U-Boot 96

durante la seconda guerra mondiale, un sommergibile tedesco ha l'ordine di intercettare convogli che gli americani forniscono agli inglesi nell'atlantico,con l'obiettivo di affondarli.Cosi salpano dal porto della rochelle in francia con questi ordini.il comandant è un vecchio lupo di mare con mille cicatrici e piu salmastro nelle vene del mare stesso.ma asi ritrova a comandare dei giovani sommergibilisti,e per molti di loro è perfino la prima missione.pur imbevuti di patriottismo e coraggio.incappano in diversi ostacoli cosicchè la loro missione diventa una vera e propria odissea .alla fine riusciranno dopo mille peripezie ad tornare in porti amici.ma proprio quando ,stremati dalle fatiche ,sbarcano sul molo un bombardamento aereo degli alleati fa saltare in aria l'intera darsena e molti di loro periscono durante il raid aereo.curioso inquadrare i tedeschi non come tutti dei crudeli e cinici nazisti,ma come qualsiasi soldato e comandante che cerca di compiere il proprio dovere verso la patria e anche di salvare la propria pelle e quella dei suoi uomini.peter weir qui si prodiga nel grande regista che è e cura i minimi particolari e dettagli del lungometraggio,non solo sotto l'aspetto della sceneggiatura e delle battaglie marine.ma il suo grande merito penso si debba attribuire piuttosto a ciò che mette in scena rispecchiando l'ambiente claustrofobico e il morale dell'equipaggio del sommergibile.