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narse
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mercoledì 1 luglio 2009
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amarezza drenata.
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Sostanzialmente, Scorsese racconta la debacle emotiva di un'anima nobile,radicata e poi decaduta nel panorama adrenalinico e fumoso di una New York alienante.Troppi passi,volti amorfi e colori annacquati: Travis esula dai canoni della routine e rappresenta l'emblema dell'inadeguatezza alla superficialità.Nell'evolversi della pellicola emerge un personaggio candido,a tratti ingenuo ed anche poetico; nel suo essere sopra le righe,stenta visibilmente,però,ogni qualvolta le radici del suo ego ( onestà e cinica spontaneità ) vanno a scontrarsi con la faccia smunta ed ossuta di una società superflua,che inconsciamente smussa e massifica il vero spessore delle relazioni ( i sentimenti ),arenandosi alla deriva.
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Sostanzialmente, Scorsese racconta la debacle emotiva di un'anima nobile,radicata e poi decaduta nel panorama adrenalinico e fumoso di una New York alienante.Troppi passi,volti amorfi e colori annacquati: Travis esula dai canoni della routine e rappresenta l'emblema dell'inadeguatezza alla superficialità.Nell'evolversi della pellicola emerge un personaggio candido,a tratti ingenuo ed anche poetico; nel suo essere sopra le righe,stenta visibilmente,però,ogni qualvolta le radici del suo ego ( onestà e cinica spontaneità ) vanno a scontrarsi con la faccia smunta ed ossuta di una società superflua,che inconsciamente smussa e massifica il vero spessore delle relazioni ( i sentimenti ),arenandosi alla deriva. Non è una favola,il fulcro della storia è la Solitudine, condizione cui un profondissimo De Niro è costretto a soccombere,perdendosi di vista e riscoprendo l'amore come un puntuale miraggio,anzichè corsia preferenziale per la felicità.Ciò lo induce,indirettamente,al meditare bassezze di ogni tipo,lo avvicina alla mediocrità di quel mondo e solo Betsy,la piccola prostituta,riuscirà a infondergli la forza viscerale adatta a fargli accettare il proprio destino e le proprie delusioni: salvandola "dal giro" e regalandole un futuro pulito,Travis colma il vuoto con cui è stato costretto a convivere e mastica un briciolo di serenità. Un ipotetico sintomo di rinascita che,se vogliamo,amplifica la componente epica di questo grandissimo cult .
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franknfurter
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domenica 30 gennaio 2011
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non il solito film di guerra.
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Chi è Travis Bickle? Travis è un reduce del Vietnam la cui psiche, a causa del conflitto, è cambiata profondamente. Travis vive in un mondo "sporco" e lui si sente il nuovo Noè: spera che la pioggia porti via la sporcizia che c'è sulle strade di New York. Travis vede nel politico Palantine il responsabile di tutta la spazzatura della città, così il reduce decide di farsi giustizia da solo, ma l'attentato a Palantine non va in porto e il protagonista deve scappare. Taxi driver lascia spazio anche al sentimento (Travis è innamorato di Betsy che lo rifiuta) e alla compassione (la prostituta Iris).
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Chi è Travis Bickle? Travis è un reduce del Vietnam la cui psiche, a causa del conflitto, è cambiata profondamente. Travis vive in un mondo "sporco" e lui si sente il nuovo Noè: spera che la pioggia porti via la sporcizia che c'è sulle strade di New York. Travis vede nel politico Palantine il responsabile di tutta la spazzatura della città, così il reduce decide di farsi giustizia da solo, ma l'attentato a Palantine non va in porto e il protagonista deve scappare. Taxi driver lascia spazio anche al sentimento (Travis è innamorato di Betsy che lo rifiuta) e alla compassione (la prostituta Iris). Dopo aver fallito, Travis salva la prostituta minorenne Iris (Jodie Foster) liberandola dal suo protettore (Harvey Keitel) riportandola alla vita normale, alla vita che ogni ragazza sogna: vicino ai propri genitori.
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bella earl!
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lunedì 28 marzo 2011
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grande martin.
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Travis Bickle, tornato dal Vietnam, soffre di insonnia e inizia a fare il tassista. Questo è l'input che da vita a IL capolavoro di Martin Scorsese. Questo è con Scarface il suo miglior lavoro. La storia è pura fantasia ma ambientata nello spaccato più tetro della New York post-Vietnam. Un film intelligente che riesce a prenderti dall'inizio alla fine. Fantastico De Niro che da un'ottima prova di sé (la scena dello specchio sarà per sempre una pietra miliare del cinema mondiale). Da vedere, che tu sia un appassionato di cinema o che tu vada al cinema una volta ogni tanto.
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(di bella earl!)
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il cinefilo
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venerdì 8 luglio 2011
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taxi driver:l'abisso che stritola la coscienza
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Travis Bickle(R.D.Niro avrebbe meritato il premio oscar)viaggia sul suo taxi come un"anima dannata"viaggia attraverso l'oltretomba...sì,perchè in questo film New York è"l'oltretomba spirituale"di un tassista apparentemente come tanti ma che,nei fatti,dentro di sè è"morto"da molto tempo(dopo il Vietnam quasi sicuramente)e solo le mille luci dei bassifondi della città durante la notte gli permettono,quasi paradossalmente,di avere ancora una ragione per continuare a vivere.
Quello di Travis è un sentiero costellato di derelitti,mentecatti e disperati di ogni genere che affollano persistentemente la sua esistenza trascinando anche lui,poco a poco e illudendosi di essere superiore,in quel"cimitero dello spirito"che sono i quartieri in cui gira questo anti-eroe solitario.
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Travis Bickle(R.D.Niro avrebbe meritato il premio oscar)viaggia sul suo taxi come un"anima dannata"viaggia attraverso l'oltretomba...sì,perchè in questo film New York è"l'oltretomba spirituale"di un tassista apparentemente come tanti ma che,nei fatti,dentro di sè è"morto"da molto tempo(dopo il Vietnam quasi sicuramente)e solo le mille luci dei bassifondi della città durante la notte gli permettono,quasi paradossalmente,di avere ancora una ragione per continuare a vivere.
Quello di Travis è un sentiero costellato di derelitti,mentecatti e disperati di ogni genere che affollano persistentemente la sua esistenza trascinando anche lui,poco a poco e illudendosi di essere superiore,in quel"cimitero dello spirito"che sono i quartieri in cui gira questo anti-eroe solitario.
Ho parlato di cimitero dello spirito in questo senso:alla"depravazione"dell'alcool,della droga e dello sfruttamento della prostituzione(almeno così mi è parso d'intendere)si accompagnano,non a caso,i miasmi che fuoriescono dai tombini e,appunto,il buio della sera(che rappresenta l'oscurità intrinseca in molti uomini e donne nonchè il tramonto definitivo dei valori e del rispetto di se stessi)che quasi tutto avvolge e quasi tutto accompagna,silenziosamente,in una progressiva e inarrestabile putredine della coscienza e perdità della propria umanità.
C'è un episodio particolare,breve ma importante,nella storia in cui ci si rende conto di una sorta di evidente"assuefazione alla volgarità"del tassista e cioè quando porta la ragazza di cui si era innamorato a visionare,senza avvertirla,un film pornografico che finisce per suscitare il disprezzo di lei nei suoi confronti e che,per questo,non vuol più vederlo...questo episodio,solo a prima vista in tono minore,mi sembra importante in quanto dimostra inequivocabilmente la solenne distanza tra due mondi e due realtà differenti(oltre che personalità differenti):quello tranquillo e candidamente borghese di lei e quello tristemente fetido e solitario di lui.
In mezzo a questa"giungla urbana",però,sboccia quello che si può umanamente definire un fiore incontaminato e cioè la ragazza il cui destino,all'apparenza destinato anch'esso a finire inevitabilmente traviato,Travis si prenderà talmente a cuore da arrivare a massacrare i suoi volgarissimi sfruttatori mettendo a serio repentaglio la sua stessa vita:ammesso che si possa parlare di"vita"nel considerare la galassia ributtante da cui egli è circondato e che non risparmia nemmeno la politica come si intuisce vagamente dal ruolo più marginale del senatore Palantine candidato alla presidenza e che lui tenta,inutilmente,di uccidere durante un comizio elettorale.
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brando fioravanti
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martedì 5 giugno 2012
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taxi driver
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Un uomo completamente disadattato alla vita comune passa il suo tempo libero a guardare film pornografici in uno squallido cinema a luci rosse. Vista la sua insonia decide di lavorare come tassista notturno. Le cose non migliorano, la sua solitudine continua e appena esce con una ragazza rovina tutto portandola a vedere il suo solito film sconcio. I suoi disturbi mentali li riverserà sulla violenza. Comincerà a tenersi in forma come un marins e comprerà molte armi. Alla fine scatenerà uno scontro a fuoco per salvare una adolesciente sfruttata sessualmente. Pericoloso uso della violenza come soluzione ai problemi, e qualche tendenza razzista. Ma cè da dire che il film è girato dopo la guerra del Vietnam e il ritorno alla vita è difficile per tutti.
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mercoledì 7 settembre 2016
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Film capace di raccontare il marcio della New York anni ‘70 attraverso gli occhi di un ingenuo psicopatico vittima della società che lo circonda. Travis ha una doppia personalità, è mite con chi lo rispetta mentre prova un forte odio nei confronti di persone che a suo avviso sono responsabili della sua pazzia, Palantine e Sport su tutti. C’è un forte parallelismo fra Travis ed Iris entrambi ai margini della società ed incapaci di migliorare la propria situazione. Sarà quest’affetto quasi paterno di Travis nei confronti di Iris, che convincerà il folle a vendicarsi della società alla sua maniera uccidendo gli sfruttatori della ragazza ,solo dopo aver fallito l’uccisione di Palantine, che incarna tutto il menefreghismo del politico medio nei confronti dei cittadini.
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Film capace di raccontare il marcio della New York anni ‘70 attraverso gli occhi di un ingenuo psicopatico vittima della società che lo circonda. Travis ha una doppia personalità, è mite con chi lo rispetta mentre prova un forte odio nei confronti di persone che a suo avviso sono responsabili della sua pazzia, Palantine e Sport su tutti. C’è un forte parallelismo fra Travis ed Iris entrambi ai margini della società ed incapaci di migliorare la propria situazione. Sarà quest’affetto quasi paterno di Travis nei confronti di Iris, che convincerà il folle a vendicarsi della società alla sua maniera uccidendo gli sfruttatori della ragazza ,solo dopo aver fallito l’uccisione di Palantine, che incarna tutto il menefreghismo del politico medio nei confronti dei cittadini. Il tocco di Scorsese è palese, il finale del film è da antologia, violenza e sangue fanno da padrone l’ultima scena che è resa ancora più meravigliosa dalla cinepresa che scende a ritroso la scalinata, l’ultimo tocco di classe del regista si ha alla fine del film quando lo specchietto del taxi guidato da Travis tentenna ed indica che la follia del protagonista non è placata. Da segnalare una meravigliosa Jodie Foster agli albori, una sceneggiatura capolavoro scritta da Paul Schrader ed una colonna sonora struggente di Bernard Hermann.
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giulio andreetta
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mercoledì 13 novembre 2019
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scorsese e de niro firmano il capolavoro assoluto
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Non può esserci voto di fronte all'espressione più pura dell'arte. Qui gli aggettivi vengono a mancare, le parole si sprecano. La profondità di questo film, sotto ogni aspetto, ne fa un monumento che resisterà al tempo e passerà alla storia. La triste e appassionata vicenda di un disadattato, di un rietto, che vive di notte perché soffre d'insonnia, e lavora come tassista in una New York malfamata, e piena di delinquenza. La solitudine, l'emarginazione, l'odio nei confronti di un mondo che si percepisce come ostile e minaccioso sono alcuni tra i nodi che vengono messi in evidenza. L'eroismo del protagonista diventa quasi l'emblema di una insensatezza alla Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento.
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Non può esserci voto di fronte all'espressione più pura dell'arte. Qui gli aggettivi vengono a mancare, le parole si sprecano. La profondità di questo film, sotto ogni aspetto, ne fa un monumento che resisterà al tempo e passerà alla storia. La triste e appassionata vicenda di un disadattato, di un rietto, che vive di notte perché soffre d'insonnia, e lavora come tassista in una New York malfamata, e piena di delinquenza. La solitudine, l'emarginazione, l'odio nei confronti di un mondo che si percepisce come ostile e minaccioso sono alcuni tra i nodi che vengono messi in evidenza. L'eroismo del protagonista diventa quasi l'emblema di una insensatezza alla Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento. E poi la fotografia stupenda che indulge su tutte le scintillanti luci della notte newyorkese, la musica di Bernard Herrmann (l'ultima sua colonna sonora) che sottolinea con infinita delicatezza le inquiete e tristi vicissitudini del protagonista, senza mai prevaricare sull'imagine filmica. Montaggio e riprese superlativi. La macchina da presa indulge, con lunghi piani sequenza, sulla narrazione della crudezza della realtà, senza false e moralistiche autocensure. Un film duro, a tratti disturbante, per la sua mancanza di speranza, per la rassegnazione ad un'ingiustizia eletta a metro costitutivo del mondo, è sicuramente uno dei massimi capolavori dell'arte cinematografica del XX secolo.
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[+] sentieri selvaggi
(di samanta)
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samanta
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domenica 26 marzo 2023
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E' facile dare del capolavoro a questo film uscito nel 1976 con cui Scorsese si lanciò come regista affermato nel mondo del cinema. Il film costituì anche l'affermazione di De Niro come uno dei migliori attori della sua generazione (post 1968) e vide la partecipazione come attrice per la prima volta della giovanissima (13 anni) Jodie Foster.
Travis Bickle (Rober De Niro) è un tipo svitato, paranoico e depresso, ex marine reduce dal Vietnam, non riesce a dormire e vive vegetando, dal momento che non dorme decide di fare il taxista facendo i turni di notte. Non ha amici incontra al bar alcuni colleghi dopo la fine dei turni, ma i discorsi sono senza senso, ogni tano oltre la tv va a vedere film porno nei cinema a luci rosse.
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E' facile dare del capolavoro a questo film uscito nel 1976 con cui Scorsese si lanciò come regista affermato nel mondo del cinema. Il film costituì anche l'affermazione di De Niro come uno dei migliori attori della sua generazione (post 1968) e vide la partecipazione come attrice per la prima volta della giovanissima (13 anni) Jodie Foster.
Travis Bickle (Rober De Niro) è un tipo svitato, paranoico e depresso, ex marine reduce dal Vietnam, non riesce a dormire e vive vegetando, dal momento che non dorme decide di fare il taxista facendo i turni di notte. Non ha amici incontra al bar alcuni colleghi dopo la fine dei turni, ma i discorsi sono senza senso, ogni tano oltre la tv va a vedere film porno nei cinema a luci rosse. La sua vita combia dopo l'incontro con 2 donne: Iris (Jodie Foster) una giovane prostituta di 13 anni e Betsy (Cybill Shepherd attrice più di tv, al cinema: Daisy Miller, Alice) giovane ragazza della borghesia nello staff elettorale del senatore Palantine (Leonard Harris scrittore e attore saltuario: Eroe offresi). Betsy è una bella ragazza di 24 anni che accetta curiosa il corteggiamento, ma Travis al primo appuntamento la porta a vedere in un cinema luci rosse da cui lei scappa. Il taxista sempre più squinternato cerca di uccidere il senatore Palantine che ha conosciuto, ma poi desiste e fa una strage degli sfruttatori di Iris, uccidendone 3 e rimanendo ferito, Travis diventa un eroe: Iris ritorna in famiglia e riprende a studiare, Betsy addirittura cerca di riprendere il rapporto con lui.
Travis è un paranoico alienato, traumatizzato dall'esperienza bellica, la chiave della sua storia sta nell'esperienza di taxista mentre in precedenza fissava dissestato la tv o i film porno, adesso percorrendo per strada i quartieri malfamati incontra una popolazione desolata: prostitute e sfruttatori, spacciatori e drogati, teppisti, senza tetto, dove esiste solo insicurezza e sporcizia. Di qui sente l'esigenza di sicurezza e quindi l'impellente necessità di armarsi comprando 4 pistole, ma queste armi provocano una devianza omicida che inizia con il tentativo, fallito, di uccidere il senatore e poi con la strage degli sfruttatori e criminali. Scorsese descrive un'umanità sconfitta, vuota, senza valori, la stessa Betsy che si era allontana vorrebbe ritornare da lui anche se schizzato perché è un eroe per i mass media. E Travis? Come molti film di Scorsese il finale è vago, il taxista non sembra più interessato alla ragazza, ma proseguirà nella sua follia. La recitazione di De Niro è da manuale in una parte difficile da recitare con scene clou come quando è davanti allo specchio o si taglia i capelli come un Mohawak, mentre la recitazione dei comprimari è buona in linea di massima (anche se Jodie Foster non è valutabile), un film che comunque lascia il segno nel bene e nel male: caro Scorsese ogni tanto un finale positivo!
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ivan
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lunedì 6 gennaio 2025
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capolavoro senza tempo
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Taxi Driver di Martin Scorsese è un film che esplora la solitudine, la disillusione e la discesa nella follia di un uomo, offrendo uno spaccato impietoso della società urbana degli anni '70. Al centro della pellicola c’è Travis Bickle (Robert De Niro), un veterano del Vietnam che lavora come tassista a New York, città che diventa per lui un microcosmo di decadenza e alienazione.
Il film è una riflessione potente sulla solitudine e l’isolamento, non solo fisico ma anche psicologico. La crescente frustrazione di Travis nei confronti della città e della società lo porta a un punto di rottura, creando una tensione che pervade l'intera pellicola.
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Taxi Driver di Martin Scorsese è un film che esplora la solitudine, la disillusione e la discesa nella follia di un uomo, offrendo uno spaccato impietoso della società urbana degli anni '70. Al centro della pellicola c’è Travis Bickle (Robert De Niro), un veterano del Vietnam che lavora come tassista a New York, città che diventa per lui un microcosmo di decadenza e alienazione.
Il film è una riflessione potente sulla solitudine e l’isolamento, non solo fisico ma anche psicologico. La crescente frustrazione di Travis nei confronti della città e della società lo porta a un punto di rottura, creando una tensione che pervade l'intera pellicola. Il carattere di Travis è ambiguo: da un lato, è un uomo disturbato e violento, dall'altro, mostra una vulnerabilità e un desiderio di redenzione, rendendolo tragicamente umano.
La regia di Scorsese è impeccabile, accompagnata dalla colonna sonora di Bernard Herrmann che, con i suoi toni jazz psichedelici, accentua il senso di inquietudine e paranoia che domina il film. La fotografia, con la sua rappresentazione notturna di New York, diventa quasi un personaggio a sé, rispecchiando il caos interiore di Travis.
La performance di Robert De Niro è iconica e senza pari, portando alla luce la complessità del suo personaggio in modo magistrale. Il suo leggendario "You talkin' to me?" è una delle scene più celebri del cinema, un'interpretazione che rimarrà per sempre impressa nella storia.
Taxi Driver è un film disturbante e potente che, con il suo realismo brutale e la sua analisi psicologica, non solo esplora le contraddizioni dell'individuo, ma anche quelle della società. Un capolavoro senza tempo che, nonostante gli anni, continua a colpire per la sua capacità di esplorare la psicologia umana e le sue zone più oscure.
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mister
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lunedì 2 aprile 2007
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taxi driver - parte prima
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Capolavoro assoluto del cinema,Taxi Driver è un affresco metropolitano sul quale viene proiettata la figura di Travis Bickle,interpretato dal mitico De Niro,tassista reduce dal Vietnam.Il problema di Travis sembrerebbe essere semplice:"E' che non riesco a dormire.."dice al suo datore di lavoro.In realtà la sua insonnia e la sua solitudine,dalla quale si rifugia con la pornografia,nascondono un'inquietudine che pervade l'intera pellicola,dall'inizio alla fine,un'inquietudine che si fa sempre più forte e sfocia nel finale con una violenza oscenamente realistica.
L'intero film è un viaggio allucinato all'interno della mente di Travis.La sua solitudine lo porta a girare col taxi di notte,dove effettua degli incontri particolari che lo porteranno definitivamente sull'orlo della pazzia.
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Capolavoro assoluto del cinema,Taxi Driver è un affresco metropolitano sul quale viene proiettata la figura di Travis Bickle,interpretato dal mitico De Niro,tassista reduce dal Vietnam.Il problema di Travis sembrerebbe essere semplice:"E' che non riesco a dormire.."dice al suo datore di lavoro.In realtà la sua insonnia e la sua solitudine,dalla quale si rifugia con la pornografia,nascondono un'inquietudine che pervade l'intera pellicola,dall'inizio alla fine,un'inquietudine che si fa sempre più forte e sfocia nel finale con una violenza oscenamente realistica.
L'intero film è un viaggio allucinato all'interno della mente di Travis.La sua solitudine lo porta a girare col taxi di notte,dove effettua degli incontri particolari che lo porteranno definitivamente sull'orlo della pazzia.Travis è solo,è nato per essere solo,così come tutti sono soli nelle grandi città come New York.La sceneggiatura di Paul Schrader ci racconta quello che è il male del secolo:la depressione,la solitudine,l'alienazione dell'uomo contemporaneo.Taxi Driver è il film dove questi sentimenti sono rappresentati in maniera assoluta.La macchina da presa di Scorsese ci guida nelle atmosfere notturne di New York.La prima parte,bellissima,ci mostra la ripetitività,la noia,l'inutilità che Travis sente:come dimenticare le bellissime sequenze dove le luci dei semafori si alternano alla pioggia sulla strada,o quando Travis fissa emblematicamente il vuoto del suo bicchiere dove si sta sciogliendo la medicina che il tassista assume?
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