finmat92
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domenica 20 luglio 2025
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ogni volta come fosse la prima
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Arrivo fuori tempo massimo per dire anche la mia su questa pellicola e so che poco posso aggiungere oltre agli oceani di parole già versate nei decenni scorsi.
Dopo aver visto tutta la saga rivedere questo film mi ha fatto di nuovo incantare, non mi succede tanto spesso di trovare film che mi sanno meravigliare ed intrattenere anche alla 1000esima visione, ed è indubbio che rimanga imbattuto in confronto con tutti gli altri per una serie di ragioni.
E' sì un capolavoro ma non è un film perfetto, ci sono un paio di scene dove un pochetto storci il naso, ma diluite in oltre 2 ore di meraviglia ti senti quasi come se stessi cercando il pelo nell'uovo.
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Arrivo fuori tempo massimo per dire anche la mia su questa pellicola e so che poco posso aggiungere oltre agli oceani di parole già versate nei decenni scorsi.
Dopo aver visto tutta la saga rivedere questo film mi ha fatto di nuovo incantare, non mi succede tanto spesso di trovare film che mi sanno meravigliare ed intrattenere anche alla 1000esima visione, ed è indubbio che rimanga imbattuto in confronto con tutti gli altri per una serie di ragioni.
E' sì un capolavoro ma non è un film perfetto, ci sono un paio di scene dove un pochetto storci il naso, ma diluite in oltre 2 ore di meraviglia ti senti quasi come se stessi cercando il pelo nell'uovo.
A differenza di tutti i capitoli che sono susseguiti, mi son chiesto il perchè questa pellicola sia diventata un cult ed una pietra miliare nella storia del cinema oltre all'esser stato per 4 anni, fino a Titanic, il film con i maggiori incassi nella storia del cinema, che da solo non rappresenta un metro di giudizio perchè anche Avengers ha sfondato al botteghino ma lungi da me definire quei film dei capolavori come questo.
Non è solo la magia della prima volta anche se gli dev'essere riconosciuto, Spielberg ha portato sul maxischermo per la prima volta dei dinosauri che sembravano veri, senza brutti effetti di CGI, che si muovevano, si comportavano ed emettevano versi credibili. La scena, magica per definizione, del brachiosauro che mangia le foglie in cima all'albero, fungendo da mascotte del parco, ha un grande impatto, vedere e sentire l'animale come mai fatto prima, in sala, nel 1993...cioè se stavi mangiando popcorn di sicuro lì ti fermavi e rimanevi a bocca aperta senza alcun dubbio.
La scena del tirannosauro quando esce dalla recinzione, il suo ICONICO verso, forte, feroce, deciso, profondo, che in sala ti spacca letteralmente le orecchie, è qualcosa che quando lo senti per la prima volta, senti la magia che ti entra nelle ossa, ti fa tremare tutto lo scheletro.
Sono scene che ti rimangono dentro, l'arrivo ad Isla Nublar con la musica iconica del franchise Jurassic, la visita al parco, ha una certa solennità mista a scoperta, curiosità, stupore ma anche magia.
E non c'è solo questo, i personaggi sono anche ben scritti, il cast si è dimostrato essere di alto livello, il dott. Grant, il dott. Malcolm, Hammond, Robert, persino i suoi nipotini, sono credibili dall'inizio alla fine, non stonano, non escono dal personaggio, non si comportano in maniera innaturale od eccessivamente stupida, anche i bambini quando agiscono come agiscono, è perchè sono bambini, non ti puoi aspettare da loro di più.
Sì avrà vertamente aiutato il fatto di partire da un romanzo ben scritto come quello di Michael Crichton, ma non basta avere una buona base per fare un buon film, e qui la mano di Spielberg si fa sentire, basta guardare il film "La torre nera" basata sull'omonima serie scritta da Stephen King, ottimo materiale base da cui partire, pessima realizzazione.
E' un film che si prende i suoi tempi per introdurti al parco, non ti butta subito i dinosauri sul grande schermo in primo piano, ti spiega il perchè delle cose, ti introduce i personaggi, senza allungare troppo il brodo, vedi chi è l'avvocato, come si è arrivati alla creazione dei dinosauri, vedi chi sono il dott. Grant e la dott.ssa Sattler e cosa fanno, ti viene introdotto il dott. Malcolm, teorico del caos, ti introduce anche il "cattivo", l'informatico Dennis, con quella sua risatina indimenticabile e il "Non hai detto la parola magica".
Poi non è tutto incentrato su di loro, ci sono anche gli scienziati, i sorveglianti, i nipoti di Hammond, gente comune.
I dialoghi sono ben scritti, le battute hanno senso, non stonano se non un paio di numero. Le famose battute ad effetto tipo quella di Malcolm "Quando scappa, scappa" o altre, mi son chiesto perchè qua funzionano, a differenza di quelle dei film più recenti come Jurassic World - La rinascita? perchè sono dette nel giusto contesto in maniera credibile e non mi fanno storcere il naso, anche quando Grant con il nipotino cerca di scendere dall'albero mentre la macchina li sta per schiacciare, poi lui dice "Tutta questa fatica e ancora sto in macchina?" e Grant che gli risponde "Almeno non stai in cima ad un albero" è una risposta ad effetto ma detta per sdrammatizzare e rassicurare il bambino.
Poi le scene si intervallano pure, non hai sempre e solo azione o sempre e solo spiegazione, anche le scene con i dinosauri si alternano e il film mantiene un buon ritmo nonostante siano 2 ore e passa.
Qui non ti senti preso in giro, non riesci a prevedere l'andamento del film, chi muore e chi no, puoi forse indovinare su Dennis, sbagli sui nipotini e poi? per esempio Robert, mica è uno sprovveduto, stessa cosa l'informatico nero Ray, cioè non è mica gente poco sveglia, questo per citarmi alle successive pellicole dove ad una certa capisci chi morirà e chi no.
Anche gli eventi non sono così telefonati, l'arrivo della tempesta che manda in fumo i piani di Dennis, nessuno l'aveva prevista, e quando arriva succede quel che succede.
Poi la figura di Hammond, io l'ho particolarmente apprezzata qua, a differenza del romanzo, perchè proprio vedi che dietro tutta sta storia non c'è un riccone bastardo e spietato, il classico clichè del multimiliardario, ma solo una persona benestante che vuole genuinamente meravigliare il mondo, è un vecchio testardo che vuole tornare bambino e dare a se stesso ciò che da bambino sognava e che nasconde un cuore d'oro.
Un po' la sua ingenuità, un po' la fretta da parte degli scienziati di scoprire se si poteva fare, un po' la loro spavalderia nel credere di poter controllare tutto, un po' la pressione degli investitori, ed un po' il fatto che fosse tutto gestito da poche persone, un po' perchè era la prima volta senza precedenti ed allora non stai lì a crocifiggere la pellicola per come vanno le cose, per il fatto che è bastato un singolo sabotatore per mandare tutto in vacca e che non ci fosse maggiore ridondanza nella sicurezza del parco.
Ironico, appunto, che il tour pensato per dimostrare la sicurezza del parco si trasforma nella prova che il parco non è affatto sicuro, e ci sta.
E stupisce come, da bambino, non volevi altro che vedere le scene con i dinosauri, mentre quelle dove non si vedevano ti apparivano noiose, ma rivedendole a distanza di anni le rivaluti e pensi che siano le migliori, in assoluto il picco massimo si raggiunge, mio personale opinione, nel discorso tra Hammond, avvocato ed i dottori seduti a tavola dove il dott. Malcolm spiega le criticità del parco e dell'idea di riportare in vita i dinosauri nonostante lo spettatore li desidera così tanto. Malcolm è l'adulto responsabile con i piedi per terra, Hammond è il bambino che vuole solo giocare e meravigliarsi.
Tolta la scena finale dove il gruppetto assaltato dai due velociraptor viene salvato dalla plot armor chiamata T-rex, la scena dove la nipote si scopre più esperta di Dennis con il computer e il nipote che si fa prendere dal panico anzichè allungare lo SPAS-12 al dott. Grant, il resto rimane di alto livello.
Prima pellicola del franchise, ma la si rivede tutte le volte come fosse la prima, voto massimo 5 stelle senza alcuna RECALCITRANZA.
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fabio
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martedì 5 maggio 2020
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il tocco di spilberg
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In questi casi, e non a torto, si è soliti dire che "il libro è un'altra cosa"; ho letto il libro e sono contento del fatto che un regista come Spielberg abbia preso un'altra direzione, i grandi lo fanno. Non che non abbia gradito il romanzo di Crichton ma serviva qualcosa che lo rendesse spettacolare, epico, serviva Spielberg.
Chi più di lui possiede le chievi di quella specie di luna park che è Hollywood? Lui fa la differenza.
Per il resto un film così si può anche tralasciare, se non si è appassionati del genere o seguaci della filmografia del regista.
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In questi casi, e non a torto, si è soliti dire che "il libro è un'altra cosa"; ho letto il libro e sono contento del fatto che un regista come Spielberg abbia preso un'altra direzione, i grandi lo fanno. Non che non abbia gradito il romanzo di Crichton ma serviva qualcosa che lo rendesse spettacolare, epico, serviva Spielberg.
Chi più di lui possiede le chievi di quella specie di luna park che è Hollywood? Lui fa la differenza.
Per il resto un film così si può anche tralasciare, se non si è appassionati del genere o seguaci della filmografia del regista.
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marcloud
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mercoledì 2 ottobre 2019
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capolavoro giurassico
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Per chi era bambino negli anni '90 questo film rappresenta senza ombra di dubbio un cult nel suo genere. La storia di un miliardario che mette in piedi un parco a tema con dinosauri come attrazione e perde letteralmente il controllo della struttura. L'uomo che gioca a fare dio e che si ritrova a subirne le conseguenze, rimane il topic di fondo di questa stupenda storia. Un film che ancora oggi mantiene un grande fascino.
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rmarci 05
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sabato 4 maggio 2019
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originale, divertente e ricco di tensione
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Steven Spielberg ebbe, circa 25 anni fa, la geniale idea di trasporre il romanzo di M. Crichton sullo schermo, facendo prevalere l'aspetto dell'intrattenimento sull'attendibilità scentifica, che qui si posiziona al confine tra scienza e fantasia, lasciando un po' a desiderare: il risultato fu uno dei migliori blockbuster del regista, un film che ancora oggi resiste alla prova del tempo grazie agli incredibili effetti speciali, alla grande maestria con cui sono girate le scene d'azione e alla componente lievemente orrorifica dosata con efficacia infallibile. La precisione quasi maniacale con cui Spielberg ha montato suoni, musica, inquadrature suggestive e ricche di tensione rendono la messa in scena quasi perfetta un'autentica lezione di cinema d'intrattenimento, in cui la splendida colonna sonora di John Williams riesce inevitabilmente ad emozionare.
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Steven Spielberg ebbe, circa 25 anni fa, la geniale idea di trasporre il romanzo di M. Crichton sullo schermo, facendo prevalere l'aspetto dell'intrattenimento sull'attendibilità scentifica, che qui si posiziona al confine tra scienza e fantasia, lasciando un po' a desiderare: il risultato fu uno dei migliori blockbuster del regista, un film che ancora oggi resiste alla prova del tempo grazie agli incredibili effetti speciali, alla grande maestria con cui sono girate le scene d'azione e alla componente lievemente orrorifica dosata con efficacia infallibile. La precisione quasi maniacale con cui Spielberg ha montato suoni, musica, inquadrature suggestive e ricche di tensione rendono la messa in scena quasi perfetta un'autentica lezione di cinema d'intrattenimento, in cui la splendida colonna sonora di John Williams riesce inevitabilmente ad emozionare. Anche al livello narrativo il film è ottimo, dato che lo svolgimento del racconto si dipana in modo uniforme per tutta la durata del film, senza però evitare alcune improbabilità nella sceneggiatura e caratterizzazioni nei personaggi alquanto stereotipate, come ad esempio i due detestabili bambini e Laura Dern, attrice dalla scarsa bravura in quasi tutti i ruoli che ricopre. Il resto del cast risulta molto in forma, soprattutto R. Attenbourough e J. Goldblum. La morale ecologista, seppur corretta, risulta troppo buonista e politicamente corretta per essere credibile. Un cult movie sicuramente da vedere. 3 stelle e mezzo su 5.
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sellerone
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mercoledì 25 luglio 2018
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dente 3d
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Film capolavoro e pietra miliare del genere, almeno per me, ma non credo di essere l'unico, implementato grazie al 3d rende ancora meglio ciò che da sempre ha cercato di trasmettere, Meraviglia e Terrore. Capolavoro per tanti motivi, sia di tipo tecnici che narrativi, ma soprattutto perché ha osato ed ha vinto.
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marychan
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martedì 20 marzo 2018
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una pietra miliare
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Credo che nessuno al mondo possa dire di non conoscere jurassic park, persino i pochi che non hanno mai visto il film. Ero troppo piccola per vederlo al cinema, ma gli effetti speciali sono fantastici ancora oggi, in un'epoca di computer grafica abusata e decisamente invadente che spesso fa rimpiangere gli animatroni. La colonna sonora è una di quelle che si ricordano a lungo, vale tutti gli oscar che ha vinto e riesce a trascinare in un'atmosfera di sognante avventura già dalle prime tre note. Aldilà della maestria di Steven Spielberg bisogna dire che per fare un gran film, spesso si parte da un gran libro. E sulla trama c'è poco da dire, dopo quasi trent'anni fa sognare quanto allora, sempre se vi piacciono i dinosauri.
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Credo che nessuno al mondo possa dire di non conoscere jurassic park, persino i pochi che non hanno mai visto il film. Ero troppo piccola per vederlo al cinema, ma gli effetti speciali sono fantastici ancora oggi, in un'epoca di computer grafica abusata e decisamente invadente che spesso fa rimpiangere gli animatroni. La colonna sonora è una di quelle che si ricordano a lungo, vale tutti gli oscar che ha vinto e riesce a trascinare in un'atmosfera di sognante avventura già dalle prime tre note. Aldilà della maestria di Steven Spielberg bisogna dire che per fare un gran film, spesso si parte da un gran libro. E sulla trama c'è poco da dire, dopo quasi trent'anni fa sognare quanto allora, sempre se vi piacciono i dinosauri. Chissà come sarebbero ridotti oggi quei poveri rettili se fosse davvero possibile clonarli, non credo sarebbero fortunati quanto quelli di Isla Nublar, che alla fine hanno continuato a vivere lì più o meno indisturbati (almeno fino al secondo film). Chiudendo un occhio sulla pignoleria di chiamare "Jurassic Park" un posto dove si trovano animali del Cretaceo e altre piccole imperfezioni paleontologiche, questo film rimane il migliore del suo genere e sicuramente il primo della classifica dei film sui dinosauri. Una pietra miliare da vedere assolutamente. E tutto grazie alle zanzare.
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greatsteven
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domenica 28 gennaio 2018
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latitante sul lato scientifico, ma interessante.
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JURASSIC PARK (USA, 1993) diretto da STEVEN SPIELBERG. Interpretato da SAM NEILL, LAURA DERN, JEFF GOLDBLUM, RICHARD ATTENBOROUGH, BOB PECK, SAMUEL L. JACKSON, B. D. WONG, ARIANA RICHARDS, JOSEPH MAZZELLO, WAYNE KNIGHT, MARTIN FERRERO, CAMERON THOR, GERALD R. MOLEN, MIGUEL SANDOVAL, DEAN CUNDEY
L'imprenditore anziano e miliardario John Hammond costruisce un parco tematico con creature viventi risalenti al periodo preistorico: si tratta di dinosauri in carne e ossa ottenuti in laboratorio, ivi cresciuti fin dalla schiusa delle uova e monitorati attraverso un complesso sistema informatico in una riproduzione del loro ambiente naturale. I compartimenti stagni in cui ogni specie dei summenzionati rettili sta è avvinta da una rete elettrificata.
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JURASSIC PARK (USA, 1993) diretto da STEVEN SPIELBERG. Interpretato da SAM NEILL, LAURA DERN, JEFF GOLDBLUM, RICHARD ATTENBOROUGH, BOB PECK, SAMUEL L. JACKSON, B. D. WONG, ARIANA RICHARDS, JOSEPH MAZZELLO, WAYNE KNIGHT, MARTIN FERRERO, CAMERON THOR, GERALD R. MOLEN, MIGUEL SANDOVAL, DEAN CUNDEY
L'imprenditore anziano e miliardario John Hammond costruisce un parco tematico con creature viventi risalenti al periodo preistorico: si tratta di dinosauri in carne e ossa ottenuti in laboratorio, ivi cresciuti fin dalla schiusa delle uova e monitorati attraverso un complesso sistema informatico in una riproduzione del loro ambiente naturale. I compartimenti stagni in cui ogni specie dei summenzionati rettili sta è avvinta da una rete elettrificata. I dinosauri son stati ricreati partendo dal sangue di zanzare che nel Giurassico ne succhiarono il sangue e che son state rinvenute da fossili d’ambra. Hammond, intenzionato a trasformare la sua attrazione turistica in un’iniziativa di interesse mondiale, invita come primi visitatori del parco il paleontologo Alan Grant, la paleobotanica sua assistente Ellie Sattler e il matematico Ian Malcolm, teorico del caos e alquanto scettico sui progetti del vecchio imprenditore. A montare sulle macchine elettroniche che accompagnano i turisti in giro per il Jurassic Park, vi sono anche Donald Gennaro, avvocato che ha finanziato, seppur malvolentieri, i fondi per la realizzazione del progetto, e Tim e Lex, i due nipotini di Hammond. Ben presto, però, le belve sfuggono al controllo umano, uccidono alcuni dei visitatori e rischiano di provocare un caos che si rivela fatalmente incontrollabile. Malcolm, Grant, Ellie, i ragazzini ed Hammond si salvano, malgrado le differenti prese di posizione sulle terrificanti circostanze e, a bordo di un elicottero, lasciano Isla Nubar, l’atollo a ovest del Costa Rica su cui Hammond aveva edificato il sogno di una vita. Scritto da David Koepp, sceneggiatore di fiducia del regista, e curiosamente da Michael Crichton. Curioso è il fatto che lo stesso autore del romanzo (1990) cui il film si ispira abbia cambiato molti aspetti nell’adattamento cinematografico: oltre alle sorti di alcuni personaggi (Wu, troppo ridimensionato, Hammond, nella pagina scritta molto più ambizioso ed anima nera, e Malcolm, che nel libro muore delirando con la febbre dopo aver disquisito brillantemente sulla teoria del caos che conosce a memoria – non a caso ognuno dei sette capitoli del romanzo s’apre con una iterazione ispirata ad una sua frase), altri sono stati del tutto eliminati (Ed Regis, viaggiatore statunitense) e le uniche tre specie di dinosauri che compaiono, il tyrannosaurus rex, i brachiosaurus e i velociraptor (nel libro appaiono anche, ed hanno parte attiva, gli ipsilofodonti e i dilofosauri), servono soltanto allo scopo di tramutare la pellicola in una macchina di paura la cui componente di spavento prevale sulle sue omologhe da storia avventurosa e fantascientifica. Il che diminuisce il livello qualitativo del prodotto nel complesso e, al di là della fedeltà all’originale, semplifica troppo il discorso scientifico e soprattutto professionistico di fondo che Crichton svolse attingendo a libri di paleontologia per arrivare a scrivere sì un’opera di fantasia con personaggi inventati, ma intanto verosimile e con una sua logica che andava a braccetto con la verosimiglianza e la credibilità storica, intesa come storia dell’evoluzione delle specie estinte da secoli. Al suo attivo il film ha invece una suspense che tiene in tensione finché è opportuno ed esplode con colpi di scena emozionanti e senza cadute di ritmo e specialmente ottime interpretazioni, con un cast di tutto rispetto che vanta un S. Neill che fa Grant dimostrando la dinamicità del personaggio, una L. Dern a suo agio nei panni di Ellie che scopre poco a poco le magagne insanabili di una pazzia mascherata da luna-park, un J. Goldblum più controllato del solito che interpreta un matematico abile non solo nel suo campo, ma anche nelle profonde riflessioni sulla superiorità della Natura sull’uomo (si noti bene l’uso di maiuscole e minuscole) e un R. Attenborough che, benché sia il meno riuscito del quartetto di interpreti principali per i detti motivi, si dà comunque da fare nell’ostinazione del sognatore che vede sfumare ciò per cui ha investito tutto il suo capitale. Spielberg è un regista di talento, e la sua creatività non si discute. Ma è troppo dipendente dal sistema dei generi e, diversamente dal meno prolifico Kubrick, di una abbondante spanna al di sopra di lui ma comunque anch’egli assimilabile alla definizione summenzionata (ma più per la demistificazione dei generi, a onor del vero), lavora meglio quando trae soggetti di sana pianta che quando organizza col mezzo filmico il lavoro altrui. Nel 1993 uscì anche Schindler's List, che ad oggi resta una delle sue prove più riuscite, e Jurassic Park non regge il confronto. Il regista nato nel 1946 è però migliorato da quando ha cominciato l’assidua collaborazione con Tom Hanks, e visto che fra quattro giorni uscirà nelle nostre sale The Post, già osannato dalla critica autoctona e candidato a vari Oscar, e vedremo se il quinto sodalizio Spielberg-Hanks produrrà gli stessi straordinari risultati delle volte precedenti. Tornando a Jurassic Park, spiccano come note positive gli effetti speciali digitali all’avanguardia per l’epoca, efficaci per ricreare i mastodonti del Mesozoico (i quali, come ricorda Grant a Tim, erano più simili ad uccelli che a rettili, parlando della scala evolutiva che ne seguì), una prova distinta di S. L. Jackson nel ruolo secondario di Muldoon, celeberrimo ingegnere informatico, nato in Kenya secondo l’autore, e un montaggio che velocizza il ritmo dell’azione in particolar modo durante la lunga sequenza del temporale (indimenticabile il tirannosauro che ruggisce nello specchietto retrovisore della jeep).
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[+] muldoon era il capo della sicurezza
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onufrio
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giovedì 10 marzo 2016
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blockbuster anni '90
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Un classico del genere avventura dove i Dinosauri ritornano in vita grazie al genio e follia al tempo stesso del professor Hammond, che per ottenere il consenso generale invita scienziati e ricercatori vari a controllare questa sua nuova creatura: Jurassic Park. Tutto molto bello, ma la natura non si può contrastare e l'uomo ne pagherà le conseguenze. Blockbuster che riempì le sale del mondo ma che visto a distanza di anni non coinvolge più, anzi a tratti diventa monotono e patetico. Con questo film Spielberg ottenne un successo planetario, un regista poliedrico in funzione del grande e piccolo pubblico.
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zero99
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domenica 11 ottobre 2015
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i dinosauri ai giorni nostri.
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Questo è un classico che sicuramente è da vedere almeno una volta nella vita. Era il lontano 1993 e Spielberg ha fatto un film con degli effetti speciali molto buoni e con una storia avvincente (tratta da un libro). Rivedendolo mi sono accorta che la trama non è chissà che cosa e ci sono dei comportamenti dei personaggi un pò troppo irreali e banali, però tutto sommato la baracca regge. Poi a me i dinosauri piacciono molto e un parco dei dinosauri la trovo un idea geniale. Sicuramente è più bello del secondo e del terzo capitolo.
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paolo73
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lunedì 7 settembre 2015
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il parco piu bello
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molto bello se lo guardi in 3d e piu di un capolavoro
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