Monster

(...) casuale possibilità di tali avvenimenti, ebbene si, in ognuno di noi; perchè non è follia quella di Aileen, non si può giustificare così, ma un inevitabile risposta, una reazione spontanea, che la fa esplodere nel più crudele dei modi, eppure fino a poco tempo fa "si preoccupava delle piccole cose". Il suo passato, ok, si, certo... ma prima di tutto donna, una donna oggi. Una prostituta? Una donna. E la Jenkins lo sa, è una donna. Da tutto ciò nasce la pietà verso di lei che impregna tutto il film, una voglia quasi sfrenata di volerla fermare, di cercare di placare la sua ira, di salvare la sua vita che irrimidiabilmente sta proseguendo verso il baratro; poi apre la porta di casa, ed ecco l'amore, e allora per un attimo ci sembra che forse quell'amore lo potrà salvare, che condurrà la storia ad un finale diverso; ma non è così. E si giunge ad un finale estremamente toccante ed emozionante, in cui Aileen confessa, intuendo di essere intercettata, che la ragazza sua convivente non c'entra niente, che ha fatto tutto lei, per poi passare a quello sguardo finale, che colpisce più di tutto il film messo insieme, uno sguardo preludio dello stupendo commento finale, inserito sulle inquadratura di Aileen condotta verso il braccio della morte: "l'amore vince su tutto, non tutto il male viene per nuocere, la fede smuove le montagne, l'amore trova sempre una strada, c'è una ragione per ogni cosa, finchè c'è vita c'è speranza... mmm... qualcosa devono pur dirti". Si, solo cose dette tanto per dire qualcosa, per Aileen quella piccola frasi di verità non hanno avuto senso forse oggi trovano poco senso in tutti. E' un film che da questo punto di vista fa scaturire (come si può notare visto quanto mi sono dilungato) interessantissime riflessioni, che presenta come detto un toccante finale, ma che per il resto è raccontato con uno stile eccessivamente piatto; apprezzo la Jenkins per il coraggio può fare sicuramete cose buone. Apprezzo un po di meno la scelta di Charlize Theron; c'era veramente bisogno di imbruttirla? Ovvio che poi si vince l'oscar, spesso si confonde trucco e recitazione; io apprezzo profondamente Charlize, non dico che non sia brava in questo film, non dico che non abbia subito un duro impegno psicologico per codesto personaggio, ma la maschera di trucco sulla faccia l' ha sicuramente aiutata e non poco, tant'è che spinge troppo sul personaggio e in parecchi punti la sua recitazione mi pare non volutamente irritante; si poteva prendere un attrice già brutta di suo, ce ne son tante... L'oscar insomma era già pronto in partenza visto che l'attrice più sexy del momento veniva orribilmente deturpata; quindi non dimentichiamoci della comprimaria e altrettanto brava Christina Ricci. In conclusione, il film è interessante, ma i temi sin dall'inizio risultano esposti confusoriamente e su alcuni punti non si capisce bene dove voglia andare a parare la regista, come per esempio rimane troppo nascosta l'allusione alla giostra morto che sarebbe invece molto interessante. Un applauso per il coraggio, per l'impegno e per le profonde riflessioni, un po' meno per la complessiva realizzazione.