Se la sceneggiatura fosse stata diversa,probabilmente Ishii avrebbe girato un capolavoro.Così invece,l'insieme finisce per essere un pò troppo frammentato e fine a se stesso.Ma l'uso della profondità di campo è sapiente,come pure dell'illuminazione antirealista,e la violenza è lirica e spietata.Notevole inoltre la disperazione di fondo e il modo in cui sono rivisitati i clichè del genere,nonchè le pulsioni omosessuali dei personaggi.Kitano,anche sotto direzione altrui,è grande come sempre e ruba la scena come appare.Bel finale tragico-melanconico.