andrea
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giovedì 17 gennaio 2008
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coffee and what else...!?
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Strano...molto strano...forse sn io nn voglio darecolpe inutili al film...per alcuni tratti anch simpatico...per altri molto strano...nn so che dire...ne cagata ne capolavoro...pero bravo jimmy... gli attori bravissimi...! roberto e sempre roberto anche se per soli 5 minuti...Cate e divina...alfred molto bravo come il suo compagnio di scena... cmq ho passato una piacevole serata...THKS JIM!!!
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(di cinofilo_bau)
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gerfalco
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domenica 16 dicembre 2007
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coffee & noia
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Al di là della simpatia che accompagna la concezione di un progetto del genere, con il lento accumularsi di episodi girati negli anni, grazie ad amici e attori di altri film di Jarmush, è un lavoro molto deludente. Alcuni capitoli sono anche divertenti, magari scritti e interpretati bene; il cast è fantastico; la forma è rigorosa e fin troppo semplice... ma alla fine cosa rimane? Secondo me pochissimo. Nel senso che si tratta di puro bozzettismo, alcuni personaggi curiosi riassunti in qualche tic superficiale, senza che si catturi alcunché né della società (se non banalità come nell'episodio di Molina), né del tempo che viviamo, né dell'animo umano. Siamo al livello del "pittoresco", che è una delle forme più basse dello sguardo sul mondo circostante.
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Al di là della simpatia che accompagna la concezione di un progetto del genere, con il lento accumularsi di episodi girati negli anni, grazie ad amici e attori di altri film di Jarmush, è un lavoro molto deludente. Alcuni capitoli sono anche divertenti, magari scritti e interpretati bene; il cast è fantastico; la forma è rigorosa e fin troppo semplice... ma alla fine cosa rimane? Secondo me pochissimo. Nel senso che si tratta di puro bozzettismo, alcuni personaggi curiosi riassunti in qualche tic superficiale, senza che si catturi alcunché né della società (se non banalità come nell'episodio di Molina), né del tempo che viviamo, né dell'animo umano. Siamo al livello del "pittoresco", che è una delle forme più basse dello sguardo sul mondo circostante. Certo, ci si fanno un paio di risate e qualche sorriso, ma allora esistono tanti altri film dove le risate sono più di due e i sorrisi più di qualche.
Penso alla differenza con un altro film fumaiolesco, <> di Wayne Wang, dove la lentezza dei personaggi che conversano e si muovono intorno ad una serie di sigarette fumate in compagnia diventa la porta d'ingresso verso una vita concepita con altra velocità, dove le persone si prendono il tempo per percepirsi a vicenda, incuriosirsi e incuriosire, raccontarsi storie dove le parole sono importanti come i momenti che rievocano; e dove il Cinema trova il proprio posto naturale proprio come suprema forma di racconto, esaltazione di quest'atteggiamento attento e generoso verso la vita propria e degli altri.
Nel suo piccolo e pittoresco mondo invece <> mostra personaggi che mai interagiscono per davvero, e il rito sociale del caffé/sigaretta è animato da protagonisti che non attendono altro che alzare il sedere dalla sedia e andarsene. Questo potrebbe anche essere un punto di vista interessante ma temo che, più di personaggi che non hanno niente da dirsi, in questo film sia Jarmush che non ha niente da comunicare.
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exitplanetdust
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domenica 11 novembre 2007
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beckett era un caffeinomane
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Ruffiano e piacente. Divertente e non-sense. Surreale e beckettiano. Il film è tutto questo. E molto di più. Apparentemente, di una banalità ostentata, nasconde una certa ricercatezza strutturale, perfino tensione metareferenziale, con battute che riecheggiano attraverso i vari corti, pronunciate da diversi protagonisti in scene differenti. E se da un lato pare mirare ad un intrattenimento leggero ed innocuo, la pellicola nasconde una critica sociale feroce, ed è pervasa da una malinconia serpeggiante, che trova chiara espressione nel dialogo conclusivo, quello più "filosofico", che pare accennare al significato della vita [e della morte]. Soddisfacente la recitazione, specie considerando che i personaggi sono sovente interpretati da attori non-professionisti: dialoghi corrosivi si susseguono attraverso un ritmo serrato, essenziale, impeccabile.
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Ruffiano e piacente. Divertente e non-sense. Surreale e beckettiano. Il film è tutto questo. E molto di più. Apparentemente, di una banalità ostentata, nasconde una certa ricercatezza strutturale, perfino tensione metareferenziale, con battute che riecheggiano attraverso i vari corti, pronunciate da diversi protagonisti in scene differenti. E se da un lato pare mirare ad un intrattenimento leggero ed innocuo, la pellicola nasconde una critica sociale feroce, ed è pervasa da una malinconia serpeggiante, che trova chiara espressione nel dialogo conclusivo, quello più "filosofico", che pare accennare al significato della vita [e della morte]. Soddisfacente la recitazione, specie considerando che i personaggi sono sovente interpretati da attori non-professionisti: dialoghi corrosivi si susseguono attraverso un ritmo serrato, essenziale, impeccabile. La caffeina induce delirio, sostiene un Murray caffè-dipendente. Delirio che informa l'opera nel discorso e nei contenuti. Ma è un delirio estremamente lucido, non bisogna lasciarsi ingannare dal tono scanzonato con cui la pellicola si presenta. Un film fumoso come le sigarette e nero come il caffè.
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(di cinofilo_bau)
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francesco zennaro
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giovedì 25 ottobre 2007
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così è la gente (se vi pare)
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Il film ripropone, in chiave grottesca, i personaggi della realtà. L'incomunicabilità delle persone, il cinismo dei rapporti umani, il nichilismo dilagante - attorno al filo conduttore di un caffè e una sigaretta - sono resi con mirabile maestria. Tanto di cappello!!
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taras bulba
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venerdì 31 agosto 2007
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pessimo
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Un film noiosissimo, il 99% dei discorsi sono vuoti, senza alcun interesse...è mai possibile vedere un film del genere?
Solo l'episodio di Benigni arriva alla sufficenza, il resto è da buttare.
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lele
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martedì 21 agosto 2007
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film prova
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Bravo benigni ma per il resto nulla! solo scene e scene insensate!!
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pr.l.
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giovedì 22 marzo 2007
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unruhe: inquietudine!
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L'unico film nella mia trentennale "esperienza" di spettatore che non ho visto finire. E ciò è piuttosto indicativo...
Mi è parso più che altro un assoluto, sbalorditivo non senso, sterile rassegna di personaggi che hanno ben poco. Depressivo.
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(di cinofilo_bau)
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