dandy
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giovedì 16 aprile 2009
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scott ragginuse le stelle con questo film
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Uno dei capisaldi del genere fantascientifico.Teso,cupo,pessimista e angosciante,nonchè innovativo nel ribaltare la situazione canonica facendo di una donna l'eroina,puntando quasi alla tradizione della bella e la bestia.L'alieno(disegnato dal pittore H.G.Giger,e visibilmente carico di allusioni sessuali)si eleva a incarnazione delle nostre paure più inconsce,così pure come l'interno(quasi organico)della"Nostromo",inquietante ispiratrice di un futuro desolante e in disfacimento,dietro la sofisticazione tecnologica.Ottimo tutto il cast.La trentenne Weaver,al suo secondo film dopo "Io e Annie"di Woody Allen,divenne una star.Sono entrate nella storia del cinema,nonchè nell'immaginario collettivo(più che altro degli incubi,il sottoscritto ne ebbe parecchi da bambino)la scena del"Face hugger"che schizza fuori dall'uovo e si avvinghia alla faccia di Kane,e il piccolo "Alien" che esce dal torace del suo sventurato ospite(ripresa poi da Mel Brooks in"Balle spaziali",con tanto di John Hurt a rifare la vittima).
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Uno dei capisaldi del genere fantascientifico.Teso,cupo,pessimista e angosciante,nonchè innovativo nel ribaltare la situazione canonica facendo di una donna l'eroina,puntando quasi alla tradizione della bella e la bestia.L'alieno(disegnato dal pittore H.G.Giger,e visibilmente carico di allusioni sessuali)si eleva a incarnazione delle nostre paure più inconsce,così pure come l'interno(quasi organico)della"Nostromo",inquietante ispiratrice di un futuro desolante e in disfacimento,dietro la sofisticazione tecnologica.Ottimo tutto il cast.La trentenne Weaver,al suo secondo film dopo "Io e Annie"di Woody Allen,divenne una star.Sono entrate nella storia del cinema,nonchè nell'immaginario collettivo(più che altro degli incubi,il sottoscritto ne ebbe parecchi da bambino)la scena del"Face hugger"che schizza fuori dall'uovo e si avvinghia alla faccia di Kane,e il piccolo "Alien" che esce dal torace del suo sventurato ospite(ripresa poi da Mel Brooks in"Balle spaziali",con tanto di John Hurt a rifare la vittima).Per la cronaca:non è vero che l'alieno è femmina.Il suo sesso non è chiarito,almeno in questo primo episodio(in seguito spunteranno le regine).Nel 2003 Scott ha presentato una versione "directors cut" dove è reintegrata la famosa sequenza dei compagni di Ripley imbozzolati.In realtà durerebbe quasi un minuto in meno dell'originale,poichè molte inquadrature sono state accorciate.Non che se ne sentisse il bisogno.Tre seguiti,una volta tanto tutti decenti,anche se il terzo si salva per poco.
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[+] ok ma il terzo tutto sommato era piacevole
(di sergente hartman)
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chriss
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lunedì 2 agosto 2010
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un mostro un po' acido...
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Tutti conoscono il primo Alien di Ridley Scott. I seguiti, a parte il secondo di James Cameron, non sono esattamente all' altezza del primo. Comunque sia, anche se di acqua ne è passata sotto i ponti, Alien resta uno dei migliori film di fantascienza di sempre. La creatura Alien fu messa in opera da tre persone esperte del settore: una di queste era Carlo Rambaldi, il creatore di King Kong degli anni 70, con cui vinse l' Oscar. L' inizio del film Alien è da tener presente, in quanto solo verso la fine si sbroglierà una piccola matassa. Il computer di bordo, Mother, sveglia l' equipaggio del Nostromo ( cambiandone pure la rotta ) quando l' astronave è ancora a metà strada verso la Terra.
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Tutti conoscono il primo Alien di Ridley Scott. I seguiti, a parte il secondo di James Cameron, non sono esattamente all' altezza del primo. Comunque sia, anche se di acqua ne è passata sotto i ponti, Alien resta uno dei migliori film di fantascienza di sempre. La creatura Alien fu messa in opera da tre persone esperte del settore: una di queste era Carlo Rambaldi, il creatore di King Kong degli anni 70, con cui vinse l' Oscar. L' inizio del film Alien è da tener presente, in quanto solo verso la fine si sbroglierà una piccola matassa. Il computer di bordo, Mother, sveglia l' equipaggio del Nostromo ( cambiandone pure la rotta ) quando l' astronave è ancora a metà strada verso la Terra. Il cargo spaziale trasporta dei minerali, ma Mother ha un ordine ben preciso se ci sono le circostanze: rispondera ad una chiamata di soccorso ( un radiofaro, una specie di S.O.S spaziale ). Scesi sul pianeta da dove partiva il segnale, troveranno un' astronave apparentemente priva di qualsiasi forma di vita. Ma la vita esiste dentro un bozzolo. Quando il piccolo alieno si aggrappa al primo essere vivente, Brett in questo caso, ( che farà da incubatrice per lui stesso ), sarà l' inizio della fine. Riportati entrambi sull' astronave, dopo che il parassita ha ucciso il suo ospitante, l' equipaggio vivrà dei momenti di orrore. La creatura, che sembra un incrocio tra un fossile di dinosauro ed una lucertola, crescerà di dimensioni ed comincerà a fare incetta dell' equipaggio. E qui si può fare una prima riflessione. Ash, l' essere artificiale perfetto della compagnia, che dovrebbe tutelare l' equipaggio, rimane affascinato dalla creatura. In quanto artificiale e creato dall' uomo non può sbagliare...o quasi. Nel momento in cui si trova davanti ad una forma di vita primordiale, ( uno xenomorfo ) più perfetta di lui, guarda caso sbaglia in favore della compagnia e a sfavore dell' equipaggio. Come dire? Nessuna macchina creata dall' uomo è perfetta. Ciò mi ricorda vagamente Blade Runner, un altro gran film di R.Scott...Ripley, una superba Sigourney Weaver, non riesce a chiarire con Mother alcuni ordini cambiati. L' ordine 937, dell' ufficiale scientifico, è prioritario su tutto: cambiare rotta in caso di nuove forme di vita, riportarlo sulla Terra con la possibilità di sacrificare l' equipaggio...Della serie eccovi il benservito da parte di una persona artificiale costruita dall' uomo. La seconda riflessione riguarda, ovviamente, la Weaver, che si destreggia abilmente in tutte le zone dell' astronave, dando filo da torcere a tutti, persino al mostro. Sarà lei ad ucciderlo catapultandolo fuori dalla nave di salvataggio. Questo è il primo film in cui l' eroe non è al maschile...e perché no se è migliore di noi maschietti? La terza riflessione riguarda il mostro Alien. E' una perfetta creatura di morte, che ha acido al posto del sangue. Sentite cosa dice di lui Ash: "Un perfetto organismo...La sua perfezione è pari solo alla sua ostilità...Ammiro la sua purezza...Un superstite, non offuscato da coscienza o rimorsi o illusioni di moralità." Non è incredibile? Naturalmente l' Alien rappresenta l' ignoto, lo sconosciuto, anche lo Spazio Estremo se vogliamo. Da dove viene quell' essere? Cosa vuole? Perché si nutre di noi? Tutte queste domande senza risposta fanno paura all' uomo. Tutto ciò che è diverso da noi ci opprime, ci dà noia, ci terrorizza. E in qualche caso ci uccide! Detto ciò, sul primo magnifico Alien ho finito...Chriss
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luca scial�
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lunedì 4 gennaio 2016
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un capolavoro della fantascienza
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Considerato, e a ragione, un cult della Fantascienza. Se è vero che l'idea di parassiti che invadono l'uomo, e le disavventure umane nello spazio, non sono nuove nel cinema, occorre comunque tener presente la trama e gli effetti speciali contestualizzati al tempo: il 1979. Quando l'era digitale non si sapeva cosa fosse.
Nell'anno 2037, un gruppo di astronauti in missione nello Spazio viene svegliato dall'ibernazione in attesa del ritorno sulla Terra, poichè da un pianeta sconosciuto giunge un segnale. Forse un SOS. Approdati sul Pianeta entreranno gradualmente in contatto con una specie aliena. Una creatura mostruosa che a poco a poco farà una strage.
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Considerato, e a ragione, un cult della Fantascienza. Se è vero che l'idea di parassiti che invadono l'uomo, e le disavventure umane nello spazio, non sono nuove nel cinema, occorre comunque tener presente la trama e gli effetti speciali contestualizzati al tempo: il 1979. Quando l'era digitale non si sapeva cosa fosse.
Nell'anno 2037, un gruppo di astronauti in missione nello Spazio viene svegliato dall'ibernazione in attesa del ritorno sulla Terra, poichè da un pianeta sconosciuto giunge un segnale. Forse un SOS. Approdati sul Pianeta entreranno gradualmente in contatto con una specie aliena. Una creatura mostruosa che a poco a poco farà una strage.
La pellicola si caratterizza per il crescendo rossiniano di ansia e tensione. Nonchè per alcune scene terrificanti da manuale del cinema. Ridley Scott si mostra regista avanti, che bisserà il successo straordinario di questa pellicola qualche anno dopo con un altro fantascientifico: Blade Runner. Un regista che nel corso della sua carriera non si focalizzerà comunque solo su questo genere, ma che spazierà egregiamente anche in altri. Il film consacra anche Sigourney Weaver, che in tanti ricorderanno anche per Ghostbuster, ma che forse non ha avuto la carriera brillante che avrebbe meritato.
Alien avrà altri sequel, i quali, sebbene non saranno del tutto deludenti, non risulteranno come sovente capita all'altezza del primo.
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elgatoloco
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lunedì 24 settembre 2018
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a fine anni 70 una vera luce
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Non ci fosse stato"Alien"di Ridley Scott(1979), il decennio dei"Seventies"si sarebbe avviato verso una "decadence"filmica: dopo i film on the road, dopo la contestazione, dopo la ricerca esistenziale espressa in mille modi, dopo la grande"SF"di"2001.A Space Odyssey", sembrava che tutto volgesse a una "fatale"débacle nel senso sia stilistico sia tematico, menttre con questo"Alien"di Scott, inteso come Ridley, si torna a un grande film dove la SF è metafora della condizione umana, dal meticciamento cyver(almeno potenziale), della minaccia oscura che può realizzarsi nello spazio come sulla terra. Il film(prescindo dai sequel, che conosco male, oltre a tutto, ma che ritengo quasi tutti"necessitati"da esigenze di produzione).
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Non ci fosse stato"Alien"di Ridley Scott(1979), il decennio dei"Seventies"si sarebbe avviato verso una "decadence"filmica: dopo i film on the road, dopo la contestazione, dopo la ricerca esistenziale espressa in mille modi, dopo la grande"SF"di"2001.A Space Odyssey", sembrava che tutto volgesse a una "fatale"débacle nel senso sia stilistico sia tematico, menttre con questo"Alien"di Scott, inteso come Ridley, si torna a un grande film dove la SF è metafora della condizione umana, dal meticciamento cyver(almeno potenziale), della minaccia oscura che può realizzarsi nello spazio come sulla terra. Il film(prescindo dai sequel, che conosco male, oltre a tutto, ma che ritengo quasi tutti"necessitati"da esigenze di produzione). Se la prima parte del film sembra"lenta", in realtà tutto il film è un terrificante climax, un crescendo nell'horror e nel thriller(qui veramente sintetizzati, ma in maniera, diremmo, endiadica)che altrimenti si è raramente realizzato in seguito, se si prescinde da un film successivo di solamente un anno, "Shining"di Stanley Kubrik. Il"corredo"musicale è niente di meno che Mozart con la sua"Eine kleine Nachtmusik", contrastando con il ben più fosco"Dies irae, dies illa"del citato "Shining"kinghiano ma soprattutto kubrikiano... Sigourney Weawer è protagonista più che meritevole, , Harry Dean Stanton(scomparso meno di una settimana fa)rimane una"colonna"del cinema non solo USA, Japhet Kotto e John Hurt sono altri due interpreti che anche in seguito si sono affermati meritatamente, a conferma del fatto che il cinema è fatto anche(pur se certo non solo)di interpreti, non solo di autori-registi o, volendo, registi-atuori... El Gato
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floyd80
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lunedì 4 maggio 2015
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claustrofobico
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Claustrofobico, teso, da paura...praticamente Alien, il miglior horror fantascentifico in circolazione.
Ridley Scott è al suo meglio, gli attori si lasciano dirigere con maestria e la loro recitazione ci guadagna, da un lato freddi calcolatori dall'altro terrorizzati a morire.
L'impianto tecnico è favoloso dagli effetti speciali alla fotografia, dalle musiche al sonoro.
Non smetterò mai di vederlo e non smetterò mai di maledire gli orribili rifacimenti (Alien Vs Godzilla. Alien Vs Cappuccetto rosso...) di questi ultimi anni.
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rob8
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giovedì 2 agosto 2018
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film stellare, nel vero senso del termine
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Al suo secondo lungometraggio, Scott lascia le suggestioni conradiane de I duellanti di due anni prima e si immerge in un nuovo viaggio. E il risultato è stellare, nel vero senso del termine.
L’astronave commerciale che, solcando le galassie, imbarca inconsapevolmente una creatura aliena ed ostile, diviene antro sepolcrale e tunnel psichico delle paure umane. E quando Alien si incarna in un membro dell’equipaggio, prima di avviarne la distruzione, si fa chiara la derivazione da quella Invasione degli ultracorpi (1956) che con trasparente metafora tratteggiava in epoca maccartista i pericoli del comunismo.
In questo film la significazione politica è meno esplicita; piuttosto emergono tracce del rigore formale dell’Odissea di Kubrik o dell’angoscia esistenziale di Solaris di Tarkovskij, qui aggiornati e distillati in una tensione narrativa e in uno spettacolo visivo di alta qualità.
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Al suo secondo lungometraggio, Scott lascia le suggestioni conradiane de I duellanti di due anni prima e si immerge in un nuovo viaggio. E il risultato è stellare, nel vero senso del termine.
L’astronave commerciale che, solcando le galassie, imbarca inconsapevolmente una creatura aliena ed ostile, diviene antro sepolcrale e tunnel psichico delle paure umane. E quando Alien si incarna in un membro dell’equipaggio, prima di avviarne la distruzione, si fa chiara la derivazione da quella Invasione degli ultracorpi (1956) che con trasparente metafora tratteggiava in epoca maccartista i pericoli del comunismo.
In questo film la significazione politica è meno esplicita; piuttosto emergono tracce del rigore formale dell’Odissea di Kubrik o dell’angoscia esistenziale di Solaris di Tarkovskij, qui aggiornati e distillati in una tensione narrativa e in uno spettacolo visivo di alta qualità.
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frz94
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mercoledì 1 dicembre 2010
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alien: classico intramontabile
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L’astronave da carico Nostromo è in viaggio nello spazio profondo; le sette persone a bordo (tra cui la combattiva Ellen Ripley) si svegliano dall’ipersonno per controllare quello che sembra un messaggio di soccorso. Dopo aver stabilito di controllare se effettivamente si tratta di una richiesta d’aiuto, i sette atterrano sul pianeta LV-426, luogo tetro, gelido,ostile, spazzato da venti ghiacciati e caratterizzato da distese rocciose diseguali, spigolose ed estranee. Chi può aver richiesto aiuto in un posto in apparenza disabitato? Dopo una rapida ricognizione alcuni di loro scoprono la carcassa di una navicella impattata al suolo; al suo interno ci sono delle strane uova giganti, da una delle quali improvvisamente esce un alieno che si attacca al volto di uno dell’equipaggio, il quale viene riportato mezzo morto su Nostromo; l’alieno appiccicato sul volto del malcapitato si stacca e sembra morire, o forse no …
Un film in cui nessun luogo è sicuro: l’LV-426 è disabitato e inospitale mentre la navicella sarà terreno di caccia dello spietato xenomorfo.
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L’astronave da carico Nostromo è in viaggio nello spazio profondo; le sette persone a bordo (tra cui la combattiva Ellen Ripley) si svegliano dall’ipersonno per controllare quello che sembra un messaggio di soccorso. Dopo aver stabilito di controllare se effettivamente si tratta di una richiesta d’aiuto, i sette atterrano sul pianeta LV-426, luogo tetro, gelido,ostile, spazzato da venti ghiacciati e caratterizzato da distese rocciose diseguali, spigolose ed estranee. Chi può aver richiesto aiuto in un posto in apparenza disabitato? Dopo una rapida ricognizione alcuni di loro scoprono la carcassa di una navicella impattata al suolo; al suo interno ci sono delle strane uova giganti, da una delle quali improvvisamente esce un alieno che si attacca al volto di uno dell’equipaggio, il quale viene riportato mezzo morto su Nostromo; l’alieno appiccicato sul volto del malcapitato si stacca e sembra morire, o forse no …
Un film in cui nessun luogo è sicuro: l’LV-426 è disabitato e inospitale mentre la navicella sarà terreno di caccia dello spietato xenomorfo. Pietra miliare dell’horror fantascientifico, nonostante siano passati più di 30 anni da quando è stato realizzato, è un film ricco di tensione, rapido, di stile, ben diretto e recitato. Brava Sigourney Weaver e altrettanto bravo Ridley Scott. Alcune scene sono da antologia e possono a buon diritto stare fra le più spettacolari del genere horror; gli effetti speciali sono ben fatti e le scenografie ottimamente curate. Un film a cui seguiranno 3 sequel, anch'essi interessanti e godibili, imprescindibili per il fan della serie. Un film intelligente, apripista e spettacolare, da collocare fra i 10 horror più belli di sempre.
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nicolò
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sabato 2 giugno 2007
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il non-plus-ultra della fantascienza
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Di ritorno verso la Terra, l’astronave “Nostromo” si ferma su un remoto pianeta per accertarsi della presenza di ignote forme di vita, rilevate dal computer di bordo. Un’orripilante creatura che si sviluppa e uccide gli esseri umani e animali all'interno del loro corpo s’insinua nell’equipaggio attraverso un suo membro e semina il terrore. Unica sopravvissuta, il tenente Ellen Ripley (Sigourney Weaver) la sconfigge in extremis. Sceneggiato da Dan O’Bannon e Ronald Shusett e diretto dall’inglese Ridley Scott – alla sua 2a regia dopo "I duellanti" (1977) – è un memorabile, stringato film di fantascienza pieno di suspense, unita ad una fastidiosa sensazione di claustrofobia che mette più paura degli innovativi effetti speciali, che peraltro fruttarono l’Oscar a Carlo Rambaldi, H.
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Di ritorno verso la Terra, l’astronave “Nostromo” si ferma su un remoto pianeta per accertarsi della presenza di ignote forme di vita, rilevate dal computer di bordo. Un’orripilante creatura che si sviluppa e uccide gli esseri umani e animali all'interno del loro corpo s’insinua nell’equipaggio attraverso un suo membro e semina il terrore. Unica sopravvissuta, il tenente Ellen Ripley (Sigourney Weaver) la sconfigge in extremis. Sceneggiato da Dan O’Bannon e Ronald Shusett e diretto dall’inglese Ridley Scott – alla sua 2a regia dopo "I duellanti" (1977) – è un memorabile, stringato film di fantascienza pieno di suspense, unita ad una fastidiosa sensazione di claustrofobia che mette più paura degli innovativi effetti speciali, che peraltro fruttarono l’Oscar a Carlo Rambaldi, H.R. Giger, Brian Johnson e Nick Allder. Lanciò l’esordiente Sigourney Weaver. Fra i produttori figura il nome del regista Walter Hill. Ridistribuito nelle sale nel 2003 in una versione inedita montata da Scott e con una nuova colonna sonora di Jerry Goldsmith. 3 sequel.
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il cinefilo
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giovedì 5 agosto 2010
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straordinario fanta-horror firmato ridley scott
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TRAMA:La storia è ambientata nello spazio profondo,dove l'equipaggio dell'astronave NOSTROMO deve vedersela con un orrenda creatura "partorita" dal ventre di un uomo dopo l'atterraggio in un pianeta misterioso...COMMENTO: Si tratta di uno dei "classici" più famosi del noto regista americano ed è anche il film che ha"lanciato"Sigourney Weaver(che è perfetta nel ruolo che ricopre)come una star del cinema.
I principali punti di forza del film si trovano nell'indubbia capacità di costruire un clima fanta-gotico da incubo(la scenografia dell'astronave è particolarmente inquietante)e nella sua capacità di costruire la tensione,a tratti,anche da elementi apparentemente insignificanti(la sequenza del gatto con allegata apparizione del mostro).
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TRAMA:La storia è ambientata nello spazio profondo,dove l'equipaggio dell'astronave NOSTROMO deve vedersela con un orrenda creatura "partorita" dal ventre di un uomo dopo l'atterraggio in un pianeta misterioso...COMMENTO: Si tratta di uno dei "classici" più famosi del noto regista americano ed è anche il film che ha"lanciato"Sigourney Weaver(che è perfetta nel ruolo che ricopre)come una star del cinema.
I principali punti di forza del film si trovano nell'indubbia capacità di costruire un clima fanta-gotico da incubo(la scenografia dell'astronave è particolarmente inquietante)e nella sua capacità di costruire la tensione,a tratti,anche da elementi apparentemente insignificanti(la sequenza del gatto con allegata apparizione del mostro).
Questo film sembrerebbe lanciare anche un certo messaggio femminista(personificato da S.Weaver,la donna dalla "volonta d'acciaio)anche se si tratta di una tematica che Ridley Scott affronterà,con maggiore intensità,nel suo futuro film intitolato THELMA E LOUISE.
Il regista utilizza il clima da incubo della scenografia per amplificare ulteriormente la sensazione di angoscia e claustrofobia che si respira in parecchie scene del film.
Questo piccolo(o grande?)classico del cinema di fantascienza può vantare alcune sequenze memorabili(come lo scontro finale di Ripley con il mostro)o addirittura entrate nella leggenda(la sequenza della "nascita" del mostro).
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alex41
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sabato 25 settembre 2010
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nello spazio nessuno può sentirti urlare!
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Ambientato nello spazio profondo, passa da uno sfondo alla "2001: Odissea Nello Spazio", a una specie di "La Cosa" fanta-horror. Un gruppo di astronauti atterrerà su un pianeta sconosciuto: uno della ciurma viene attaccato da una forma di alieno, verrà portato sull'astronave che farà rotta sulla Terra. E' l'inizio dell'incubo: l'alieno vaga nella astronave assetata di sangue pronta a attaccare il nemico senza pietà. E' un essere imbattibile, anche se gli tagli un dito, questo perde un acido talmente forte da uccidere un uomo. Un horror fantascientifico, ottimi effetti speciali, tutto ambientato nello spazio. Grandi Sigourney Weaver, Ian Holm e John Hurt. Ridley Scott realizza uno dei suoi film migliori dopo "Blade Runner" e "Il Gladiatore".
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Ambientato nello spazio profondo, passa da uno sfondo alla "2001: Odissea Nello Spazio", a una specie di "La Cosa" fanta-horror. Un gruppo di astronauti atterrerà su un pianeta sconosciuto: uno della ciurma viene attaccato da una forma di alieno, verrà portato sull'astronave che farà rotta sulla Terra. E' l'inizio dell'incubo: l'alieno vaga nella astronave assetata di sangue pronta a attaccare il nemico senza pietà. E' un essere imbattibile, anche se gli tagli un dito, questo perde un acido talmente forte da uccidere un uomo. Un horror fantascientifico, ottimi effetti speciali, tutto ambientato nello spazio. Grandi Sigourney Weaver, Ian Holm e John Hurt. Ridley Scott realizza uno dei suoi film migliori dopo "Blade Runner" e "Il Gladiatore". Spettacolare, splatters, ricco di tensione, con un finale mozzafiato. Bello anche il secondo diretto da James Cameron (l'inizio ispirerà anche Avatar riguardo i Marines). Ottimo film, molto meglio sia di Predator che "La Cosa", l'ho preferito di più, soprattutto perchè alla regia c'è il grande Ridley Scott. Vi aspetta un viaggio incredibile nell'incubo dello spazio, dove un pericoloso agguato veglia su chiunque passi sul suo pianeta. Superconsigliato!
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