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i"Buonasera, MRS.Campbell"(1968, Melvin Frank, anche tra gli autori della sceneggiatura)è una commedia d'antan: c'è il tema, vagamente certo, "storico", ossia la rimpatriata dei"gringos"in Italia, dopo la Seconda Guerra Mondiale, negli anni Sessanta, nei luoghi della(certo anche interessata)Liberazione, c'è una certa(blanda, ovviamente) autocritica da parte degli States verso i loro atteggiamenti(la terribile moglie di uno dei tre candidati alla paternità della ragazza GIA, che ne fa, senza sapere degli eroi senza ben sapere come stiano veramente le cose, poi invece la condanna verso i tre"papabili"quando sanno la verità, l'affabulazione e poi l'autogiusitificazione dei tre"colpevoli"), c'è soprattutto il divertimento per la situazione: una donna che , giovanissima, era rimasta incinta di una bambina, ora ormai ventenne e innamorata, con il"pater incertus"o meglio addirittura tre possibili candidati alla peternità...Tra rievocazione e un po'di"turismo filmico"(Castelli romani, in specie Ariccia, mentre a Firenze si accenna solamente, ma la città, in realtà non si vede), equilibrio tra sequenze all'esterno e sequenze" interne", ottima prova interpretativa: La Lollobrigida è protagonista efficace, bene Peter Lawford, Telly Savalas(altrimenti identificato quasi unicamente con il tenente Kojak), benissimo Phil Silvers, un comico nato che questo film dà l'occassione di scoprire, Janet Margolin nel ruolo della figlia, Lee Grant in un ruolo"di rincalzo"ma non banale né troppo secondario, Philippe Leroy nel ruolo dell'attuale marito della signora Campbell, dove bisogna dire che il cognome da sposata la signora lo assume dopo aver visto il nome nelle scatole della famosa zuppa Campbell, immortalata, come noto, anche da Andy Warhol... El Gato
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