|
RECENSIONE
Il film è tratto omonimo e opera prima di Norman Mailer pubblicato nel 1948 e in parte ispirato alle esperienze di gurra dell'autore. Il nudo e il morto tratta la riconquista delle Filippine da parte degli americani durante la II guerra mondiale, uscì nel 1958 in uno splendido Tecnicolor con la regia di Raoul Walsh bravo artigiano di Hollywood che passò dal muto al sonoro, spesso dirigendo film di guerra e western (La belva umana, Obiettiva Burma, Gli amanti della città sepolta, Sabbie rosse).
Siamo nel Pacifico e una divisione di marines viene addestrata, dopo il prologo riguardante l'addestramento avviene lo sbarco dei marines in un'isola occupata dai giapponesi comandati da un famoso generale. Protagonisti sono il generale Cummings (Raymond Massey) un ufficiale paranoico che vede nella guerra un criterio di selezione dell'umanità, ma che pur facendo discorsi aggressivi è esitante negli scontri. Ha preso come aiutante un giovane ufficiale colto e laureato il tenente Hearn (Clift Robertson: La Brigata del diavolo, I 3 giorni del Condor) ed infine il fanatico sergente Croft (Aldo Ray: Non siamo angeli, Berretti verdi) nominato capo plotone coraggioso soldato che si comporta con brutalità uccidendo a sangue freddo i prigionieri ed trafugando i loro beni personali. Ci sono poi i vari soldati (circa 12) che formano il reparto. all'inizio una piccola parte è quella di Lily una ragazza innamorata di uno dei soldati che fa lo spogliarello (non ci sono scene osé) nei locali interpretata da Lily St. Cyr che fu una delle prime ballerine a fare lo spogliarello integrale. I combattimenti sono feroci, i soldati sono trattati male dagli ufficiali salvo da Hearn che per questo motivo si scontra con Cummings che ha una simpatia verso di lui, ma dopo una discussione lo manda al fronte con il reparto di Croft che deve fare un'esplorazione decisiva per una manovra di Cummings. Il reparto perde 4 soldati tra cui Croft che si è rivelato più fanatico del solito, Hearn viene ferito e trasportato al punto di ritrovo ove sono raggiunti dai rimanenti soldati che hanno informazioni importanti per il comando. Ma il generale è assente andato dai superiori per giustificare i ritardi, chi lo sostituisce disobbedendo ai suoi ordini, attacca e ottiene una vittoria decisiva con la resa dei giapponesi mentre il loro generale era morto da tempo.
E' un film che mette in luce la disumanità della guerra evidenziando i comportamenti opposti degli uomini: da una parte la crudeltà ottusa e dall'altra l'eroismo e il sacrifcio. Ben delineato il personaggio di Croft che era un rude contadino povero diventato soldato, che follemente si è innamorato di una donna di facili costumi Mildred (Barbara Nichols: 3 donne e uno scapolo, L'alibi era perfetto) che si fa sposare, ma scontenta della sua condizione economica lo tradisce, Croft la sorprende con uno degli amanti e la caccia, così diventa senza scrupoli per diventare ricco. Invece appare un pò stereotipa la figura di Cummings che fa discorsi da nazista sulla selezione il che appare improbabile in un generale USA durante la guerra, bene invece il personaggio di Hearn che vede i suoi limiti ma che al momento buono sa prendere le decisioni giuste. La pellicola è ben diretta, la scena dello sbarco e i successivi numerosi scontri sono diretti con abilità ed accuratezza dal regista, ad esempio esemplare l'attacco al reparto di Croft da parte dei giappponesi che attraversano di notte il fiume. Eccellenti la fotografia a colori e la colonna sonora del bravissimo Bernard Hermann autore preferito da Hitchcock (Intrigo internazionale, Psyco, Il promontorio della paura, Taxi driver).
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
twitter
diventa fan
