Alta fedeltà

Vedere questo film di Stephen Frears per chi ha già letto l'omonimo libro di Nick Hornby, sarà una vera e propria delusione. Innanzitutto, lo spostamento della vicenda da Londra a Chicago fa perdere molto fascino alla storia. Londra, la città dei club underground, la città di gruppi storici come Pink Floyd, Clash, Sex Pistols, come può essere sostituita con una Chicago, città musicalmente più legata al jazz?? Questo spostamento inoltre non permette il simpatico confronto ragazzo inglese/ragazza americana con la cantante Marie LaSalle...già Marie LaSalle, nel libro più volte descritta come somigliante a Susan Dey (tipica biondina dagli occhioni chiari, nasino all'in su e qualche lentiggine) e qui ce ne ritroviamo una, sicuramente sexy, ma TOTALMENTE diversa. Troppi dettagli che un lettore vorrebe vedere concretizzati sullo schermo vengono cambiati (Charlie dai capelli biondi corti e spettinati si traforma in Catherine Zeta-Jones..) o addirittura cancellati (il personaggio di T-Bone non compare nemmeno), ne sono poi aggiunti altri inutili (i due ragazzini a cui Rob produce un disco). Infine anche lo stile delude, troppe volte John Cusack (pur bravo) si rivolge direttamente in macchina per raccontare la sua storia...troppo "letterario", dopo un po' in un film stanca. Una nota positiva: un azzeccatissimo Jack Black nella parte di Barry. Un consiglio: leggete il libro!!!