Il siero della vanità

Purtroppo gli spettatori italiani sono accorsi nelle sale in pochissimi, purtroppo perchè il film di Alex Infascelli avrebbe meritato un incasso almeno pari a "Il cartaio" di Dario Argento, uscito nelle sale tre mesi prima. La storia è appassionante, la tensione tiene per i primi 60 minuti, fino a scoprire cosa realmente è accaduto. Ci sono molti riferimenti al mondo in cui viviamo, troppa tv spazzatura, ragazze disposte a tutto pur di avere uno spazio in televisione, mamme che le incoraggiano, conduttrici che più che persone sembrano sciacalli, ormai in nome dell'audience si farebbe qualsiasi cosa, e non il film non deve sembrarci esagerato, Sonia Norton non è molto diversa da alcune conduttrici nostrane. Margherita Buy incarna alla perfezione una poliziotta vera, reale, lontanissima (grazie al cielo), da quelle che affollano le fiction televisive; Francesca Neri è perfetta nel ruolo di Sonia Norton; anche Barbora Bobulova e Valerio Mastandrea sono adatti ai ruoli. Ottima la fotografia del film, le splendide musiche di Morgan, un film di genere che non concede nulla (giustamente) alla carinerie televisive e che descrive un futuro che per certi aspetti è già presente.