nello
|
domenica 1 luglio 2007
|
un film che ti rivela chi sei
|
|
|
|
Solo chi continua a mentire a se stesso può non apprezzare questo autentico capolavoro. Solo una mente bigotta e succube di convinzioni cattoliche antivendicative non può immedesimarsi nel personaggio di Sordi. Un film epocale che rispecchia la reazione interiore di ognuno di noi davanti ad un dramma gratuito ed evitabile. Solo gli ipocriti che si nascondono dietro al concetto inumano ed antivitale di "perdono" possono non apprezzare e criticare questo spaccato della psiche umana.
|
|
[+] lascia un commento a nello »
[ - ] lascia un commento a nello »
|
|
d'accordo? |
|
monicelli
|
venerdì 29 giugno 2007
|
monicelli
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a monicelli »
[ - ] lascia un commento a monicelli »
|
|
d'accordo? |
|
marco cantarini
|
sabato 2 dicembre 2006
|
marco cantarini _un borghese piccolo piccolo(1977)
|
|
|
|
di Marco Cantarini Calvagese della riviera (BS)
Giovanni Vivaldi, modesto impiegato statale ormai vicino alla pensione ha deciso di dedicare le sue ultime forze e sacrifici
affinchè suo figlio Mario trovi un lavoro stabile e sicuro al ministero.
Arriverà persino a diventare un massone, pur di essere sicuro che i suoi sacrifici vadano a buon fine.
Quando tutto sembra essersi sistemato per il meglio, Giovanni vede il figlio morire per errore durante una rapina finita male.
Da quel giorno Giovanni diventa uno spietato giustiziere alla ricerca del giovane rapinatore assassino,inseguendo una via senza ritorno che lo condurrà alla follia...
Un ottimo film che descrive alla perfezione la mentalità e il
cinismo della società degli anni 70 attraverso la tragica vicenda
del protagonista.
[+]
di Marco Cantarini Calvagese della riviera (BS)
Giovanni Vivaldi, modesto impiegato statale ormai vicino alla pensione ha deciso di dedicare le sue ultime forze e sacrifici
affinchè suo figlio Mario trovi un lavoro stabile e sicuro al ministero.
Arriverà persino a diventare un massone, pur di essere sicuro che i suoi sacrifici vadano a buon fine.
Quando tutto sembra essersi sistemato per il meglio, Giovanni vede il figlio morire per errore durante una rapina finita male.
Da quel giorno Giovanni diventa uno spietato giustiziere alla ricerca del giovane rapinatore assassino,inseguendo una via senza ritorno che lo condurrà alla follia...
Un ottimo film che descrive alla perfezione la mentalità e il
cinismo della società degli anni 70 attraverso la tragica vicenda
del protagonista.
[-]
[+] ma quale pazzia!
(di nello)
[ - ] ma quale pazzia!
[+] ciao
(di sardi13@msn.com)
[ - ] ciao
|
|
[+] lascia un commento a marco cantarini »
[ - ] lascia un commento a marco cantarini »
|
|
d'accordo? |
|
francesco di benedetto
|
domenica 2 aprile 2006
|
sulla commedia all'italiana
|
|
|
|
Cosa più caratterizza una commedia all'italiana? Dal mio parziale punto di vista uno stile di fare cinema che comporti una forte presa sulla realtà del pubblico e che al tempo stesso agisca aggredendo, deformando brutalmente, denudando. Alla base forse, fra le altre cose, un'estremizzazione malevola e disturbante delle situazioni e dei personaggi, colti o portati sull'orlo della crisi e della rovina, e un forte sentimento di rabbia o di disperazione.
Un valido esempio può essere per me fornito dal film Un borghese piccolo piccolo. Situazioni e personaggio principale sono dipinti con un gusto per l'estremo. Il punto di partenza è quello di un borghese marginale dalle irrealizzabili aspirazioni di rivalsa sociale, dall'affetto possessivo e ossessivo nei confronti del figlio proprio; questa tensione ideale e emotiva del protagonista, queste circostanze individuali, già esse estreme, dolenti quanto (a voler essere spietati) risibili, a metà del film vengono ribaltate (o se si preferisce portate al livello della rottura, della rovina), con una violenza fulminea pari a un colpo di mitra: e il film precipita in un baratro di malessere e di orrore non risolti, che contagiano uno spettatore partecipe della vicenda; il senso del grottesco, dell'estremizzazione, della deformazione del reale (vedi l'ironia spietata della sorte quanto la relativa spropositata reazione dell'individuo) si cementa così saldamente con una tragedia potenzialmente celata dietro lo scorrere placido della nostra quotidianità, da essere avvertito come una necessità che ci brucia dall'interno.
[+]
Cosa più caratterizza una commedia all'italiana? Dal mio parziale punto di vista uno stile di fare cinema che comporti una forte presa sulla realtà del pubblico e che al tempo stesso agisca aggredendo, deformando brutalmente, denudando. Alla base forse, fra le altre cose, un'estremizzazione malevola e disturbante delle situazioni e dei personaggi, colti o portati sull'orlo della crisi e della rovina, e un forte sentimento di rabbia o di disperazione.
Un valido esempio può essere per me fornito dal film Un borghese piccolo piccolo. Situazioni e personaggio principale sono dipinti con un gusto per l'estremo. Il punto di partenza è quello di un borghese marginale dalle irrealizzabili aspirazioni di rivalsa sociale, dall'affetto possessivo e ossessivo nei confronti del figlio proprio; questa tensione ideale e emotiva del protagonista, queste circostanze individuali, già esse estreme, dolenti quanto (a voler essere spietati) risibili, a metà del film vengono ribaltate (o se si preferisce portate al livello della rottura, della rovina), con una violenza fulminea pari a un colpo di mitra: e il film precipita in un baratro di malessere e di orrore non risolti, che contagiano uno spettatore partecipe della vicenda; il senso del grottesco, dell'estremizzazione, della deformazione del reale (vedi l'ironia spietata della sorte quanto la relativa spropositata reazione dell'individuo) si cementa così saldamente con una tragedia potenzialmente celata dietro lo scorrere placido della nostra quotidianità, da essere avvertito come una necessità che ci brucia dall'interno.
Scoverchiare dunque la tragedia, l'orrore dal quotidiano, dalla nostra normalità, renderli, al limite, una necessità, attecchendo con brutale lucidità sulle nostre più intime brutture e fragilità al di là di ogni facile conferma e esaltazione, questo mi sembra forse il fine ultimo della commedia all'italiana, specie di quella di Monicelli
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francesco di benedetto »
[ - ] lascia un commento a francesco di benedetto »
|
|
d'accordo? |
|
pippo7330
|
giovedì 17 novembre 2005
|
capolavoro
|
|
|
|
E' uno dei capolavori interpretati da Alberto Sordi, peccato che non viene trasmesso spesso in tv e che il grande artista romano viene ricordato con film di calibro inferiore.
|
|
[+] lascia un commento a pippo7330 »
[ - ] lascia un commento a pippo7330 »
|
|
d'accordo? |
|
frdb82
|
lunedì 11 aprile 2005
|
anni '70, tempi di fantozzi e amici miei
|
|
|
|
La punta più radicale della commedia all'italiana. Sordi padre affettuoso e umanissimo, dagli stessi tessuti vitali-emotivi più interni di cui siamo fatti noi, che si fa mostro. Il fondo della mediocrità, della brutalità, del disastro esistenziale e del malessere. E la reazione dell'individuo, pronta, spietata, travolgente e inesorabile. Un senso del grottesco che ci appartiene e ci nasce dall'interno, difficile a digerirsi come la tragedia cui si cementa. Funereo e crudele
|
|
[+] lascia un commento a frdb82 »
[ - ] lascia un commento a frdb82 »
|
|
d'accordo? |
|
rufus
|
sabato 19 maggio 2001
|
capolavoro cinematografia mondiale
|
|
|
|
Grandissimo film, ottima la regia e la recitazione degli attori, dove Alberto SORDI dà una interpretazione magistrale. Peccato che a distanza di anni ancora non ci sia una versione VHS o DVD. Sarebbe ora di risolvere questa assurda mancanza.
|
|
[+] lascia un commento a rufus »
[ - ] lascia un commento a rufus »
|
|
d'accordo? |
|
|