luca scial�
|
martedì 10 giugno 2014
|
un giallo all'italiana
|
|
|
|
Primo Spaggiari è il proprietario di una grande industria casearia in provincia di Parma, sull'orlo del fallimento. Sposato con una francese, ha un figlio con cui però ha poco dialogo. E' il classico borghesotto italiano venuto dal niente, con qualche ridicolo vizio, che si crogiuola nei suoi averi. Una sera dei terroristi gli rapiscono il figlio, chiedendo poi il riscatto di un miliardo. Cerca insieme ad un amico e la fidanzata del figlio di saperne di più sul riscatto.
Dopo il successo internazionale ottenuto con Ultimo tango a Parigi e terminata la fase sperimentale dei due film successivi, continua la discesa di Bernardo Bertolucci, con un giallo dalle tinte drammatiche, ma in fondo anche umoristiche e qua e là superfluamente scandalistiche.
[+]
Primo Spaggiari è il proprietario di una grande industria casearia in provincia di Parma, sull'orlo del fallimento. Sposato con una francese, ha un figlio con cui però ha poco dialogo. E' il classico borghesotto italiano venuto dal niente, con qualche ridicolo vizio, che si crogiuola nei suoi averi. Una sera dei terroristi gli rapiscono il figlio, chiedendo poi il riscatto di un miliardo. Cerca insieme ad un amico e la fidanzata del figlio di saperne di più sul riscatto.
Dopo il successo internazionale ottenuto con Ultimo tango a Parigi e terminata la fase sperimentale dei due film successivi, continua la discesa di Bernardo Bertolucci, con un giallo dalle tinte drammatiche, ma in fondo anche umoristiche e qua e là superfluamente scandalistiche. Il film ha più le sembianze di uno sceneggiato o una commedia all'italiana, vuoi anche per la figura di Tognazzi che comunque è apprezzabile nello sforzo di sembrare un padre turbato (sforzi che gli valsero peraltro la Palma a Cannes e il Leone a Venezia). Film lento, non davvero convincente, talvolta sembra non sapere dove andare a parare. La parte più interessante, forse, è proprio il monologo di Tognazzi rrivolto alla moglie, sui giovani.
Avrà ancora un sussulto con L'ultimo imperatore, del 1987, ma il meglio, ahinoi è già finito a inizio anni '70.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca scial� »
[ - ] lascia un commento a luca scial� »
|
|
d'accordo? |
|
lalli
|
martedì 31 maggio 2011
|
dimenticavo
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a lalli »
[ - ] lascia un commento a lalli »
|
|
d'accordo? |
|
ipno74
|
sabato 19 febbraio 2011
|
tognazzi da oscar
|
|
|
|
La regia di Bertolucci insegna.
Ritmo da giallo di Agatha Christie, finale aperto al vostro intelletto.
Colpi di scena ogni mezz'ora come un buon thriller.
Drammaticità che si sente a pelle.
Questo film vi prenderà piano piano, senza che voi ve ne accorgiate, e l'ansia si impadronirà di voi anche dopo la fine del film.
Tognazzi è bravissimo nell'interpretare l'imprenditore, l'uomo che dedica la vita al suo lavoro pensando che se lavora la famiglia ne è felice ma invece la trascura, e il rapimento del figlio( finto rapimento?) lo riporta alla realtà, riuscendo a capire che la famiglia non va mantenuta solo con i soldi ma con l'amore.
[+]
La regia di Bertolucci insegna.
Ritmo da giallo di Agatha Christie, finale aperto al vostro intelletto.
Colpi di scena ogni mezz'ora come un buon thriller.
Drammaticità che si sente a pelle.
Questo film vi prenderà piano piano, senza che voi ve ne accorgiate, e l'ansia si impadronirà di voi anche dopo la fine del film.
Tognazzi è bravissimo nell'interpretare l'imprenditore, l'uomo che dedica la vita al suo lavoro pensando che se lavora la famiglia ne è felice ma invece la trascura, e il rapimento del figlio( finto rapimento?) lo riporta alla realtà, riuscendo a capire che la famiglia non va mantenuta solo con i soldi ma con l'amore.
Forse ora è una trama banale ma è sempre efficace se girata un Signor Bertolucci.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ipno74 »
[ - ] lascia un commento a ipno74 »
|
|
d'accordo? |
|
ralphscott
|
domenica 7 marzo 2010
|
criptico
|
|
|
|
Film difficile da giudicare. La regia e la fotografia sono d'autore,e si vede. La trama arranca un po',anche per volontà di Bertolucci,che non vuole farci capire più di tanto. Certe sequenze le trovo gratuite,come lo scatto per aggiudicarsi le sedie,per esempio. I coniugi Spaggiari sono bravi ed affascinanti,tra loro diversissimi,pertanto complementari
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
giulia
|
martedì 8 luglio 2008
|
"la tragedia di un uomo ridicolo" di bertolucci
|
|
|
|
Ugo Tognazzi (Palma d'oro a Cannes) è l'industriale Primo Spaggiari: gli rapiscono il figlio, e gli fanno sapere che gliel'hanno ucciso. In attesa di notizie (che gli arrivano attraverso il colonnello Macchi e il maresciallo Angrisani, e attraverso strane lettere), Primo Spaggiari consola la moglie, e fa conoscenza di Laura, la giovane fidanzata del figlio scomparso, e un prete suo coetaneo. Inseme, Laura il prete e il figlio di Spaggiari coltivavano idee di sinistra. Nella scena più famosa del film Laura, che nei confronti di Spaggiari era sempre stata sicura di sè, si arrende e, toltasi il maglione rosso, gli mostra le favolose tette ("Dio, che tette" pensa lui guardandogliele, e ne ha ben donde: dopotutto sono le tette di Laura Morante!), vinta e inferiore.
[+]
Ugo Tognazzi (Palma d'oro a Cannes) è l'industriale Primo Spaggiari: gli rapiscono il figlio, e gli fanno sapere che gliel'hanno ucciso. In attesa di notizie (che gli arrivano attraverso il colonnello Macchi e il maresciallo Angrisani, e attraverso strane lettere), Primo Spaggiari consola la moglie, e fa conoscenza di Laura, la giovane fidanzata del figlio scomparso, e un prete suo coetaneo. Inseme, Laura il prete e il figlio di Spaggiari coltivavano idee di sinistra. Nella scena più famosa del film Laura, che nei confronti di Spaggiari era sempre stata sicura di sè, si arrende e, toltasi il maglione rosso, gli mostra le favolose tette ("Dio, che tette" pensa lui guardandogliele, e ne ha ben donde: dopotutto sono le tette di Laura Morante!), vinta e inferiore. Ora che ha disarmato e battuto Laura, riducendola spalle al muro (con le tette nude e il terrore della sconfitta in corpo) Primo scopre che il figlio in realtà è vivo: tutto si ritorce contro di lui, ma l'uomo si consola.
[-]
[+] alla stupidità non vi e' mai fine.
(di belbon)
[ - ] alla stupidità non vi e' mai fine.
|
|
[+] lascia un commento a giulia »
[ - ] lascia un commento a giulia »
|
|
d'accordo? |
|
|