Il buono, il brutto, il cattivo |
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Un film di Sergio Leone.
Con Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Eli Wallach, Luigi Pistilli.
continua»
Western,
durata 182 min.
- Italia, Spagna 1966.
uscita giovedì 17 luglio 2014.
MYMONETRO
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capolavoro assoluto
di giulio andreettaFeedback: 10779 | altri commenti e recensioni di giulio andreetta |
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lunedì 10 agosto 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Accingersi a scrivere di questo film appare molto difficile, anche perché ci troviamo di fronte ad un vero e riuscito esperimento d'arte cinematografica, che non fu subito apprezzato dalla critica nonostante l'incredibile successo di pubblico. Da menzionare subito l'incredibile valore della recitazione di questi tre monumenti, Lee Van Cleef, Eli Wallach e Clint Eastwood. Questi utlimi non potrebbero impersonare i caratteri più diversi: Wallach interpreta il classico delinquentello disposto a tutto per pochi dollari, Eastwood ritrae un personaggio calmo, intelligente, ed estremamente furbo, mentre Van Cleef dà vita a un carattere compassato, ma estremamente perverso. Proprio dall'incontro/scontro tra questi tre tipi umani nasce a mio avviso l'incredibile valore della sceneggiatura e più in generale del film. E poi vogliamo parlare della musica? Ennio Morricone dà il meglio di se stesso, componendo alcuni tra i temi più celebri della sua incredibile carriera. Ogni melodia sembra essere associata ad uno di questi tre personaggi e l'effetto emotivo sullo spettatore è straordinario. Alcune scene mettono in luce il genio, il vero genio di Sergio Leone, qui alle sue vette d'ispirazione, si pensi solo alla scena in cui Tuco e 'il biondo' escono dal monastero e si mettono in viaggio sulla diligenza. Un rapido scambio di battute che sembra dire tutto, e in profondità, sulla psicologia dei personaggi. In effetti, come sottolineato anche in altri commenti, sembra anche a me che un racconto di questo genere sia avvicinabile all'epica classica, in quanto in questa pellicola ne sono presenti tutti i caratteri tipici: il viaggio inteso come prova di formazione, l'avventura, l'eroismo, le imprese leggendarie ecc. Un vero racconto popolare, ma non per questo ingenuo, che riesce sempre a comunicare qualcosa di diverso a seconda delle varie possibili letture interpretative. Un film, dunque, che sembra inesauribile: un cinema da scoprire e da riscoprire continuamente. Di fronte a tutto ciò esporre una breve sintesi della trama non renderebbe merito alla ricchezza di questo lavoro, che si colloca certamente alle vette dell'arte cinematografica.
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