samanta
|
lunedì 22 marzo 2021
|
la danza di debra ...
|
|
|
|
Fritz Lang è stato un protagonista di primo piano del cinema, viennese poi naturalizzato USA, attraversò il cinema muto da Berlino ad Hollywood,attraversò il cinema muto passando al sonoro, realizzando commedie, noir, horror (M. Il mostro di Dusseldorf, il Testamento del dottor Mabuse) western (Il vendicatore di Jesse James), guerra (I guerriglieri delle Filippine), verso la fine della carriera girò alcuni film in Europa di produzione tedesca tra cui La Tigre di Eschnapur e il suo sequel Il sepolcro indiano uscito nel 1959.
Protagonisti di quest'ultimo film (come il precedente) sono attori tedeschi, ma la protagonista è un'americana: Debra Paget un'attrice bella, piccolina (1,57), formosetta, che recitava discretamente anche se non ebbe prestazioni esaltanti, ottenne una discreta notorietà negli anni '50, spesso relegata in ruoli esotici, forse per il suo aspetto (bruna, ma con gli occhi azzurri), pellerossa (L'amante indiana), egiziana (La principessa del Nilo), indiana in questo film e nel precedente, si ritirò dalle scene a 30 anni, non riuscendo ad emergere nel cinema.
[+]
Fritz Lang è stato un protagonista di primo piano del cinema, viennese poi naturalizzato USA, attraversò il cinema muto da Berlino ad Hollywood,attraversò il cinema muto passando al sonoro, realizzando commedie, noir, horror (M. Il mostro di Dusseldorf, il Testamento del dottor Mabuse) western (Il vendicatore di Jesse James), guerra (I guerriglieri delle Filippine), verso la fine della carriera girò alcuni film in Europa di produzione tedesca tra cui La Tigre di Eschnapur e il suo sequel Il sepolcro indiano uscito nel 1959.
Protagonisti di quest'ultimo film (come il precedente) sono attori tedeschi, ma la protagonista è un'americana: Debra Paget un'attrice bella, piccolina (1,57), formosetta, che recitava discretamente anche se non ebbe prestazioni esaltanti, ottenne una discreta notorietà negli anni '50, spesso relegata in ruoli esotici, forse per il suo aspetto (bruna, ma con gli occhi azzurri), pellerossa (L'amante indiana), egiziana (La principessa del Nilo), indiana in questo film e nel precedente, si ritirò dalle scene a 30 anni, non riuscendo ad emergere nel cinema.Il film all'inizio riassume il precedente: siamo in uno stato dell'India, fine secolo XIX, la bella ballerina Seetha (Debra Paget) concupita dal rajah Chandra (Walter Reyer) fugge con l'amico del sovrano: un architetto tedesco Harald (Paul Hubschmidt, attore svizzero che lavorò anche ad Hollywood di modesta caratura) che si era innamorato, ricambiato, della donna. La trama del film vede i 2 morenti nel deserto che vengono soccorsi da una carovana e portati in un villaggio dove sono curati. Nel frattempo sono arrivati al palazzo l'architetto Rhode e sua moglie Irene sorella di Harald (Claus Holm e Sabine Bethmann attori tedeschi poco noti) chiamati da lui per aiutarlo nei lavori di ristrutturazione del palazzo. La storia ha varie vicende: Seetha ed Harald per una delazione vengono catturati dai soldati del rajah, ma alla sorella è raccontato che Harald è morto. Quanto a Seetha è costretta a sposare il rajah che però ha contro i sacerdoti del tempio e inoltre è loro alleato il fratello del sovrano il perfido Ramigani Renè Deltgen) che vuole conquistare il trono. Tra varie scene tra cui un ballo di Seetha, la donna e Harald scappano di nuovo ma sono catturati, Seetha sposa il rajah ma Ramigani tenta un colpo di Stato impedito però da Harald che si era liberato, il traditore muore, Chandra si ravvede e accetta l'amore tra la ballerina e Harald quanto a lui lascia il sontuoso palazzo e diventa l'aiutante di un mendicante guru (qui Lang deve avere visto o letto Kim).
Francamente siamo in presenza di un Fritz Lang a scartamento ridotto, la pellicola pur essendo da un punto di vista tecnico ineccepibile (parte del film è stato girato in India e nel palazzo di un palazzo di un marajah) , la sceneggiatura appare impacciata, i personaggi inverosimili, i dialoghi sciatti e goffi ad un certo punto Seetha prega una statua di Shiva perchè è un dio buono e mite, quando nella religione hindù è venerato come un dio distruttore e feroce, l'India è vista come una bella cartolina a colori. Il film è rimasto celebre per il ballo sensuale di Debra Paget, praticamente nuda, davanti ad un serpente, danza che destò a suo tempo scandalo (in Italia venne censurata). La recitazione è complessivamente molto modesta (tra i comprimari compare Luciana Paluzzi che sarebbe stata una "Bond girl"), la scena finale dello scontro durante il colpo di Stato è assai maldestra.
[-]
[+] no
(di emaspac)
[ - ] no
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
fedeleto
|
martedì 4 gennaio 2011
|
ritorno ad eschnapur...
|
|
|
|
Ci aveva lasciati con i due innamorati neol deserto oramai svenuti ed esausti con la mano nella mano,e si pensava che oramai per i due fosse finita,ma Lang ritorna sulla pellicola e dirige un seguito degno di successo.Stiamo ovviamente parlando del seguito della tigre di eschnapur,che indubbiamente ha colpito molti critici per la sua eccezionale scenografia.Ma stavolta la trama sara' ancora piu' complessa,e i due innamorati dovranno lottare contro tutto e tutti (fatta eccezione per pochi alleati)per rivedersi ed amarsi senza impedimenti.Eccezionale la danza di debra paget(provocante e sensuale come poche nella storia nel cinema) intorno ad un cobra,e un 'ottima originalita' viene esaltata nella scena della ragnatela che copre la grotta dove sono i due amanti in modo che essi non possano essere visti,nel complesso sembra anche migliore del primo capitolo ,ma probabilmente si equivqalgono,ed e' difficile scegliere ,una cosa e' certa,Lang e' riuscito a chiudere il film in maniera impeccabile(l'abbandono delle ricchezze ,ed il sopraggiungere della spiritualita').
[+]
Ci aveva lasciati con i due innamorati neol deserto oramai svenuti ed esausti con la mano nella mano,e si pensava che oramai per i due fosse finita,ma Lang ritorna sulla pellicola e dirige un seguito degno di successo.Stiamo ovviamente parlando del seguito della tigre di eschnapur,che indubbiamente ha colpito molti critici per la sua eccezionale scenografia.Ma stavolta la trama sara' ancora piu' complessa,e i due innamorati dovranno lottare contro tutto e tutti (fatta eccezione per pochi alleati)per rivedersi ed amarsi senza impedimenti.Eccezionale la danza di debra paget(provocante e sensuale come poche nella storia nel cinema) intorno ad un cobra,e un 'ottima originalita' viene esaltata nella scena della ragnatela che copre la grotta dove sono i due amanti in modo che essi non possano essere visti,nel complesso sembra anche migliore del primo capitolo ,ma probabilmente si equivqalgono,ed e' difficile scegliere ,una cosa e' certa,Lang e' riuscito a chiudere il film in maniera impeccabile(l'abbandono delle ricchezze ,ed il sopraggiungere della spiritualita').
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fedeleto »
[ - ] lascia un commento a fedeleto »
|
|
d'accordo? |
|
|