Chiedimi se sono felice

Aldo, Giovanni e Giacomo trovano in questo film un equilibrio autoriale definitivo. La loro è una poetica genialoide, surreale, grottesca. Una buona commedia, divertente, frizzante, mai volgare. "Il sorpasso" sta agli anni '60 come "Chiedimi se sono felice" sta ai nostri.

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Un film di una banalità di contenuti e di stile stupefacente, con una sceneggiatura incredibile per la sua stupidità, straordinariamente poco divertente, con un trio di attori che si affidano a un tipo di comicità disgustoso, che credono di poter fare cinema soltanto con la forza della loro simpatia (o meglio antipatia, perchè loro si credono simpatici ma in realtà, almeno sul grande schermo, sono antipatici) e che sperano che il successo cada loro dal cielo. E così è avvenuto,purtroppo. Lo dicono sempre ,i nonni e i genitori , troppa Tv fa male. E con troppa Tv intendo i varietà televisivi e gli sceneggiati, non i film del cinema che trasmettono in Tv. Quelli rimangono Arte.

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mi spiace, perchè sono stato un grande fan del trio, ma ho constatato con amarezza che terminato il repertorio di battute che li ha resi famosi a teatro, e che hanno portato nei primi due film, la fantasia è andata esaurendosi. Non c'entra niente con il filone classico alla aldo giovanni e giacomo. non fa ridere come gli altri.

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