reiver
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domenica 5 agosto 2007
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mcqueen:antieroe da brividi
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Un memorabile film di guerra?"Quelli della S.Pablo" è qualcosa di più,o se volete qualcosa di diverso.Una pellicola sulla difficoltà di accettare la disomogeneità:quella di Holman (un McQueen da cineteca) la cui indole individualista e solitaria lo isola dai camerati e dal comandante,vittime della peggiore ottusità militare;quella di Frenchy (un bravissimo Attenborough),che innamorandosi di una cinese,diventa inviso a entrambe le comunità;quella di Po-han,che viene punito per aver stabilito un legame d'amicizia con Holman;quella delle due protagoniste femminili (le bellissime Candice Bergen e Emmanuelle Arsan),loro sì capaci di uscire fuori dal coro e vincere i pregiudizi.Certo,le sequenze belliche ci sono,e sono estremamente coinvolgenti per la loro drammaticità,per l'estremo realismo delle reazioni dei combattenti,nei cui occhi si legge spesso l'indecisione o addirittura la paura;e c'è più di un riferimento alla guerra del Vietnam (nonostante l'ambientazione nella Cina del 1929),ma anche al senso complessivo del colonialismo e al problema dell'autodeterminazione dei popoli.
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Un memorabile film di guerra?"Quelli della S.Pablo" è qualcosa di più,o se volete qualcosa di diverso.Una pellicola sulla difficoltà di accettare la disomogeneità:quella di Holman (un McQueen da cineteca) la cui indole individualista e solitaria lo isola dai camerati e dal comandante,vittime della peggiore ottusità militare;quella di Frenchy (un bravissimo Attenborough),che innamorandosi di una cinese,diventa inviso a entrambe le comunità;quella di Po-han,che viene punito per aver stabilito un legame d'amicizia con Holman;quella delle due protagoniste femminili (le bellissime Candice Bergen e Emmanuelle Arsan),loro sì capaci di uscire fuori dal coro e vincere i pregiudizi.Certo,le sequenze belliche ci sono,e sono estremamente coinvolgenti per la loro drammaticità,per l'estremo realismo delle reazioni dei combattenti,nei cui occhi si legge spesso l'indecisione o addirittura la paura;e c'è più di un riferimento alla guerra del Vietnam (nonostante l'ambientazione nella Cina del 1929),ma anche al senso complessivo del colonialismo e al problema dell'autodeterminazione dei popoli.
Il regista Wise,considerato poco più di un artigiano nonostante abbia diretto capolavori come "West Side Story","Lassù qualcuno mi ama" e quel piccolo gioiellino di fantascienza che è "Ultimatum alla terra" (ma per i critici i "geni" sono sempre altri),riesce ad evitare i trabocchetti del kolossal,mantenendo il giusto profilo e assicurandosi prima di tutto di delineare e approfondire tutti i caratteri,anche quelli dei personaggi secondari:non è un caso,secondo me,che Mako (l'attore giapponese che impersonava Po-Han) fu candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista.I momenti "intimistici" non sono meno intensi di quelli bellici,con la splendida,malinconica colonna sonora di Jerry Goldsmith precisa nel sottolineare i momenti salienti della narrazione;le storie d'amore presenti nel film non sono,come spesso succede nei film d'azione,pretesti per intervalli tra una scena drammatica e l'altra,anzi,costituiscono il motore della vicenda,rafforzando la complessità del racconto senza mai scadere nel melodrammatico o nel patetico.
"Quelli della S.Pablo" è il film della maturità per Steve McQueen,l'unica sua interpretazione nominata all'Oscar (che però andò a Paul Scofield per "Un uomo per tutte le stagioni":credo ci sia poco da dire...),la pellicola che ne certifica lo status di "star",ma soprattutto la prova definitiva delle sue capacità attoriali.
Poichè tutto il film è incentrato sul personaggio da lui interpretato,è difficile immaginare cosa sarebbe successo se la parte fosse stata affidata ad un altro attore:Holman è infatti cinico in apparenza,ma generoso e altruista nei comportamenti;estraneo alle beghe politico-militari,ma coraggioso quando è costretto a combattere;testardo,idealista,poco incline ad assoggettarsi agli ordini militari,ma pronto a mettere in gioco la vita per difendere una "bandiera" in cui non si riconosce più,in una guerra senza senso.McQueen rende magistralmente il senso di smarrimento del suo personaggio,la sua irrisolta lotta interiore,la sua grande umanità:il suo Jake Holman è uno dei più memorabili antieroi della storia del cinema.
La scena da ricordare?Sicuramente quella in cui il protagonista è costretto a sparare a Po-han per sottrarlo ai supplizi inflittigli dai cinesi in rivolta:una sequenza commovente,indimenticabile,capace di emozionare anche chi ,come me,l'ha rivista molto più di un paio di volte...
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nicola1
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martedì 1 settembre 2015
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gioiello dimenticato
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Grande film per un grande regista. Robert Wise conferma la sua fama come autore di un ottimo cinema che, al di là di qualche eccezione (“West Side Story”, “Tutti insieme appassionatamente”) si mantiene fuori del main stream hollywoodiano. Questo film lo conferma, lavoro completamente fuori tempo, potrebbe benissimo essere stato girato adesso. Non mi sorprende che all’uscita (1966) non abbia confermato le attese e, forse, Wise lo sapeva. Regia superba, una scena su tutte: Jake che osserva da lontano a Shirley sulla coperta della nave pronta ad andare alla missione. Il senso della solitudine in qualche frame. Senza soffermarsi sulla trama in sé, è il modo in cui viene raccontata che appassiona, intriga quasi come un giallo.
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Grande film per un grande regista. Robert Wise conferma la sua fama come autore di un ottimo cinema che, al di là di qualche eccezione (“West Side Story”, “Tutti insieme appassionatamente”) si mantiene fuori del main stream hollywoodiano. Questo film lo conferma, lavoro completamente fuori tempo, potrebbe benissimo essere stato girato adesso. Non mi sorprende che all’uscita (1966) non abbia confermato le attese e, forse, Wise lo sapeva. Regia superba, una scena su tutte: Jake che osserva da lontano a Shirley sulla coperta della nave pronta ad andare alla missione. Il senso della solitudine in qualche frame. Senza soffermarsi sulla trama in sé, è il modo in cui viene raccontata che appassiona, intriga quasi come un giallo. Forse azzardo a dire un “Apocalypse Now” ante litteram, pero’ i punti di contatto con il capolavoro di Coppola sono molti (il fiume, la ricerca di sé, l’inutilità della guerra) Attori ottimi, dai protagonisti fino all’ultimo dei caratteristi cinesi. E’ difficile trovare un film del genere. Io li chiamo gioielli dimenticati. Ricordo personale: fine anni 70, Buenos Aires, in TV dopo molti spot promozionali, passavano “El cañonero de Yang Tse” dopo poco l’inizio del film i miei genitori mi mandarono al letto perché era già tardi. L’arrivo del marinaio Steve McQueen al porto mi è rimasta impresa a lungo.
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samanta
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lunedì 13 maggio 2019
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che accidenti è successo?
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Il film è ambientato nella Cina del 1926 e la San Pablo è una cannoniera degli USA che gira sui fiumi interni per proteggere i cittadini USa e stranieri (Missionari, commercianti, uomini d'affari). Nella nave un pò scalcinata comandata dal capitano Collins (Richard Crenna) si imbarca il sottoufficiale macchinista Holman (Steve McQueen) e trova una nave con una disciplina un pò allentata e in cui l'equipaggio ha demandato molte attività ai servitori cinesi. Nel film che è drammatico ma non di guerra anche se cis sono scontri si dipanano due storie di amore quella platonica ma intensa tra Holman e Shirley (Candice Bergen) un'insegnante che segue il missionario Jameson e quella tra il sottoufficiale Frenchy (Richard Attenborough) e la cinese Maily che strappa a un destino di prostituta, grazie anche all'aiuto di Holman e che sposa.
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Il film è ambientato nella Cina del 1926 e la San Pablo è una cannoniera degli USA che gira sui fiumi interni per proteggere i cittadini USa e stranieri (Missionari, commercianti, uomini d'affari). Nella nave un pò scalcinata comandata dal capitano Collins (Richard Crenna) si imbarca il sottoufficiale macchinista Holman (Steve McQueen) e trova una nave con una disciplina un pò allentata e in cui l'equipaggio ha demandato molte attività ai servitori cinesi. Nel film che è drammatico ma non di guerra anche se cis sono scontri si dipanano due storie di amore quella platonica ma intensa tra Holman e Shirley (Candice Bergen) un'insegnante che segue il missionario Jameson e quella tra il sottoufficiale Frenchy (Richard Attenborough) e la cinese Maily che strappa a un destino di prostituta, grazie anche all'aiuto di Holman e che sposa. Scoppia la rivoluzione del Kuomintang e la nave viene circondata dai ribelli e rimane isolata, per tutto il periodo invernale in cui ci sono le secche del fiume. A farla breve Holman va a visitare Frenchy che ha disertato per vivere con Maily, ma lo trova morto per una improvvisa febbre, poi viene aggredito dai rivoluzionari che uccidono la ragazza. Holman viene accusato dall'omicidio ma è difeso anche nei confronti dell'equipaggio che lo vorrebbe consegnare ai cinesi, dal comandante che fa ripartire la nave e contravvenendo agli ordini decide di andare a salvare Jameson e la sua insegnante nella loro missione. Il finale dopo una battaglia con le imbarcazioni cinesi è tragico: la ragazza è messa in salvo ma Holman e Collins muoiono.
Il film che è ambientato molto bene, le riprese sono state effettuate a Hong Kong e a Taiwan, appartiene al periodo d'oro di Hollywood che era in grado di fare colossal con una certa classe. Innanzitutto il regista Robert Wise uno dei migliori registi americani: 4 Oscar (Miglior film e migliore regia per West Side Story e Tutti insieme appassionatamente) regista eclettico che passò dal dramma alla commedia musicale, dal film western a quello di fantascienza, al noir, Wise lanciò cinematograficamente Paul Newman con Lassù qualcuno mi ama e fece vincere un Oscar a Susan Hayword in Non voglio morire. Wise dirige con autorità la storia e malgrado la lunghezza della pellicola (circa 3 ore) ha in mano la situazione e il racconto che fila senza sbavature scolpendo dei personaggi che rimangono impressi. Innanzitutto Holman interpretato da un grande Steve McQueen un attore a cui bastava chiudere gli occhi o fare un movimento delle labbra per esprimere una situazione o un sentimento, Steve che ebbe un'infanzia infelice, fu visto come un ribelle, un sessodipendente, una persona scontrosa e violenta, pochi sanno che un anno prima di essere colpito dal cancro si era convertito, grazie alla fidanzata e al suo istruttore di volo, era diventato un cristiano rinato, morì serenamente a 50 anni nel 1980 leggendo il vangelo di SanGiovanni. Accanto recitano magnificamente Attenborough che diventerà un grande attore e regista, e Richard Crenna attore televisivo (lo vedremo poi nei film di Rambo) che offre una recitazione magnifica presentando un ufficiale dalla personalità complessa osservante della disciplina e del regolamento, ma che si mostra umano e consapevole dell'inutilità delle azioni che gli fanno fare, ciò nonostante sacrifica la vita per salvare gli altri. Un poco smorta appare la recitazione di Candice Bergen. Rimarrà sempre scolpito il grido di Holman morente "Che accidenti è successo".
In conclusione una bella storia raccontata da un insieme di personalità che è ben difficile vedere ancora.
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mondolariano
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venerdì 29 aprile 2011
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gli ambigui rapporti usa-cina
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E’ interessante osservare come gli ambigui rapporti tra Stati Uniti e Cina siano cambiati col passare degli anni: in guerra nel 1926, alleati nella Seconda guerra mondiale, partner commerciali, rivali e nuovamente alleati. Film più che attuale, quindi, ma di un’attualità non prevista all’epoca delle riprese, quando i “gialli” erano ancora visti come un popolo per cui provare pietà. Considerando che la sleale concorrenza cinese ha portato alla crisi dell’economia occidentale, la bandiera a stelle e strisce può lecitamente sventolare sul pennone della S.Pablo in quanto guerra combattuta alla pari, senza allusioni al più becero nazionalismo yankee che altrove avrebbe stonato non poco. E nella grande scena dell’assalto sul fiume è difficile parteggiare per i cinesi.
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E’ interessante osservare come gli ambigui rapporti tra Stati Uniti e Cina siano cambiati col passare degli anni: in guerra nel 1926, alleati nella Seconda guerra mondiale, partner commerciali, rivali e nuovamente alleati. Film più che attuale, quindi, ma di un’attualità non prevista all’epoca delle riprese, quando i “gialli” erano ancora visti come un popolo per cui provare pietà. Considerando che la sleale concorrenza cinese ha portato alla crisi dell’economia occidentale, la bandiera a stelle e strisce può lecitamente sventolare sul pennone della S.Pablo in quanto guerra combattuta alla pari, senza allusioni al più becero nazionalismo yankee che altrove avrebbe stonato non poco. E nella grande scena dell’assalto sul fiume è difficile parteggiare per i cinesi. Dal punto di vista tecnico, questo “quasi kolossal” è solido come una roccia, drammatico, tragico, del tutto privo di parentesi ironiche, ma è troppo granitico per lasciare spazio alla commozione invano cercata.
Anche per appassionati di battelli a vapore, avendo la nave un ruolo di primissimo piano, complice il leggendario Steve McQueen in veste di capo-macchinista. Le fumate nere della ciminiera sono parte integrante della scenografia.
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renatoc.
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giovedì 11 gennaio 2018
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bellissimo film di robert wise
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Questa volta Robert Wise ci dona un film triste ma molto significativo! Se ricordiamo la situazione in Cina all'inizio del XX° secolo (Rivolta dei Boxer) era chiaro che le nazioni occidentali, alle quali si era aggiunto anche il Giappone, avevano intenzione di colonizzare la Cina. Ma non si può trattare così un impero millenario, e male glie ne incolse. Questo film, ambientato nel 1926, racconta di un fatto avvenuto all'epoca in cui le forze occidentali stavano lentamente lasciando la Cina e la San Pablo aveva il compito di proteggere gli Americani rimasti! Non dimentichiamo, comunque che il film è del 1966, girato in piena guerra fredda ed in un periodo in cui la Cina di Mao era tremendamente ostile contro gli USA, per cui fa un po' vedere i Cinesi anc
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Questa volta Robert Wise ci dona un film triste ma molto significativo! Se ricordiamo la situazione in Cina all'inizio del XX° secolo (Rivolta dei Boxer) era chiaro che le nazioni occidentali, alle quali si era aggiunto anche il Giappone, avevano intenzione di colonizzare la Cina. Ma non si può trattare così un impero millenario, e male glie ne incolse. Questo film, ambientato nel 1926, racconta di un fatto avvenuto all'epoca in cui le forze occidentali stavano lentamente lasciando la Cina e la San Pablo aveva il compito di proteggere gli Americani rimasti! Non dimentichiamo, comunque che il film è del 1966, girato in piena guerra fredda ed in un periodo in cui la Cina di Mao era tremendamente ostile contro gli USA, per cui fa un po' vedere i Cinesi ancora un po' selvaggi e crudeli! Orribile la sequenza in cui alcuni Cinesi buttano la povera Maily, appena "vedova" ed in attesa di un figlio, fuori dalla finestra per incolpare il protagonista Holman del delitto! Ed il finale si conclude tristemente con la morte di Holman magistralmente interpretato da Steve McQueen! Insomma è un film denuncia contro i popoli di razza bianca che si erano pretesi il lusso di poter colonizzare tutti i popoli di razze diverse e che la guerra è in ogni caso una cosa sporca! Bellissima Candice Bergen nel ruolo di una missionaria! E' un film da riscoprire anche perchè fa notare come ai giorni nostri siano cambiati i rapporti tra USA e Cina!
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