Alfredo Sbisà (Dustin Hoffman)
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Sto in banca: mi ci sono depositato.
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Alfredo Sbisà (Dustin Hoffman)
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Sto in banca. "Una cosa provvisoria" pensavo in principio, e invece ci sto ancora: mi ci sono depositato.
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Alfredo Sbisà (Dustin Hoffman) e Carolina Bettini (Carla Gravina)
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Mi sento preso un po' alla sprovvista e resto lì a guardare Carolina che ha scaricato sul mio letto tutte le sue cose, biancheria, vestiti, scarpe, calze: proprio come una moglie di ritorno da un viaggio. E scopro che anche la roba è di due sessi diversi, si mescola, si unisce, prende abitudini comuni, convive fino a logorarsi insieme: si sposa.
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Alfredo Sbisà (Dustin Hoffman) e Mariarosa Cavaroni in Sbisà (Stefania Sandrelli)
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O segni premonitori, inutili avvertimenti del cielo, perché dico io ci siete mandati se tanto poi non vi ascoltiamo?
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Alfredo Sbisà (Dustin Hoffman)
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Eccomi qui di nuovo. E anche se stavolta è il municipio invece di una chiesa, anche se ora accanto a me c'è Carolina, la mia dolce Carolina, io mi sento dentro la stessa angoscia della prima volta, l'identica voglia di scappare.
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(Duilio Del Prete)
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«Matrimoni benedetti, / matrimoni sconsacrati, / celebrati da preti, / da sindaci annoiati; / matrimoni di rabbia, / matrimoni d'amore... / tutti finiti a rotoli, / fra lacrime e rancore. / Ma sempre ci sarà sotto la luce del sole / chi butta nella mischia un po' del proprio cuore. / Così vuole la vita che guarda sempre avanti: / in chiesa o in municipio finiamo tutti quanti».
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