hathi
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martedì 23 ottobre 2012
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politically correct
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Nel film tutti i bianchi sono per lo meno politicamente immaturi, rozzi e ignoranti, a cominciare dal protagonista Joe Bass, che si riscatterà solo alla fine in modo peraltro improbabile, ma soprattutto e in gran parte sono ladri, delinquenti, assassini e quanto di peggio, mentre l'unica donna bianca naturalmente non può che essere una prostituta, e nemmeno tanto ex-. Il solo personaggio buono è il povero negro, che veste con vezzosa camiciola e pantaloni al polpaccio, parla in perfetto inglese, cita massime in latino, conosce due dialetti indiani, sa fare tante belle cose in casa (era uno schiavo domestico), è generoso e capace di molte sagaci trovate e persino, ma solo se proprio lo tirano per i capelli, sa anche tirare sonori pugni in faccia -a Joe Bass-, nello stagno fangoso, proprio mentre tutt'intorno infuria l'ultima scaramuccia, fra grida indiane e fucilate.
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Nel film tutti i bianchi sono per lo meno politicamente immaturi, rozzi e ignoranti, a cominciare dal protagonista Joe Bass, che si riscatterà solo alla fine in modo peraltro improbabile, ma soprattutto e in gran parte sono ladri, delinquenti, assassini e quanto di peggio, mentre l'unica donna bianca naturalmente non può che essere una prostituta, e nemmeno tanto ex-. Il solo personaggio buono è il povero negro, che veste con vezzosa camiciola e pantaloni al polpaccio, parla in perfetto inglese, cita massime in latino, conosce due dialetti indiani, sa fare tante belle cose in casa (era uno schiavo domestico), è generoso e capace di molte sagaci trovate e persino, ma solo se proprio lo tirano per i capelli, sa anche tirare sonori pugni in faccia -a Joe Bass-, nello stagno fangoso, proprio mentre tutt'intorno infuria l'ultima scaramuccia, fra grida indiane e fucilate. E loro due niente, giù nello stagno a scazzottarsi. Ah sì, ha anche tirato un colpo di revolver che ha freddato il capo dei cattivi ma, poverino, lui non voleva, gli è proprio scappato il colpo. Quale immoralità, solo i bianchi uccidono, lui vorrebbe indugiare, suda freddo, fare la pace, lui che ha tanto sofferto per la schiavitù. Se poi ci mettiamo indiani il cui unico punto debole sta nel prendersi epiche ciucche , ma in fondo anche loro sono buoni, mica come i bianchi, abbiamo un film che risente assai dell'epoca in cui fu prodotto, il magico '68, e che a mio parere è assolutamente da evitare. Alberto.
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daniela macherelli
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martedì 16 ottobre 2012
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un godibile sidney pollack
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Il film, che non perde un colpo come ritmo e tenuta della sceneggiatura, si gioca sull'alternanza del predominio e del potere fra bianchi, indiani ed un nero vissuto precedentemente in una famiglia agiata, dove si è istruito. Il conflitto etnico è ben impersonato dai personaggi principali (Joe Bass, il nero, il personaggo interpretato da Telly Savalas e Due Corvi) che non perdono occasione per affermare la propria cultura e le proprie radici a scapito degli altri, in un intreccio coinvolgente di lealta, tradimenti, convenienze personali. La location (un deserto roccioso), stupenda, inserisce la vicenda in un contesto di essenzialità, dove esistono solo i personaggi del film, che lottano per la supremazia, ma non solo per fare i propri meri interessi immediati, ma anche per ribadire la superiorità della propria visione delle cose.
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Il film, che non perde un colpo come ritmo e tenuta della sceneggiatura, si gioca sull'alternanza del predominio e del potere fra bianchi, indiani ed un nero vissuto precedentemente in una famiglia agiata, dove si è istruito. Il conflitto etnico è ben impersonato dai personaggi principali (Joe Bass, il nero, il personaggo interpretato da Telly Savalas e Due Corvi) che non perdono occasione per affermare la propria cultura e le proprie radici a scapito degli altri, in un intreccio coinvolgente di lealta, tradimenti, convenienze personali. La location (un deserto roccioso), stupenda, inserisce la vicenda in un contesto di essenzialità, dove esistono solo i personaggi del film, che lottano per la supremazia, ma non solo per fare i propri meri interessi immediati, ma anche per ribadire la superiorità della propria visione delle cose. Il film è, praticamente, un lungo inseguimento da parte di Joe Bass della carovana guidata da Telly Savalas che gli ha rubato delle pellicce, sul quale appunto si inseriscono le scelte altalenanti del nero che, inizialmente lasciato a Joe da Due Corvi in cambio delle pellicce, dapprima familiariza con Joe , ma successivamente, sentendo che la carovana è diretta in Messico dove lui vorrebbe andare, si unisce ad essa, per poi rimettersi dalla parte di Joe, uccidendo Savalas alla fine del film. Il personaggio del nero diventa paradigma dell'animo umano con i suoi sentimenti e pensieri ambivalenti, con le sua grandezze e i suoi opportunismi. Un film che vale la pena vedere, per regia, sceneggiatura, location e cast.
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celluloide
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domenica 26 agosto 2012
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western allegro
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Tanti trucchi per sopravvivere nel west. Gli svariati particolari ironici e farseschi che nel contempo danno l'idea vera di come i negri erano considerati ne fanno un film da vedere per gli amanti del western e non.
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