Il siero della vanità

Si tratta di un'opera d'ingegno a differenza delle TANTE,TROPPE porcherie pseudo-culturali che il mercato (soprattutto estero e ancor più di provenienza americana senza disdegnare però propaggini asiatiche) offre agli amanti del "genere".è superiore anche ai prodotti "tradizionali" nel senso letterale del termine del Maestro Dario Argento che è l'unico in Italia che possa essere stimato come regista nell'ambito del "genere".Perché? Intanto è una pellicola che ha tutto dell'horror:suspence,colori,ritmo,sangue (quanto basta:DIFFERENZA importante rispetto al resto) ma che si poggia su fondamenta solide che si chiamano SENSO.Una MORALE che come in una favola per bambini giunge ad ammonirci,a farci riflettere,a farci vedere la realtà o una realtà perché esiste anche quella tratteggiata dalla mano di Infascelli.I protagonisti sono molto bravi,TUTTI,a cominciare dalla Bobulova che nei panni di Maria josé mi era sembrata un pupazzo.Colonna sonora di Morgan eccellente.Da coservare in cineteca al posto di tutto il resto.