Mayrig

Film delicato e acuto che ripercorre la storia di una famiglia armena costretta a trasferirsi in Francia per sfuggire al genocidio da parte dei turchi agli inizi del Novecento. Il trasferimento a Marsiglia vede subito l'operosità del capofamiglia che si attiva subito per trovare lavoro per assicurare il benessere alla propria famiglia e al suo adorato figlio, mentre la madre (mayrig in armeno, da cui il titolo) e la zia lavorano in una camiceria. il figlio cresce fra il clima protetto della sua famiglia che, non potendosi concedere "il lusso della nostalgia", conserva però le tradizioni armene e l'impatto con l'ambiente scolastico in cui non riesce ad integrarsi per effetto dei pregiudizi dei suoi compagni. Quando finalmente riceve un invito da parte di un suo ricco compagno di scuola, tutta la famiglia si mobilita per preparare un tipico dolce armeno da portare in dono, il ragazzo scopre con amarezza che il dolce preparato con tanto amore ed entusiasmo da sua madre e sua zia, viene consumato in cucina dalla servitù, certamente su sprezzante concessione della padrona di casa. La storia viene vista attraverso i ricordi del figlio, divenuto un grande regista e sposatosi con una donna francese che cerca di fargli ripudiare le sue origini armene. L'acutezza delle descrizioni e la sensibilità con cui procede il racconto delle discriminazioni e dei pregiudizi subiti dalla famiglia armena, descrivono molto bene la dignità e la forza di questo popolo che ha subito invasioni e persecuzioni, ma ha conservato una sua identità forte. Dovrebbe essere trasmesso in televisione in prima serata. Ottimi gli attori Omar Sharif/padre e Claudia Cardinale/ Mayrig.