samanta
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lunedì 27 luglio 2020
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la verità talvolta è complessa
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E' un filòm del 2004, abbastanza orriginale che sembrerebbe appartenere al genere fantastico (tipo: Il cielo può attendere o Ricomincio da capo) che poi si risolve come un giallo, non un thriller perché non c'è tensione.
New York: Anna (Nicole Kidman) perde il marito Sean per un infarto in un sottopasso del parco mentre fa jogging, vive con la sua mamma Eleanor (Lauren Bacall) e la cognata Laura (Alison Elliot e il marito medico Bob (Arliss Howard) il regista è dell'inglese Jonathan Glazer che in 20 anni ha solo altri 2 film (Sexy Beast, Sotto la pelle) tutti flop commerciali.
L'antefatto del film spiega la parte finale, 10 anni dopo Anna da una festa in cui il fidanzato che vive con lei Joseph (Danny Houston: 21 grammi, Aviator) annuncia per il prossimo anno il loro matrimonio.
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E' un filòm del 2004, abbastanza orriginale che sembrerebbe appartenere al genere fantastico (tipo: Il cielo può attendere o Ricomincio da capo) che poi si risolve come un giallo, non un thriller perché non c'è tensione.
New York: Anna (Nicole Kidman) perde il marito Sean per un infarto in un sottopasso del parco mentre fa jogging, vive con la sua mamma Eleanor (Lauren Bacall) e la cognata Laura (Alison Elliot e il marito medico Bob (Arliss Howard) il regista è dell'inglese Jonathan Glazer che in 20 anni ha solo altri 2 film (Sexy Beast, Sotto la pelle) tutti flop commerciali.
L'antefatto del film spiega la parte finale, 10 anni dopo Anna da una festa in cui il fidanzato che vive con lei Joseph (Danny Houston: 21 grammi, Aviator) annuncia per il prossimo anno il loro matrimonio. Alla festa si presenta l'ex testimone alle nozze di Anna con la moglie Clara (Anne Heche, Il giurato, Sesso&Potere) che agitata con una scusa si allontana con un pacco regalo va nel vicino parco e lo seppelisce sottoterra, poi va in un negozio per comprare un altro regalo, in tutto questo è stata seguita da un bambino di 10 anni Sean (Cameron Bright) amico del portinaio che sostava nell'atrio del palazzo. Pochi mesi dopo alla festa di compleanno di Eleanor si presenta ad Anna il bambino che afferma di essere il suo marito. La donna dapprima è incredula ma Sean racconta particolari dellla sua vita con il defunto marito o della famiglia che non poteva sapere, e resiste nella sua convizione anche agli interrogatori del fidanzato e del cognato. Anna si convince sempre più che Sean sia suo marito, malgrado Joseph abbia fatto intervenire anche i genitori del bambino e cerchi di convincere la fidanzata, l'uomo esplode ad una festa cui partecipa il bambino che si comporta in modo tracotante, litiga con Anna e sene va via di casa. Anna decide di fuggire con Sean e quando avrà la maggiore età di sposarlo. Ma risolve la vicenda Laura che incontra il bambino che non sa chi sia: lei però aveva avuto un'appassionata relazione con il defunto marito di Anna che l'aveva abbandonata improvvisamente per sposarsi, insospettita va nel Parco, il pacco che aveva sotterrato non lo trova più, conteneva le lettere scritte dai 2 amanti che per una sottile vendetta voleva regalare ad Anna ma poi aveva rinunciato. Comprende che il bambino lo aveva trovato e lo fa confessare, lei però non lo denuncerà se lui spontaneamente rivela ad Anna la verità che non è l'ex marito, cosa che il ragazzino fa, Anna lo caccia via e poi decide di sposarsi, nella scena finale vestita da sposa va in spiaggia e quasi tenta di tuffarsi nel mare ma interviene Joseph che l'abbraccia.
La trama pur essendo originale innanzitutto svela quasi dall'inizio con l'antefatto che Sean è un impostore, ci sono poi molti salti logici, il bambino era facilmente smascherabile ad esempio facendogli riconoscere dalle fotografie i parenti del marito defunto. Imbarazzanti poi alcuni dialoghi: Anna chiede al bimbo "io avròdei bisogni [sessuali]" e Sean "Capisco cercherò di provvedere"" lei "Ma hai mai fatto l'amore con una ragazzina" e lui "Tu sarai la prima". C'é poi la scena in cui i 2 fanno il bagno insieme nella vasca nudi, anche se non è osé, alla faccia della pedofilia!
Il film appare senza una vera conclusione, non ha il carattere del thriller ma neppure del genere fantastico, si rifugia in un banale finale, sembra che il regista non sapesse quale registro scegliere. Brava come al solito Nicole Kidman, discreti gli altri interpreti, salvo il piccolo Sean troppo imbambolato, è vero che ha 10 anni ma ci sono esempi di vari divi di Hollywood che ha quella età erano già bravi attori, 3 stelle per la bravura della protagonista.
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evildead
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sabato 15 agosto 2015
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io e anna
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Anna e' la bellissima Kidman ,stupenda anche col taglio "corto"; "io" invece e' Sean ,un ragazzino con un po' di sfighe. Si chiama come il marito morto di lei ,e' nato in contemporanea alla morte di lui ,frequenta il palazzo dove abita la bella vedova (prossima a nuove nozze),e' invaghito di quest'ultima (buongustaio!).
Ma la sfiga maggiore ce l'ha il giorno che decide di seguire una certa tipa in un certo posto e la vede fare una certa cosa...
Tutto sommato un film gradevole,che si vede bene ,incuriosendo sulla sua possibile soluzione; non ci si aspetti un film da "balzi sulla sedia" o "giapponesate" varie,niente di tutto cio' ,piu' un dramma psicologico che un thriller,dal finale triste ,per tutti i protagonisti .
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Anna e' la bellissima Kidman ,stupenda anche col taglio "corto"; "io" invece e' Sean ,un ragazzino con un po' di sfighe. Si chiama come il marito morto di lei ,e' nato in contemporanea alla morte di lui ,frequenta il palazzo dove abita la bella vedova (prossima a nuove nozze),e' invaghito di quest'ultima (buongustaio!).
Ma la sfiga maggiore ce l'ha il giorno che decide di seguire una certa tipa in un certo posto e la vede fare una certa cosa...
Tutto sommato un film gradevole,che si vede bene ,incuriosendo sulla sua possibile soluzione; non ci si aspetti un film da "balzi sulla sedia" o "giapponesate" varie,niente di tutto cio' ,piu' un dramma psicologico che un thriller,dal finale triste ,per tutti i protagonisti .
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hopeful70
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mercoledì 8 aprile 2015
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raffinato e sensibile
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Film che sprigiona una profonda sensibilità, estremamente elegante e raffinato nella regia,nella fotografia e scenografia.Ottima la sceneggiatura.La Kidman é ad una delle sue migliori interpretazioni, da Oscar.
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dario
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mercoledì 14 gennaio 2015
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intrigante
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La storiellina è condotta bene per quasi tutto il film, poi subentrano delle forzature che comunque il regista gestisce bene. L'abilità del regista va riconosciuta e così l'impegno degli sceneggiatori. Tema difficile sviluppato con impegno sincero e sbrigato con una certa accortezza, con un'attenzione che supera il mestiere. Bravissime la Kidman e la Heche. La prima vale il biglietto. Se la cava anche il ragazzino, spaesato ma non in modo banale.
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parpignol
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lunedì 29 dicembre 2014
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pavido cocktail imbevibile.
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Questo film sembra essere uscito da una pignatta in cui sono stati fatti bollire insieme i film "Maléna", "Chéri", "Il sesto senso" e "Ghost"... con un risultato -come è stato giustamente osservato da altri recensori- deprimente. La storiella imbastita sta su per pochissimo tempo, quindi collassa lentamente nei risibili tentativi (citazione "io sono Sean" milluplicata) di convincere lo spettatore che quel bambino è realmente Sean e che quindi la reincarnazione esiste. Poi, però, il regista si pente e tentando il colpone di scena finale, alza le mani come dicendo "ehi, scherzavo, non è vero niente: era solo un bimbo innamorato!".
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Questo film sembra essere uscito da una pignatta in cui sono stati fatti bollire insieme i film "Maléna", "Chéri", "Il sesto senso" e "Ghost"... con un risultato -come è stato giustamente osservato da altri recensori- deprimente. La storiella imbastita sta su per pochissimo tempo, quindi collassa lentamente nei risibili tentativi (citazione "io sono Sean" milluplicata) di convincere lo spettatore che quel bambino è realmente Sean e che quindi la reincarnazione esiste. Poi, però, il regista si pente e tentando il colpone di scena finale, alza le mani come dicendo "ehi, scherzavo, non è vero niente: era solo un bimbo innamorato!". Come si fa a propinare qualcosa del genere a gente sana d'intelletto? Intendo: se la decisione era il soprannaturale, bisognava perseverare, se la decisione era razionale, andava spiegata fin da subito con dovizia di particolari. Io credo che questo film non abbia avuto minimamente il coraggio di gettare il cuore oltre l'ostacolo: è rimasto confinato nell'ondivago desiderio umano di vincere la morte, e contestualmente (vedasi: due piedi in una scarpa) nell'utopico desiderio infantile di un amore impossibile. Dato che, come detto, il volere della sceneggiatura non era quello di esplorare il paranormale, bisognava almeno esplorare l'altro settore, più raffinatamente psicologico. E invece nulla di tutto questo viene fatto! Nicole Kidman, resa all'uopo brutta e giovanile quanto una ragazzina con un taglio di capelli da denuncia, è strumentalizzata solo in virtù della "vedovanza" del personaggio che interpreta: non c'è alcuna reale introspezione psicologica, né analisi del suo approccio oggettivo col bambino. Si vuole far credere che il piccolo sia Sean, quindi tutto ciò che lei dice o fa con lui, vorrebbe essere visto come fatto e detto con Sean... ed è qui l'errore! Se il bambino è innamorato di lei, perché non sfruttare questo filone narrativo molto più interessante della panzana "ciao cara, mi sono reincarnato in un bimbo chiatto!"??? Perché non iniziare a vincere le difese di lei, svelandole la verità poco a poco, e quindi farla innamorare a sua volta non più del "Sean redivivo" inesistente, ma del ragazzino, contro ogni convenzione sociale (e naturale)? Questo significa OSARE! Partire da un dramma psicologico (il lutto e il ritorno dal regno dei morti) per approdare in un altro ancora più profondo (l'amore oltre i confini del possibile e del probabile) con tutto quello che ne consegue, cioé una seria indagine sulle motivazioni intime dell'innamoramento di un fanciullo per una donna adulta (quindi una Nicole Kidman che NON dovrebbe essere ringiovanita con acconciatura militare ma, anzi, resa il più matura possibile, per acuire il contrasto), per arrivare infine all'epilogo della scelta: vince il ricordo di Sean? Vince l'amore convenzionale per il promesso sposo? Vince l'amore non convenzionale con il ragazzino? Inutile dire che la scelta più ardita sarebbe stata quest'ultima, ma da un film mediocre come questo non ce la si poteva aspettare, come non ci si poteva aspettare l'affrontare argomenti più concreti, grandi e delicati della semplice non riuscita suspence del surreale e del futilmente mistico.
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jules_winnfield
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martedì 4 novembre 2014
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non hai idea
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Non ho finito di leggere la tua recensione,e ne mi interessa dopo avere letto "lento e prevedibile" perchè ti assicuro, che questo film può avere tante pecche, ma l'unico fattore che merita la lode sta proprio nella sua imprevedibilità,tutto si concentra nel momento della rilevazione a film quasi finito. Le scene "lente" non sono messe li a caso, ma proprio ad evidenziare il disagio della Kidman che interpreta il suo ruolo in modo eccelso, proprio come una donna alla quale viene riferito che il suo defunto marito è ancora vivo( come la scena del teatro in cui la cinepresa si cristallizza sul volto sconvolto della protagonista)Invece di stare a criticare la Kidman, faresti meglio a riguardarti per bene il film.
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paride86
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venerdì 14 febbraio 2014
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così così
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Ben interpretato, ben diretto e con belle musiche. Purtroppo la trama ha molti buchi e questo succede quando si vogliono lasciar aperte troppe strade.
Era meglio decidere subito se seguire la via del paranormale o quella della spiegazione logica.
Comunque Nicole Kidman è molto brava e bella anche coi capelli corti.
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Ben interpretato, ben diretto e con belle musiche. Purtroppo la trama ha molti buchi e questo succede quando si vogliono lasciar aperte troppe strade.
Era meglio decidere subito se seguire la via del paranormale o quella della spiegazione logica.
Comunque Nicole Kidman è molto brava e bella anche coi capelli corti.
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dario
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venerdì 17 febbraio 2012
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molto originale
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L'idea è originalissima ed è sviluppata bene. La regia c'è, funziona, pur in un ambito alquanto difficile. Si avverte una tensione seria lungo tutta la pellicola. Manca tuttavia il tentativo di andare oltre la trovata. Gli attori, tutti bravi (ma la Kidman è da Oscar), riescono a rendere credibile l'insieme. Inquietante e funzionale il ragazzino (bravissimo).
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mondolariano
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martedì 10 maggio 2011
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affascinante e con una bellissima kidman
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Film che divide la critica tra ammiratori e detrattori. Io rientro nel primo gruppo pur comprendendo le ragioni dei “no”. “No” perché i punti chiave sono giocati su flash-back troppo confusi, così che non si capisce il motivo per cui il bambino si creda Sean per poi smentirsi. “No” perché la vicenda deborda comunque nell’assurdo. Eppure, se davvero accadesse una cosa simile, non credo che la vittima reagirebbe molto diversamente: bisogna immedesimarsi nell’atipicità della situazione. Resta da capire perché il ragazzo pensa di essere una reincarnazione solo perché ha letto le lettere segrete di Anna (quelle nascoste dalla perfida amante) e come faccia a provare un amore maturo a soli 9 anni. Ma questo è compito della psicologia, le cui trame sono talmente sottili da risultare incomprensibili anche nella realtà.
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Film che divide la critica tra ammiratori e detrattori. Io rientro nel primo gruppo pur comprendendo le ragioni dei “no”. “No” perché i punti chiave sono giocati su flash-back troppo confusi, così che non si capisce il motivo per cui il bambino si creda Sean per poi smentirsi. “No” perché la vicenda deborda comunque nell’assurdo. Eppure, se davvero accadesse una cosa simile, non credo che la vittima reagirebbe molto diversamente: bisogna immedesimarsi nell’atipicità della situazione. Resta da capire perché il ragazzo pensa di essere una reincarnazione solo perché ha letto le lettere segrete di Anna (quelle nascoste dalla perfida amante) e come faccia a provare un amore maturo a soli 9 anni. Ma questo è compito della psicologia, le cui trame sono talmente sottili da risultare incomprensibili anche nella realtà. Il fascino del film è dunque assicurato, centrato sulla bellissima Nicole Kidman coi capelli corti, molto disinvolta e dallo sguardo fulminante ma totalmente in balia di un bambino che la fa innamorare di lui: contrasto di personalità a cui non si può restare indifferenti. I primi piani del suo volto rendono bene la cieca follia dell’amore, specie durante i tre minuti di concerto a teatro, suonati sulle note iniziali della “Valchiria” di Wagner (chi critica la lunghezza di questa scena ascolti pure la musica!). Certo la soluzione dell’enigma non è un granché: lascia la bocca asciutta mentre tutti si aspetterebbero il trionfo dell’inverosimile.
Lauren Bacall, incartapecorita e orribile a vedesi, avrebbe dovuto
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weach
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lunedì 28 febbraio 2011
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speciale , coraggioso ,sensibile ,onirico
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Da Ramana Maharashi “se i meriti ed i demeriti si equivalgono, si rinasce immediatamente sulla terra ; se i meriti prevalgono sui demeriti, il corpo sottile va in cielo, se prevalgono i demeriti , si va all’inferno. Ma in entrambe i casi si rinasce più tardi sulla terra .Tutto ciò viene detto nelle Scritture, ma se si rimane semplicemente ciò che si è , davvero non c’è nascita nè morte”.
Ed adesso parliamo del film .
Diretto da Jonathan Glazer in collaborazione con Jean Claude Carrire , collaboratore già di Bunuel, questo film non è sto tratta bene da molta critica , tanto meno dalla mostra di Venezia da cui è uscito completamente sprovvisto di premi.
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Da Ramana Maharashi “se i meriti ed i demeriti si equivalgono, si rinasce immediatamente sulla terra ; se i meriti prevalgono sui demeriti, il corpo sottile va in cielo, se prevalgono i demeriti , si va all’inferno. Ma in entrambe i casi si rinasce più tardi sulla terra .Tutto ciò viene detto nelle Scritture, ma se si rimane semplicemente ciò che si è , davvero non c’è nascita nè morte”.
Ed adesso parliamo del film .
Diretto da Jonathan Glazer in collaborazione con Jean Claude Carrire , collaboratore già di Bunuel, questo film non è sto tratta bene da molta critica , tanto meno dalla mostra di Venezia da cui è uscito completamente sprovvisto di premi.
Il film non ha è promozione karmica ma solo sua esplorazione ;Jonathan Glazer , con una cinematografia riflessiva , piuttosto si limita a proporci un tema controverso , quello della reincarnazione o metempsicosi.
Una kidman con taglio dei capelli militare ,alla Mia Farrow ,di grande coraggiosa , prende per mano questo film difficile, ed accetta la sfida con tutta la sua presenza scenica.
Una fotografia di una New York opaca ,spesso notturna , rende giustizia al lavoro di fotografia dell’immenso Harris Savides che al film conferisce uno “spin” esoterico e magico
Nicole kidman, impareggiabile e sensibile interprete, sente una vibrazione di un corpo energetico che occupa un ragazzino , percepisce la vibrazione “animica “anima del suo amore defunto Sean in questo corpo di bambino; accetta con diffidenza la verifica di questa percezione ; accetta di sperare in questa intuizione e di mettere in discussione il suo imminente matrimonio scommettendo “su questo sogno incredibile “.
Il conflitto fra speranza e realismo che dilania Anna deve comunque giungere ad una qualche conclusione poiché l’incertezza non giova a nessuno e dunque non resta altro che accettare l'incredibile o continuare la propria vita come se nulla fosse accaduto.
Il genere cinematografico metafisico è materia difficile da comunicare ed anche grande rischio sia per regia che per attori coraggiosi.
La protagonista Anna (kidman ) quando cerca intimità con il ragazzino , non vede per nulla il suo corpo fisico infantile ma percepisce la vibrazione energetica del suo Sean , l’uomo che ha amato follemente , morto anni prima; il bacio con il bambino non è bacio pedofilo , come qualcuno ha scritto,pittosto contatto che trascende la materia .
Il dramma di percezione si consuma in un interno come si confà in una storia intimista ; dopo la tempesta emozionale scaturita da questo sogno , forse proiezione più di un desiderio che di una verità , la vibrazione percepita perde consistenza ,la comunicazione con il bambino si sfalda e diviene conflittuale; sia Anna che il bambino perdo il contatto di consapevolezza e tutto svanisce( c’è anche una sorprendente sculacciata di Anna al ragazzino ).
Ma Jonathan Glazer non chiude il discorso con una negazione assoluta di questa “possibile verità,; anzi lascia aperto uno spiraglio per noi tutti spettatori , al fine di consentirci di percepire “la nostra verità”.
E’ una storia descritta bene , con i giusti tempi, caratterizzata, con un pellicola “sfaldata” come è appropriato per una” verità celata”; per una regia raffinata , delicata ,coraggiosa che si confronta con un soggetto originale , controverso che merita rispetto.
Un discorso a parte merita la Kidman che comunque naviga nella storia con tutta la sua immensa presenza scenica “come un condottiero di una nave in mezzo ad una tempesta “.
grazie
weach illuminati
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