Sogni d'oro

Michele Apicella è un giovane regista di successo che però attira su di se tanto critiche da parte di chi lo accusa di eccessivo intellettualismo. Deve fare i conti con i suoi avversari nelle numerose trasmissioni e conferenza a cui partecipa, mentre deve tenere a bada chi si propone di aiutarlo per imparare il mestiere e storie d’amore che rimangono irrealizzate.
Sogni d’oro è il terzo film di Nanni Moretti, lavoro in cui prosegue la sua vena grottesca, spesso visionaria, e anticonformista. Appare evidente la natura autobiografica del film, dove Moretti da spazio alle sue nevrosi, alla sua insofferenza per il mondo che lo circonda, insofferenza che arriva ad essere intolleranza e che è diretta verso tutti gli ambienti che frequenta, da quelli intellettuali e colti a quelli più beceri. [+]

Michele Apicella è un giovane regista di successo che però attira su di se tanto critiche da parte di chi lo accusa di eccessivo intellettualismo. Deve fare i conti con i suoi avversari nelle numerose trasmissioni e conferenza a cui partecipa, mentre deve tenere a bada chi si propone di aiutarlo per imparare il mestiere e storie d’amore che rimangono irrealizzate.
Sogni d’oro è il terzo film di Nanni Moretti, lavoro in cui prosegue la sua vena grottesca, spesso visionaria, e anticonformista. Appare evidente la natura autobiografica del film, dove Moretti da spazio alle sue nevrosi, alla sua insofferenza per il mondo che lo circonda, insofferenza che arriva ad essere intolleranza e che è diretta verso tutti gli ambienti che frequenta, da quelli intellettuali e colti a quelli più beceri. È sempre presente la volgarità e una certa dose di ignoranza, che loro malgrado, tutti manifestano in un modo o nell’altro. L’operazione di Moretti è senza dubbio funzionale alle sue necessità, immagina e costruisce la sua poetica e il suo stile preannunciando, in molti casi, come si evolverà il monto intorno a lui.

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"Sogni d'oro" è un film d'arte cervellotica, arte stramba come la pittura astratta, come la poesia ermetica, come la scultura fatta di rifiuti... Non ci si capisce (quasi) niente, ma interessa, intriga, coinvolge. L'avevo perso a suo tempo. L''ho visto adesso (novembre 2019) in TV, con un piacere aspro ma autentico.

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Il film manifesta gli stessi difetti del primo Moretti: il film è cervellotico e contorto (vedi la storia di Freud, un pò esagerata e staccata dal film oltrechè eccessiva e caricaturale). Eppure, questo lato (altrimenti insopportabile in 'bianca' e 'ecce bombo') qui risulta sopportabile, perchè esprime l'auto-ironia con la quale moretti guarda al proprio universo personale ed autobiografico. C'è (veramente profetica!) una comprensione dell'efficacia destabilizzante delle TV private e dello spettacolo di massa sulla cultura impegnata: impagabile, il film sul vietnam in chiave di commedia musicale. Vi è rappresentata l'ossessione di Moretti per l'altro sesso in modo irresistibile (vedi l'ultima scena quando con la Morante prende le sembianze del licantropo). [+]

Il film manifesta gli stessi difetti del primo Moretti: il film è cervellotico e contorto (vedi la storia di Freud, un pò esagerata e staccata dal film oltrechè eccessiva e caricaturale). Eppure, questo lato (altrimenti insopportabile in 'bianca' e 'ecce bombo') qui risulta sopportabile, perchè esprime l'auto-ironia con la quale moretti guarda al proprio universo personale ed autobiografico. C'è (veramente profetica!) una comprensione dell'efficacia destabilizzante delle TV private e dello spettacolo di massa sulla cultura impegnata: impagabile, il film sul vietnam in chiave di commedia musicale. Vi è rappresentata l'ossessione di Moretti per l'altro sesso in modo irresistibile (vedi l'ultima scena quando con la Morante prende le sembianze del licantropo). [-]

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Questo film piacerà solo agli amanti di Nanni Moretti. A me è piaciuto, il film è ricco di situazioni surreali, dialoghi assurdi, personaggi grotteschi. Da vedere senza pregiudizi.

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Il miglior film di Nanni Moretti! Uno sguardo nevrotico sulla società e sul suo cinismo. Folle e geniale. Scene memorabili. Da vedere assolutamente.

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Viene anche voglia di appassionarsi al cinema dopo aver visto un film di Moretti.

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Fofi

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Non mi è piaciuto Moretti in questo film perchè, attraverso l'interpretazione di Dario Cantarelli, sfotte il più grande critico che abbiamo in Italia, l'immortale maestro Goffredo Fofi, mettendo in bocca a Cantarelli un succo dell'intelligentissima critica che Fofi fece a "Ecce Bombo" sulla rivista "Ombre Rosse". Dà dolore vedere un così fondamentale maestro preso grossolanamente in giro da un così mediocre regista. Naturalmente la grandezza di Fofi non sarà neppure sfiorata dai miseri sfottò di Moretti, ma dispiace comunque profondamente.

[+] vero ma... (di bugs bunny) [ - ] vero ma... [+] il più grande critico in italia? (di nathanael) [ - ] il più grande critico in italia? [+] cosa? (di alberto) [ - ] cosa? [+] fofi? (di giovanni) [ - ] fofi?

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