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the warrior
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venerdì 17 agosto 2007
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film di denuncia storica
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Sono davvero contento di quanto letto in questo forum... Questo è davvero un capolavoro perchè dimostra senza mezzi termini l'ignoranza di coloro i quali piuttosto che far "reintegrare" i reduci del Vietnam, li bistrattarono gratuitamente. Qui nn si tratta solo di un film ma di Storia ragazzi. Il tutto poi è inevitabilmente suggestivo grazie al nostro S. Stallone che riesce ha descrivere a pieno il personaggio e i suoi stati d'animo... impeccabile come sempre. Spettacolare
[+] giusto, davvero unico
(di mahlangusta)
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bart
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sabato 24 febbraio 2007
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john rambo
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Rambo è il 2° capolavoro di Sylvester Stalllone dopo Rocky,è un film dall'inaspettato successo mondiale che appassiona ancora oggi moltissimi fan.un film difficilmente ripetibile.
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paolo ciarpaglini
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giovedì 22 febbraio 2007
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rambo.
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Assieme al leggendario Rocky, Rambo è il secondo personaggio che Stallone riesce ad imprimere nel collettivo immaginario. Jhon Rambo è un reduce del Vietnam, un berretto verde, ovvero il 'non plus ultra' del combattente. Il messaggio del film è chiaro, lampante: una forte denuncia sociale, al trattamento riservato a chì tornò dall'inferno. Avevano combattuto per la patria ma vennero ripudiati come spazzatura, emarginati. Il film è grossolano, eccessivo ma credibile. Stallone fà troppo la belva inferocita, invece che scansare le macchine ci monta sopra come una tigre. Uccide quattro dobeerman come fossero barboncini, sopravvive ad una caduta che avrebbe rotto le ossa anche a 'Wolverine'. Insomma pur divertendo, stroppia.
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Assieme al leggendario Rocky, Rambo è il secondo personaggio che Stallone riesce ad imprimere nel collettivo immaginario. Jhon Rambo è un reduce del Vietnam, un berretto verde, ovvero il 'non plus ultra' del combattente. Il messaggio del film è chiaro, lampante: una forte denuncia sociale, al trattamento riservato a chì tornò dall'inferno. Avevano combattuto per la patria ma vennero ripudiati come spazzatura, emarginati. Il film è grossolano, eccessivo ma credibile. Stallone fà troppo la belva inferocita, invece che scansare le macchine ci monta sopra come una tigre. Uccide quattro dobeerman come fossero barboncini, sopravvive ad una caduta che avrebbe rotto le ossa anche a 'Wolverine'. Insomma pur divertendo, stroppia. Ma al di la di questa considerazione puramente realista, il film merita, perchè tratta di un dramma, reale, vissuto. Una dura lezione subita dagli americani. Una guerra voluta contro il comunismo, costata 50.000 soldati USA ed 1 milione di vietnamiti. Ma allora c'era la Russia, ed era tutta un'altra storia, come tutti sapete adesso i 'cattivoni', non ci sono più. Evviva l'America! Mhà...
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[+] rambo
(di francis lee)
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nathan
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domenica 11 febbraio 2007
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l'altra faccia dell'america
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Questo film non ha nulla a che vedere con i due sequel.Quella che si racconta è una storia d'emarginazione,in cui viene mostrata l'altra faccia dell'America:non la faccia yankee del maggiore,nè la faccia da mac donald's dello sceriffo,bensì il volto dell'emarginazione,del razzismo,della solitudine,che possono essere subiti non soltanto da un reduce dal Vietnam,ma da ognuno di noi.
Il disagio sociale è simile a quello mostrato in Taxi Driver di Scorsese,ma lo scenario non è più la grande città,bensì la campagna bigotta,il film non è drammatico,ma d'azione,ed il protagonista non è il nevrotico De Niro,ma il muscoloso Stallone,che comunque a mio avviso resta un grande attore,il quale,a dispetto del fisico che si ritrova,riesce a dare una grande umanità ai suoi personaggi con le sue interpretazioni.
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Questo film non ha nulla a che vedere con i due sequel.Quella che si racconta è una storia d'emarginazione,in cui viene mostrata l'altra faccia dell'America:non la faccia yankee del maggiore,nè la faccia da mac donald's dello sceriffo,bensì il volto dell'emarginazione,del razzismo,della solitudine,che possono essere subiti non soltanto da un reduce dal Vietnam,ma da ognuno di noi.
Il disagio sociale è simile a quello mostrato in Taxi Driver di Scorsese,ma lo scenario non è più la grande città,bensì la campagna bigotta,il film non è drammatico,ma d'azione,ed il protagonista non è il nevrotico De Niro,ma il muscoloso Stallone,che comunque a mio avviso resta un grande attore,il quale,a dispetto del fisico che si ritrova,riesce a dare una grande umanità ai suoi personaggi con le sue interpretazioni.In "Rambo" Stallone fa il duro per tutto il film salvo piangere come un vitello nella scena finale,rivelando così la profonda sensibilità del suo cuore solitario.
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(di kimonx)
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andre
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venerdì 8 dicembre 2006
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aiuto!!
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Per favore qualcuno sa dirmi il titolo della canzone che accompagna la fine del film mentre arrestano Sylvester Stallone e continua anche nei titoli di coda???
Non riesco a trovarla da nessuna parte...
E' cantata da un uomo...
Se potete aiutarmi lasciatemi un messaggio all'indirizzo -andrea.chiarini-opel@poste.it-
GRAZIE
[+] la canzone si chiama it's a long road
(di michele)
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mic1919
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martedì 31 ottobre 2006
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rambo 1,2,3
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come sempre sylvester stallone riesce a stupirci con film interpretati in modo eccelso in cui lui riesce a interpretare in modo perfetto emozioni e senzazioni di un reduce del vietnam rimasto "orfano" degli amici più stretti sul fronte di guerra, odiato da tutti, rispettato solo dal suo comandante.
stallone è il numero 1 di tutti gli attori....
[+] w sly
(di alessandro the best)
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enrico
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venerdì 16 dicembre 2005
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unico
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Addestramento militare, contro le problematiche di uno sceriffo in sovrappeso, che tenta in tutti i modi di fronteggiare la situazione, si commenta da solo... uno dei migliori film di Sly.
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kutxo
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martedì 15 novembre 2005
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e' un piccolo capolavoro
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E' uno di quei film che ti sembra sempre di vederli per la prima volta.....anche se è la decima. E' inossidabile!!!!!!!!!!!!!!!
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luigi di marco
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mercoledì 26 maggio 2004
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film di denuncia
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"Disturbo post traumatico da stress", così si chiama l'oscuro malessere che si manifestò in molti reduci dal Vietnam che manifestavano sintomi caratteristici quali crisi depressive, incapacità di riadattarsi alla vita quotidiana, insonnia, ecc.
John Rambo è uno di loro. Ha combattuto per il proprio paese e al suo ritorno è il suo stesso paese a rifiutarlo, facendone una specie di vagabondo a cui nessuno da un lavoro. Il ragazzo si imbatte in uno sceriffo di paese dai metodi bruschi e viene portato in cella, da qui Rambo comincia a rivivere l'angoscia delle carceri vietnamite riprendendo così la battaglia da dove l'aveva terminata, mostrando le sue doti di straordinario militare; questa volta però il nemico da combattere è la polizia e i modi ostili che questa manifesta nei suoi confronti.
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"Disturbo post traumatico da stress", così si chiama l'oscuro malessere che si manifestò in molti reduci dal Vietnam che manifestavano sintomi caratteristici quali crisi depressive, incapacità di riadattarsi alla vita quotidiana, insonnia, ecc.
John Rambo è uno di loro. Ha combattuto per il proprio paese e al suo ritorno è il suo stesso paese a rifiutarlo, facendone una specie di vagabondo a cui nessuno da un lavoro. Il ragazzo si imbatte in uno sceriffo di paese dai metodi bruschi e viene portato in cella, da qui Rambo comincia a rivivere l'angoscia delle carceri vietnamite riprendendo così la battaglia da dove l'aveva terminata, mostrando le sue doti di straordinario militare; questa volta però il nemico da combattere è la polizia e i modi ostili che questa manifesta nei suoi confronti.
Film di denuncia nei confronti della realtà americana patriottista nelle guerre combattute dal proprio paese ma cieca e insensibile di fronte alla richiesta di aiuto di quegli stessi soldati che avevano combattuto per la bandiera a stelle e striscie. dal film sono nati poi due sequel inutili e da dimenticare.
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