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Il film funziona, anche se è un filmetto con una regia che lascia molto a desiderare.
La trama è piena di cose viste e riviste, alcune funzionano molto bene, altre meno.
La parte che riguarda i rapporti del protagonista con la fidanzata e con il mondo accademico non mi è piaciuta. Mi è parsa poco e male sviluppata, forse sarebbe stato meglio non trattarla affatto se doveva essere sacrificata in questo modo. Il personaggio della fidanzata secchiona è solo fastidioso; mentre quello del professore, interpretato dal sempre ottimo Martin Landau, riesce a salvarsi proprio grazie alla recitazione del grande attore.
La parte migliore del film è quella che descrive il mondo dei circoli privati di gioco d'azzardo: un mondo affascinante ed intrigante, molto ben raccontato, con personaggi che colgono nel segno.
Ottimo Norton, il cui personaggio "Verme" resta più impresso del protagonista, affossato a mio parere da una pessima interpretazione di Matt Damon.
Insieme a Norton quello che funziona meglio è certamente John Malkovich col suo "KGB": un vero gigante.
Le parti che si vedono meglio sono proprio le partite a poker, in particolare quella finale tra il protagonista e KGB.
Consigliato per gli appassionati del poker e del gioco d'azzardo in generale.
Non ci si annoia.
PS la scena in cui Matt Damon respinge le proposte sessuali di Famke Janssen, con gambe da urlo, è palesemente inverosimile.
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