La ballata di un soldato |
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Un film di Grigoriy Chukhray.
Con Vladimir Ivashov, Janna Prokhorienko
Titolo originale Ballada o soldate.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 96 min.
- URSS 1959.
MYMONETRO
La ballata di un soldato
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La guerra di alioscia
di Omero SalaFeedback: 2202 | altri commenti e recensioni di Omero Sala |
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mercoledì 9 marzo 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film di guerra che racconta di Alioscia, un diciannovenne soldato dell’Armata Rossa, che in prima linea si trova a doversi difendere da alcuni carri armati tedeschi che avanzano e, sebbene in modo maldestro (è solo un telefonista), ne mette fuori uso due con un mitragliatore abbandonato dai commilitoni in fuga. Il suo generale vuole conferirgli una medaglia al valore ma lui, timidamente, chiede qualche giorno di licenza per tornare a casa a salutare la madre e aggiustare il tetto malconcio della casa. Lungo la strada rivela la sua delicata indole, la sua naturale bonomia, il carattere spontaneamente generoso e l’ingenuo romanticismo: accetta, nonostante i tempi stretti, di portare del sapone alla moglie di un commilitone (per scoprire che lei tradisce il marito, e decidere di portare il sapone al vecchio padre); tranquillizza un altro reduce che sta tornando dalla moglie ed è terrorizzato dall’idea di presentarsi con una gamba amputata; conosce infine una ragazza spaventata, Shura, che viaggia da clandestina su una tradotta e, dopo alcuni contrasti e reciproche diffidenze, intreccia con lei un rapporto di solidarietà che diventa presto dimestichezza, complicità, simpatia, amicizia e affetto; e i primi timidi segnali di un trattenuto idillio, di un amore pudico. Nelle complicazioni del tragitto i due si perdono, si cercano, si ritrovano, per poi lasciarsi definitivamente quando le loro strade inevitabilmente si dividono. Il povero Alioscia riesce fortunosamente a raggiungere la madre per poi abbandonarla immediatamente a causa della licenza scaduta.
Il film è modesto, rivela qualche eccesso di retorica, qua e là affiorano moralismi e stereotipi, ma contiene sottotraccia anche messaggi antimilitaristi che appaiono perfino commoventi oggi - marzo 2022 - che l’esercito russo ha invaso l’Ucraina e sta combattendo una guerra fratricida voluta da un despota che si ispira ai feroci autocrati della storia russa (da Ivan il terribile al brutale Stalin).
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