ennio
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venerdì 10 agosto 2018
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soporifero ma con un certo stile
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Difficile recensire con coerente spirito critico un film di 30 anni fa, mi limito alle impressioni. Una storia fortemente psicanalizzata di due gemelli fisicamente identici ma diversi nel carattere, che hanno sviluppato un morboso legame psichico, anche professionale, e che si dedicano tra le altre cose alla ricerca e sperimentazione di angoscianti strumenti ginecologici atti anche a soddisfare perversioni erotico-chirurgiche.
Solo per cinefili accaniti che guardano minimo 2 film al giorno, e per i patiti di Croneneberg.
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luca scial�
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martedì 16 giugno 2015
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due gemelli uniti fino alla fine
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Altra pellicola di David Cronenberg sulle inquietudini umane, sulla labilità della psiche, sulle ossessioni e le paure. Quelle che finiscono per travolgere anche stimati professionisti, medici e scienziati di successo. Come i gemelli Elliot e Beverly, uno donnaiolo ed estroverso, l'altro introverso e impacciato. A scombussolare le loro esistenze sarà una cliente, una sensuale attrice che finirà per mettersi in mezzo alla loro inossidabile unione. Per poi riunirli, ma tragicamente.
La forza di questa storia sta tutta nell'inconscio dei personaggi. Non ci sono effetti speciali, nè drastici colpi a sorpresa. Sebbene ciò comporti anche difetti come una scarsa tensione che rischia di disaffezionare lo spettatore.
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Altra pellicola di David Cronenberg sulle inquietudini umane, sulla labilità della psiche, sulle ossessioni e le paure. Quelle che finiscono per travolgere anche stimati professionisti, medici e scienziati di successo. Come i gemelli Elliot e Beverly, uno donnaiolo ed estroverso, l'altro introverso e impacciato. A scombussolare le loro esistenze sarà una cliente, una sensuale attrice che finirà per mettersi in mezzo alla loro inossidabile unione. Per poi riunirli, ma tragicamente.
La forza di questa storia sta tutta nell'inconscio dei personaggi. Non ci sono effetti speciali, nè drastici colpi a sorpresa. Sebbene ciò comporti anche difetti come una scarsa tensione che rischia di disaffezionare lo spettatore.
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onufrio
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giovedì 26 febbraio 2015
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uniti nel bene e nel male
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Un film che indaga nell'animo di due gemelli, un viaggio dentro la mente ed il corpo di Elliot e Beverly, due brillanti ginecologi, due studiosi capaci d'inventare un divaricatore chirurgico; i due vivono una vita tranquilla, rigorosamente insieme, ma l'incontro con l'attrice Claire scombina la benevole routine dei fratelli; in un crescendo sempre più agghiacciante, i due arriveranno all'autodistruzione incapaci di ribellarsi al male interiore che li affligge.
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noia1
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mercoledì 30 aprile 2014
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l’amore che distrugge. perverso.
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Due fratelli gemelli condividono una carriera di successo finché una ragazza non fa innamorare uno dei due, si innescherà un processo devastante che porterà, uno trascinato dall’altro, i due fratelli alla rovina psicofisica e professionale.
Un dramma che analizza fin nei minimi particolari i lati più oscuri della mente umana, intensissimo e concentrato sulle conseguenze più devastanti che la sofferenza può causare sulle persone. Cronemberg, crudele come sempre con i suoi protagonisti, sfrutta come metafora quella dei fratelli gemelli e mostrando come l’amore che li ha uniti sia lo stesso che piano piano li porterà ad un’inesorabile rovina. L’autodistruzione come soluzione all’incapacità di agire del debole (Beverly) e il più forte (Elliot) che si rivela più vulnerabile di quanto non si sia mai mostrato appena il fratello comincia a dare cenni di cedimento.
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Due fratelli gemelli condividono una carriera di successo finché una ragazza non fa innamorare uno dei due, si innescherà un processo devastante che porterà, uno trascinato dall’altro, i due fratelli alla rovina psicofisica e professionale.
Un dramma che analizza fin nei minimi particolari i lati più oscuri della mente umana, intensissimo e concentrato sulle conseguenze più devastanti che la sofferenza può causare sulle persone. Cronemberg, crudele come sempre con i suoi protagonisti, sfrutta come metafora quella dei fratelli gemelli e mostrando come l’amore che li ha uniti sia lo stesso che piano piano li porterà ad un’inesorabile rovina. L’autodistruzione come soluzione all’incapacità di agire del debole (Beverly) e il più forte (Elliot) che si rivela più vulnerabile di quanto non si sia mai mostrato appena il fratello comincia a dare cenni di cedimento.
Un film che poteva essere un capolavoro ma che manca completamente di una qualche scossa, non ci sono guizzi, è una semplice cronaca dedicata ad un amore malato e perverso, noioso e pesante. Prodotto maturo ed importante che però non si preoccupa troppo di piacere al pubblico, forse anche perché in realtà di cose ne succedono ma sono tutte dentro la testa dei protagonisti.
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tarantinofan96
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domenica 23 febbraio 2014
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il picco del cronenberg degli '80
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Elliot e Beverly sono due gemelli ginecologi, identici nell'aspetto, ma diversi nel carattere (Beverly è più timido) che si condividono tutto comprese le relazioni amorose anche con le loro pazienti. Ottavo lungometraggio del regista canadese e forse uno dei suoi film più belli e interessanti. Cronenberg continua il suo discorso sulla (nuova) carne e sull'ossessione per la scienza che porta alla distruzione e lo fa raccontanto una storia fondamentalmente d'amore (anche e soprattutto fraterno) e perversa in cui l'orrore questa volta è tutto interiore, infatti il film è incentrato tutto sul dolore psicologico che porterà la storia dei due gemelli Jeremy Irons a una conclusione che si rivelerà come una specie di rinascita per i due.
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Elliot e Beverly sono due gemelli ginecologi, identici nell'aspetto, ma diversi nel carattere (Beverly è più timido) che si condividono tutto comprese le relazioni amorose anche con le loro pazienti. Ottavo lungometraggio del regista canadese e forse uno dei suoi film più belli e interessanti. Cronenberg continua il suo discorso sulla (nuova) carne e sull'ossessione per la scienza che porta alla distruzione e lo fa raccontanto una storia fondamentalmente d'amore (anche e soprattutto fraterno) e perversa in cui l'orrore questa volta è tutto interiore, infatti il film è incentrato tutto sul dolore psicologico che porterà la storia dei due gemelli Jeremy Irons a una conclusione che si rivelerà come una specie di rinascita per i due. David Cronenberg dirige alla perfezione e con grande tecnica questo film straziante, drammatico e anche orrorifico che rappresenta insieme a Videodrome il picco del regista negli anni 80. Jeremy Irons è talmente bravo a interpretare i due gemelli che sembra veramente di vedere sullo schermo due persone diverse. Un film che deve essere visto da tutti, anche chi non gradisce Cronenberg dovrebbe vederlo perchè merita assolutamente.
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francesco2
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venerdì 26 agosto 2011
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il triangolo, no
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Qualche giorno fa chi scrive si era interrogato su "La zona morta", segnalando i limiti di un'opera che ad un appassionato di Cronenberg aveva lasciato vari dubbi. "Inseparabili", che gode probabilmente di miglior fama rispetto all'opera già recensita, (pro)pone già oltre venti anni fa tematiche come l'"Uomo-macchina": come ho già detto, qualche traccia di questa problematica poteva essere percepibile anche nel film tratto da King. Ma se in lavori come "Crash" qualcuno obietterà al regista canadese di avere cercato l'eros e lo scandalismo a buon mercato, qui si sintetizza un poco -Ma non del tutto, forse- se si sostiene che la strada scelta è quella del (melo)dranmma, adattato (Ma sino in fondo?) alla sensibilità disturbante prima che disturbata di Cronenberg: ecco dunque le donne "mutanti", uno dei due che è medico chirurgo(!) e così via.
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Qualche giorno fa chi scrive si era interrogato su "La zona morta", segnalando i limiti di un'opera che ad un appassionato di Cronenberg aveva lasciato vari dubbi. "Inseparabili", che gode probabilmente di miglior fama rispetto all'opera già recensita, (pro)pone già oltre venti anni fa tematiche come l'"Uomo-macchina": come ho già detto, qualche traccia di questa problematica poteva essere percepibile anche nel film tratto da King. Ma se in lavori come "Crash" qualcuno obietterà al regista canadese di avere cercato l'eros e lo scandalismo a buon mercato, qui si sintetizza un poco -Ma non del tutto, forse- se si sostiene che la strada scelta è quella del (melo)dranmma, adattato (Ma sino in fondo?) alla sensibilità disturbante prima che disturbata di Cronenberg: ecco dunque le donne "mutanti", uno dei due che è medico chirurgo(!) e così via.
Ma ad "Inseparabili" manca quella morbosità che ho ammirato proprio in "Crash", quel pessimismo tagliente nella realta' quanto apparentemente anodino e trattenuto. A differenza dei protagonisti del bellissimo "ExistenZ", poi, i personaggi non sono una coppia vittima di un gioco più grande di loro(La virtualità, il confine tra "Realtà" e "Gioco"), o meglio lo sono nel senso che il "Corpo (Termine estremamente attinente!)unico subisce una scissione nel momento in cui irrompe una donna, oggetto del desiderio di entrambi. Ed il sarcasmo del regista resta visibile, in sequenze neanche indimenticabili come quella in cui uno dei due si ubriaca. Ma il triangolo no, non l'avevo considerato. Forse sono io che banalizzo troppo la Storia, avendo visto il film alle 2 di notte : ma nemmeno Cronenberg, affrontando una tematica come l'affetto quasi(?) morboso che lega certi gemelli, riesce a coinvolgerci e sconvolgerci sino in fondo. Ed il finale, se l'ho afferrato bene, non va oltre ciò che avrebbe fatto chi Cronenberg non si chiami.
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fedeleto
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venerdì 29 luglio 2011
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il tragico destino degli inseparabili
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Dopo il successo della mosca ,che ha consacrato Cronenberg(videodrome,brood,scanners) al grande pubblico,ecco inseparabili.Tratta da una vicenda realmente accaduta,il film racconta la vita dei due ginecologi fin dalla loro infanzia (dove vi e' la curiosita' del sesso che in questo film diventa la discesa nella morte),arrivando al fatidico incontro con una donna particolare ,ovvero con l'utero triforcuto.La illuderanno e se la scambieranno,fino a quando ella capira' il loro gioco e si innamorera' del gemello piu' sensibile,ma il medesimo si droghera' e portera' nell'abisso anche il fratello,e con degli strumenti per separare i i siamesi lo uccidera' inconsciamente ,lasciandosi poco dopo morire anche lui.
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Dopo il successo della mosca ,che ha consacrato Cronenberg(videodrome,brood,scanners) al grande pubblico,ecco inseparabili.Tratta da una vicenda realmente accaduta,il film racconta la vita dei due ginecologi fin dalla loro infanzia (dove vi e' la curiosita' del sesso che in questo film diventa la discesa nella morte),arrivando al fatidico incontro con una donna particolare ,ovvero con l'utero triforcuto.La illuderanno e se la scambieranno,fino a quando ella capira' il loro gioco e si innamorera' del gemello piu' sensibile,ma il medesimo si droghera' e portera' nell'abisso anche il fratello,e con degli strumenti per separare i i siamesi lo uccidera' inconsciamente ,lasciandosi poco dopo morire anche lui.Cronenberg rinuncia al gore dei suoi film precedenti eccetto la scena onirica del morso con cui la donna separa i due gemelli), ma per il resto il ritmo e la storia scorre senza noia ,rimane solo la scelta in chi dei due gemelli immedesimarsi.Pertantola tematica dell'utero triforcuto e' una sorta di destino gia' segnato , in quanto il numero 3 e' composto dai due gemelli piu' la donna ed e' come se con il suo utero li tenesse impriginati in una sorta di convinzione carnale,ma questa gelosia portera' una drastica fine negli inseparabili.Dunque questa nuova carne (l'utero triforcuto) cambia e modifica il destino dei gemelli e cronenbergdirige un'ottima pellicola .Lodevole irons nella doppia parte.
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davidestanzione
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sabato 8 gennaio 2011
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il cronenberg della maturità
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Centrato sulla sostanziale inscindibilità della materia che in origine è unita, a dispetto di qualsiasi elemento destabilizzante. La scienza come processo di (de)generazione, che diventa sempre più crittica e oscura di pari passo con l'intorbidirsi della psiche umana. Uno sguardo dal sapore ginecologico che in una piccola scena di raccordo cita se stesso (Brood-La covata malefica, il morso della Niveau), ma in fin dei conti si tratta forse dell'ultimo residuo di una carnalità puramente splatter. Da questo film in poi, il cerebralismo corporale di Cronenberg si fa più "interno", il suo sguardo assurge ad autopsia della psiche; e il male, così come l'idea cronenberghiana di bellezza, sono focalizzati non più sulle esteriora ma sulle interiora (miss milza, si-può-fare!).
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Centrato sulla sostanziale inscindibilità della materia che in origine è unita, a dispetto di qualsiasi elemento destabilizzante. La scienza come processo di (de)generazione, che diventa sempre più crittica e oscura di pari passo con l'intorbidirsi della psiche umana. Uno sguardo dal sapore ginecologico che in una piccola scena di raccordo cita se stesso (Brood-La covata malefica, il morso della Niveau), ma in fin dei conti si tratta forse dell'ultimo residuo di una carnalità puramente splatter. Da questo film in poi, il cerebralismo corporale di Cronenberg si fa più "interno", il suo sguardo assurge ad autopsia della psiche; e il male, così come l'idea cronenberghiana di bellezza, sono focalizzati non più sulle esteriora ma sulle interiora (miss milza, si-può-fare!). Da questo snodo troveranno poi la loro genesi naturale poi i vari A History of Violence e La promessa dell'assassino. Nei quali il male é tanto più celato e difficile da spiegare quanto più é interno. Negli anni '80 bastavano gli sbudellamenti, che però Cronenberg in virtù della sua unicità concettuale ha sempre unito a riflessioni modernissime, parasociali e paratelevisive, vedi Videodrome. Oggi non sono più sufficienti, e il linguaggio del regista canadese, con pulsante flessibilità, si é piegato a ritrarre nuove e più mature tipologie e archetipi ossessionanti.
Se Warhol ha detto che Videodrome é la risposta degli anni '80 ad Arancia Meccanica, per me Inseparabili é un rimando a Odissea nello Spazio, perlomeno nell'ultimissima inquadratura. Nella quale i due gemelli (attenzione...lieve spoiler) ritornano alla loro "primigenia collocazione", in un fotogramma finale dal sapore visivo quasi uterino (si parlava, come ha detto Canova, di "ginecologia dello sguardo") che a me, seppur in modi e tempi diversi, ha ricordato il Bambino delle Stelle di 2001. Una degna conclusione, a sormontare l'impasto horror noir gemellare che raddoppia l'ipnosi e la fascinazione. Epico Jeremy Irons.
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davidestanzione
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sabato 8 gennaio 2011
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il cronenberg della maturità
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Centrato sulla sostanziale inscindibilità della materia che in origine è unita, a dispetto di qualsiasi elemento destabilizzante. La scienza come processo di (de)generazione, che diventa sempre più crittica e oscura di pari passo con l'intorbidirsi della psiche umana. Uno sguardo dal sapore ginecologico che in una piccola scena di raccordo cita se stesso (Brood-La covata malefica, il morso della Niveau), ma in fin dei conti si tratta forse dell'ultimo residuo di una carnalità puramente splatter. Da questo film in poi, il cerebralismo corporale di Cronenberg si fa più "interno", il suo sguardo assurge ad autopsia della psiche; e il male, così come l'idea cronenberghiana di bellezza, sono focalizzati non più sulle esteriora ma sulle interiora (miss milza, si-può-fare!).
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Centrato sulla sostanziale inscindibilità della materia che in origine è unita, a dispetto di qualsiasi elemento destabilizzante. La scienza come processo di (de)generazione, che diventa sempre più crittica e oscura di pari passo con l'intorbidirsi della psiche umana. Uno sguardo dal sapore ginecologico che in una piccola scena di raccordo cita se stesso (Brood-La covata malefica, il morso della Niveau), ma in fin dei conti si tratta forse dell'ultimo residuo di una carnalità puramente splatter. Da questo film in poi, il cerebralismo corporale di Cronenberg si fa più "interno", il suo sguardo assurge ad autopsia della psiche; e il male, così come l'idea cronenberghiana di bellezza, sono focalizzati non più sulle esteriora ma sulle interiora (miss milza, si-può-fare!). Da questo snodo troveranno poi la loro genesi naturale poi i vari A History of Violence e La promessa dell'assassino. Nei quali il male é tanto più celato e difficile da spiegare quanto più é interno. Negli anni '80 bastavano gli sbudellamenti, che però Cronenberg in virtù della sua unicità concettuale ha sempre unito a riflessioni modernissime, parasociali e paratelevisive, vedi Videodrome. Oggi non sono più sufficienti, e il linguaggio del regista canadese, con pulsante flessibilità, si é piegato a ritrarre nuove e più mature tipologie e archetipi ossessionanti.
Se Warhol ha detto che Videodrome é la risposta degli anni '80 ad Arancia Meccanica, per me Inseparabili é un rimando a Odissea nello Spazio, perlomeno nell'ultimissima inquadratura. Nella quale i due gemelli (attenzione...lieve spoiler) ritornano alla loro "primigenia collocazione", in un fotogramma finale dal sapore visivo quasi uterino (si parlava, come ha detto Canova, di "ginecologia dello sguardo") che a me, seppur in modi e tempi diversi, ha ricordato il Bambino delle Stelle di 2001. Una degna conclusione, a sormontare impasto horror noir gemellare che raddoppia l'ipnosi e la fascinazione. Epico Jeremy Irons.
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paride86
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lunedì 2 marzo 2009
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buono ma non eccezionale
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Pur essendo molto diversi, Elliot e Beverly sono due gemelli che hanno sempre condiviso tutto nella vita. Quando uno dei due si innamorerà di una donna le cose cambieranno.
"Inseparabili" è un interessante esperimento sullo sdoppiamento della personalità oppure, in maniera contraria ma complementare, sul collasso di due personalità in una, proprio come avveniva in "Persona" di Bergman.
Il film, però, non è molto coinvolgente e il sonoro è poco curato.
Notevole l'interpretazione di Jeremy Irons.
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