Stefano Reggiani
Tra i registi del terzo mondo, Souleymane Cissé, quarantasettenne del Mali, è di quelli più graditi in Occidente e ai festival, perché. unisce alle preoccupazioni sociali un modo poetico di reinterpretare le proprie tradizioni e la propria gente. Cinque anni fa a Cannes fu Il vento. Nella Luce (Yeelen), storia della cultura tribale nel Mali, dei conflitti di generazione, della magia che passava di padre in figlio e del potere distribuito ai saggi, tutto è condensato e reso favoloso attraverso una suggestiva vicenda iniziatica tra un ragazzo, un padre stregone, uno zio saggio, un re, una regina sterile, una madre preoccupata e alcuni guerrieri. [...]
di Stefano Reggiani, articolo completo (1859 caratteri spazi inclusi) su 9 maggio 1987