Grande film, perfetto nella sceneggiatura, nella regia, nel montaggio, perfino il manifesto originale (gli occhi di Luka coperti dalle manine del bambino) sembra un'opera d'arte. La storia pur non originalissima e' raccontata in un modo del tutto nuovo da farcela percepire come unica e universale. Si interseca perfettamente con gli avvenimenti storici, prima lievemente accennati e poi diventati parte integrante della trama. Commistione tra commedia e dramma perfetto. Un "non-lieto fine" da farcelo sembrare un lieto fine. Infine la recitazione davvero superlativa sia Zdenek Sverak che i personaggi secondari (l'amica cantante, la madre, i poliziotti) ma soprattutto il bambino, Andrej Chalimon.
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Grande film, perfetto nella sceneggiatura, nella regia, nel montaggio, perfino il manifesto originale (gli occhi di Luka coperti dalle manine del bambino) sembra un'opera d'arte. La storia pur non originalissima e' raccontata in un modo del tutto nuovo da farcela percepire come unica e universale. Si interseca perfettamente con gli avvenimenti storici, prima lievemente accennati e poi diventati parte integrante della trama. Commistione tra commedia e dramma perfetto. Un "non-lieto fine" da farcelo sembrare un lieto fine. Infine la recitazione davvero superlativa sia Zdenek Sverak che i personaggi secondari (l'amica cantante, la madre, i poliziotti) ma soprattutto il bambino, Andrej Chalimon. Secondo me MAI nel cinema si e' visto un bambino recitare in questo modo. La scena della finta telefonata alla nonna nella vasca e' di per se' un capolavoro. Un pensiero viene in mente: il bambino non sta recitando. Il suo dolore e' autentico. E questo trascende ogni idea di cinema.
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