8 ½

Otto e mezzo è l’omaggio di Fellini al cinema, un lungo, intenso canto interiore dedicato all’universo incantato della cellulosa. Il protagonista è Marcello Mastroianni, chiaramente, in piena crisi creativa ed umana alle prese con il prossimo film che ha come oggetto un interminabile pout pourri di sensazioni, affetti, bugie, contraddizioni, mogli, amanti, produttori, nani e ballerine. Il clima surreale tipico del cinema di Fellini arriva ai massimi livelli, il racconto avviene per perifrasi, parabole, iperbole, non contano i fatti, ma i contesti. Il presente, il passato, la Chiesa, la realtà e la fantasia si sovrappongono in un gioco continuo dove il balletto dialettico delle contraddizioni prende la scena. Il regista quarantatreenne diventa il centro di un mondo e su di lui converge per poi divergere l’essenza del sogno di Fellini. Marcello Mastroianni riesce a realizzare sotto il profilo espressivo il sogno di Fellini, confermando ancora una volta le sue grandi doti di attore. Un film che ha fatto la storia del cinema, ponendo le basi per una svolta culturale che ha modernizzato anche la cultura italiana, portandola al di là dei suoi limiti culturali. Insomma un capolavoro.