paolp78
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giovedì 31 dicembre 2020
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non un granché … come l''hockey
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Film di genere sportivo che ha ad oggetto l'hockey su ghiaccio nordamericano, raccontato in chiave goliardica, insieme con tutto il suo pittoresco sottobosco. Bisogna precisare che la squadra protagonista appartiene ad una categoria inferiore, pertanto non viene descritto un ambiente di strapagati professionisti, bensì quello meno invitante delle serie minori.
L'ambiente rozzo di questo sport è utilizzato dal regista, il premiato George Roy Hill, per raccontare la provincia americana. Il punto di vista di Hill è ipercritico. Viene infatti denunciato l'eccessivo ricorso alla violenza, di cui Hill stigmatizza l'utilizzo che ne viene fatto per attrarre il pubblico becero, che preferisce le risse ai bei gesti tecnici ed alla sana competizione sportiva.
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Film di genere sportivo che ha ad oggetto l'hockey su ghiaccio nordamericano, raccontato in chiave goliardica, insieme con tutto il suo pittoresco sottobosco. Bisogna precisare che la squadra protagonista appartiene ad una categoria inferiore, pertanto non viene descritto un ambiente di strapagati professionisti, bensì quello meno invitante delle serie minori.
L'ambiente rozzo di questo sport è utilizzato dal regista, il premiato George Roy Hill, per raccontare la provincia americana. Il punto di vista di Hill è ipercritico. Viene infatti denunciato l'eccessivo ricorso alla violenza, di cui Hill stigmatizza l'utilizzo che ne viene fatto per attrarre il pubblico becero, che preferisce le risse ai bei gesti tecnici ed alla sana competizione sportiva.
La pellicola si risolve in un attacco contro la primitiva e poco acculturata provincia americana: Hill tra il serio ed il faceto descrive in chiave negativa l'americano medio, come un individuo interessato a pratiche sportive come questa, che non fanno altro che esaltare i suoi istinti più bassi, contribuendo ad impedirne il progresso civile e culturale. Non viene invece mostrata la funzione aggregante e sana che svolge lo sport generalmente. Il quadro che ne esce è alquanto desolante.
Il prodotto finale non convince affatto, risultando pesante e poco appassionante, come del resto lo stesso sport dell'hockey su ghiaccio, che personalmente non mi ha mai conquistato, senza offesa per gli appassionati.
La storia non riesce mai a decollare; lo spettatore non si appassiona ai personaggi, restando indifferente alle loro sorti ed a quelle della squadra.
Paul Newman viene diretto per la terza volta da Hill, ma si tratta certamente della collaborazione meno ispirata, visto che le precedenti due avevano partorito “Butch Cassidy” e “La stangata”, due capolavori che non hanno nulla in comune con questo film. Newman riesce comunque a cavarsela con mestiere, in una parte che tutto sommato gli calza bene.
La pellicola è troppo lunga, fosse stata accorciata di una ventina di minuti ne avrebbe senz'altro beneficiato.
Divertenti le sequenze delle partite, particolarmente quelle in cui scendono in campo i tre neo-acquisti della squadra.
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damionkutaeff
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sabato 22 marzo 2008
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Hello everybody, my name is Damion, and I'm glad to join your conmunity,
and wish to assit as far as possible.
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allessandro
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venerdì 13 dicembre 2002
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hanno calpestato il vero spirito dell'hockey
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io seguo attivamente l'hockey da oltre 13 anni,è uno sport duro e ruvido, ma onesto e soprattutto non violento come qui è stato presentato.L'hockey non è fatto solo di scazzottatte ,ma anche di pattinate eleganti, frenate e schizzi sul ghiaccio,movimenti di campioni che sembrano incantarti con la loro eleganza,aono indignato per come qui è stato presentato:come una cozzaglia di barbari che si ubriacano e fanno a pugni e nulla+..è una pellicola furba ke vuole attirare spettatori facili con l'equazione facile sangue e violenza=odiens..peccato che nel fare questo in modo poco onesto si è presentato in modo bugiardo uno sport fantastico che è ben altra cosa: l'hockey non è solo contrasti ruvidi(e comunque mai violenza gratuita ) è anche poesia, passione , eleganzae cuore!!fossi il regista mi v
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io seguo attivamente l'hockey da oltre 13 anni,è uno sport duro e ruvido, ma onesto e soprattutto non violento come qui è stato presentato.L'hockey non è fatto solo di scazzottatte ,ma anche di pattinate eleganti, frenate e schizzi sul ghiaccio,movimenti di campioni che sembrano incantarti con la loro eleganza,aono indignato per come qui è stato presentato:come una cozzaglia di barbari che si ubriacano e fanno a pugni e nulla+..è una pellicola furba ke vuole attirare spettatori facili con l'equazione facile sangue e violenza=odiens..peccato che nel fare questo in modo poco onesto si è presentato in modo bugiardo uno sport fantastico che è ben altra cosa: l'hockey non è solo contrasti ruvidi(e comunque mai violenza gratuita ) è anche poesia, passione , eleganzae cuore!!fossi il regista mi vergognerei , fare i soldi facili calpestando lo spirito vero di uno sport non è onesto
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valerio
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martedì 28 agosto 2001
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adrenalina pura!
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Film crudo e molto violento!
ma rispecchia in pieno le vicende di uno sport altrettanto violento! adrenalina pura, ma con un gradevole umorismo! Da vedere! bello e vero!
peccato che non sia molto facile reperirlo in videoteca! un peccato!
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