si fa nel film sia totalmente trasversale alla questione religiosa e che qui si faccia riferimento a quel qualcosa di assoluto, che muove l'uomo a credere in ciò che è più grande di lui, a dare una spiegazione all'inspiegabile. la possibilità di riscatto che ci è data, da Dio (per chi ci crede) o dal futuro (per chi non), è espressa nel film in maniera straorinaria, e non può che aver colpito chiunque, forse soprattutto chi ora si scandalizza, terrorizzato dalla responsabilità che tale possibilità di riscatto comporta .Credo inoltre che fosse molto importante fare del raccono una pellicola, nonostante i tanti limiti tecnico-economici che non la rendono competitiva (questo dovrebbe far riflettere sul perchè qualche pellicola si vende e qualche altra no...), per raggiungere con questo magnifico messaggio di speranza LAICA anche chi come me per pigrizia ha perso l'amore per la lettura. Grazie!
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renatololl
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lunedì 4 ottobre 2004
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non è possibile
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Mi rifiuto di credere che lei, Kezich abbia veramente visto il film prima di stendere la sua recensione. Intanto banalizzare la morte del figlio scrivendo "morto in un incidente" ridicolo perchè l'autore (ancorchè involontario) è nientemeno che il padre che comunque l'aveva già ucciso mille volte con il suo comportamento ottuso e infantile. Inoltre scrivere che il film "sorprende" perchè in un dram ma che schianterebbe irrimediabilmente qualsiasi essere umano, il recupero della serenità avviene attraverso un deus ex macchina che svela una diversa identità è disarmante. No, Kezich , lei questo film non l'ha visto perchè altrimenti lo sdegno per i dialoghi (passavo di quà...), il taglio delle sequenze, l'uso del flash back, l'approssimazione della recitazione da cui non si salva nemmano la sempre ottima Maglietta, l'uso della colonna sonora e soprattutto l'insulsassgine della storia a tesi costruita a tavolino per rivelare a menti ottenebrate che l'amore è il miglior antidoto contro l'odio non sarebbe riuscita a tenerlo a bada.
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Mi rifiuto di credere che lei, Kezich abbia veramente visto il film prima di stendere la sua recensione. Intanto banalizzare la morte del figlio scrivendo "morto in un incidente" ridicolo perchè l'autore (ancorchè involontario) è nientemeno che il padre che comunque l'aveva già ucciso mille volte con il suo comportamento ottuso e infantile. Inoltre scrivere che il film "sorprende" perchè in un dram ma che schianterebbe irrimediabilmente qualsiasi essere umano, il recupero della serenità avviene attraverso un deus ex macchina che svela una diversa identità è disarmante. No, Kezich , lei questo film non l'ha visto perchè altrimenti lo sdegno per i dialoghi (passavo di quà...), il taglio delle sequenze, l'uso del flash back, l'approssimazione della recitazione da cui non si salva nemmano la sempre ottima Maglietta, l'uso della colonna sonora e soprattutto l'insulsassgine della storia a tesi costruita a tavolino per rivelare a menti ottenebrate che l'amore è il miglior antidoto contro l'odio non sarebbe riuscita a tenerlo a bada. E se lo ha visto e crede in quello che ha scritto mi domando dove è finita la "critica cinematografica"?
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gianni ventitre
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mercoledì 29 settembre 2004
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penoso "l'amatoriale" della della diocesi tamaro.
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Micidiale !
Da molto non bruciavo in maniera talmente orribile una serata altrimenti spendibile in ben piu` proficuo modo.
Film sgradevole, melenso, pesantemente brutto, faziosissimo, degno della piu` retriva tribuna parrocchiale del piu` bianco veneto anni 50.
Micidiale la regia assolutamente inceppata, incapace e temibilmente presuntuosa.
Poveri gli interpreti gettati verosimilmente al macero dalla "scrittrice"... andata dove il cuore la portava ...
Meglio sarebbe si orientasse alla clausura onde evitar diffusione delle sue
pense e laceranti melanconie divinatorie.
Storia che annaspa in una successione di immagini della Natura che dovrebbero farci volare verso LA RISPOSTA .
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Micidiale !
Da molto non bruciavo in maniera talmente orribile una serata altrimenti spendibile in ben piu` proficuo modo.
Film sgradevole, melenso, pesantemente brutto, faziosissimo, degno della piu` retriva tribuna parrocchiale del piu` bianco veneto anni 50.
Micidiale la regia assolutamente inceppata, incapace e temibilmente presuntuosa.
Poveri gli interpreti gettati verosimilmente al macero dalla "scrittrice"... andata dove il cuore la portava ...
Meglio sarebbe si orientasse alla clausura onde evitar diffusione delle sue
pense e laceranti melanconie divinatorie.
Storia che annaspa in una successione di immagini della Natura che dovrebbero farci volare verso LA RISPOSTA ... di Tutto. Verso la paradisiaca LUCE.
L'unica azione ultraterrena percepibile e` la vergogna di apprendere dai titoli di coda che Lo Stato avrebbe partecipato e sostenuto all'elaborato della della diocesi TAMARO.
Povero quel Pasolini che firmo` l'insuperato VANGELO SECONDO MATTEO e purtroppo oggi giace nella stessa terra ove oggi la Susy giuliana imperversa.
Se avete una cantina, una soffitta o un box con delle muffe, la locandina del tormentone Tamaro trovera` ottimale collocazione. Peccato che anche quell'unica bella inquadratura, in quanto tale, sia stata proposta e riproposta alla nausea.
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silvana
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domenica 26 settembre 2004
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soldi sciupati
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Dai titoli di coda si apprende che il film ha ottenuto finanziamenti stati per meriti artistici. Mi piacerebbe che qualcuno riuscisse a individuarli qyuesti meriti. Io non li ho visti. La regia è in mano a una persona incerta del mestiere. Gli attori soccombono, perchè mal diretti. La musica usata malissimo. Della storia ,pianificata a tavolino in funzione di una tesi che i cattolici stanno tentando di diffondere da almeno due millenni con scarso successo meglio sorvolare. Non c'è niente che stia in piedi, nulla viene motivato. Di fronte al male che è intorno e dentro di noi siamo invitati a riassaporare la genuità del formaggio appena fatto,,,, Che poco rispetto c'è per gli individui trattati come burattini incapaci di trovare dentro di se capacità di reazione.
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Dai titoli di coda si apprende che il film ha ottenuto finanziamenti stati per meriti artistici. Mi piacerebbe che qualcuno riuscisse a individuarli qyuesti meriti. Io non li ho visti. La regia è in mano a una persona incerta del mestiere. Gli attori soccombono, perchè mal diretti. La musica usata malissimo. Della storia ,pianificata a tavolino in funzione di una tesi che i cattolici stanno tentando di diffondere da almeno due millenni con scarso successo meglio sorvolare. Non c'è niente che stia in piedi, nulla viene motivato. Di fronte al male che è intorno e dentro di noi siamo invitati a riassaporare la genuità del formaggio appena fatto,,,, Che poco rispetto c'è per gli individui trattati come burattini incapaci di trovare dentro di se capacità di reazione. Hanno ancora bisogno di una verità che invece altri con un saio addosso possiedono. Qualsiasi vero cattolico dovrebbe indignarsi di essere trattato in questo modo.
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roberto
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sabato 25 settembre 2004
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che piccolo grande film
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l'ho visto e lo rivedrò questa sera per rivivere atmosfere e situazioni forti, portando amiche ed amici tra i più scettici. ognuno dentro questa pellicola troverà un po' di sè, o qualcosa legato a persone vicine, magari non in circostanze identiche, ma molto molto simili. è un pugno nello stomaco che alla bellezza della natura, dei suoni e della musica (meravigliosa) affianca tragedie nascoste e spesso taciute. anche la lentezza iniziale dà fastidio, ma è giusta per aiutarti ad apprezzare meglio il sapore che ti resterà piacevole in bocca alla fine della visione. sono entrato con molte perplessità, trasmesse da consigli 'preconfezionati' verso la tamaro. sono uscito cosciente che è un film che 'fa pensare' e riflettere molto.
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l'ho visto e lo rivedrò questa sera per rivivere atmosfere e situazioni forti, portando amiche ed amici tra i più scettici. ognuno dentro questa pellicola troverà un po' di sè, o qualcosa legato a persone vicine, magari non in circostanze identiche, ma molto molto simili. è un pugno nello stomaco che alla bellezza della natura, dei suoni e della musica (meravigliosa) affianca tragedie nascoste e spesso taciute. anche la lentezza iniziale dà fastidio, ma è giusta per aiutarti ad apprezzare meglio il sapore che ti resterà piacevole in bocca alla fine della visione. sono entrato con molte perplessità, trasmesse da consigli 'preconfezionati' verso la tamaro. sono uscito cosciente che è un film che 'fa pensare' e riflettere molto. una provocazione forse più per chi si professa credente che per tutto il resto del mondo. andate a vederlo e se sentirete quel pugno nello stomaco, vorrà dire che siete vivi e desiderosi di 'leggervi dentro'. buona visione.
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