muttley72
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sabato 29 dicembre 2012
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film contro la guerra, in modo intelligente
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Con questo film, ambientato nelle trincee della 1° GM (nel punto in cui si fronteggiano soldati francesi e tedeschi), Kubrik gira (volutamente in bianco e nero) un capolavoro.
Il film è contro la Guerra, perchè costringe allo scontro tra i popoli e tra gli uomini, ma è anche contro quegli alti Generali che, durante la Grande Guerra (già triste e dura in sè), usano volutamente i propri uomini come semplici numeri da sacrificare all'assalto inutilmente, contro le stesse logiche militari (solo per ottenere promozioni e far progradire la propria personale carriera).
Il film è girato in modo sublime, con inquadrature che fanno "camminare" lo spettatore come se lui stesso si trovasse nella trincea, denuciando l'assurdità della "guerra di posizione" e degli assalti sotto il fuoco delle mitragliatrici senza alcun riparo (e speranza) per gli attaccanti.
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Con questo film, ambientato nelle trincee della 1° GM (nel punto in cui si fronteggiano soldati francesi e tedeschi), Kubrik gira (volutamente in bianco e nero) un capolavoro.
Il film è contro la Guerra, perchè costringe allo scontro tra i popoli e tra gli uomini, ma è anche contro quegli alti Generali che, durante la Grande Guerra (già triste e dura in sè), usano volutamente i propri uomini come semplici numeri da sacrificare all'assalto inutilmente, contro le stesse logiche militari (solo per ottenere promozioni e far progradire la propria personale carriera).
Il film è girato in modo sublime, con inquadrature che fanno "camminare" lo spettatore come se lui stesso si trovasse nella trincea, denuciando l'assurdità della "guerra di posizione" e degli assalti sotto il fuoco delle mitragliatrici senza alcun riparo (e speranza) per gli attaccanti. La "vicenda centrale" del film narra la corte marziale di alcuni soldati francesi (scelti a caso col criterio della "decimazione") per punire un atto di (presunta) viltà di un intero reparto che si era rifiutato di uscire dalle trincee sotto il fuoco nemico. Tra i soldati scelti a caso per la fucilazione (oltre a qualche soldato normale ed a qualche soldato poco ardimentoso) ci sono anche, paradossalmenete, dei soldati decorati.
Come difensore del gruppo è designato un ufficiale che combatte realmente al fronte in prima linea (K. Douglas): costui si rende presto conto che la fucilazione (palesemente ingiusta) è solo un modo per mantenere la disciplina e non riuscirà a salvare gli innocenti, ma solo a far condannare uno dei "viscidi" generali che avevea volutamente sparato con i cannoni sulle proprie truppe per farle uscire dalla trincea. Questa giusta incriminazione sarà raggiunta sfruttando le lotte tra le "alte sfere" dell'esercito francese.
Siamo lontani dalla faziosità di altri film eccessivamente politicizzati come "Uomini contro", che avrebbero le stesse velleità di questo film....ma che ne rappresentano solo una caricatura.
La donna tedesca che canta (alla fine del film) la canzone davanti ai soldati francesi e che poi scoppia a piangere (ottenendo la commozione dei soldati che prima la dileggiavano), rappresenta tutta la stupidità di scontri tra popoli simili, costretti ad assere nemici.
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paolo 67
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mercoledì 15 agosto 2012
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il più grande film sulla prima guerra mondiale
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«Orizzonti di gloria», che racconta uno di quei momenti ingloriosi del nazionalismo non certo solo francese è un film sulla società, il potere, la politica nato da una genuina indignazione di Kubrick dalla lettura del libro omonimo di Humphrey Cobb a quindici anni su un fatto realmente accaduto nella Prima Guerra Mondiale (che Kubrick considerava «una guerra tragicamente insensata») tanto discusso (e proibito a lungo in Francia) anche dall'attore protagonista Adolphe Menjou (conservatore convinto e decorato della Prima guerra mondiale), ma elogiato da Winston Churchill per il realismo della ricostruzione.
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«Orizzonti di gloria», che racconta uno di quei momenti ingloriosi del nazionalismo non certo solo francese è un film sulla società, il potere, la politica nato da una genuina indignazione di Kubrick dalla lettura del libro omonimo di Humphrey Cobb a quindici anni su un fatto realmente accaduto nella Prima Guerra Mondiale (che Kubrick considerava «una guerra tragicamente insensata») tanto discusso (e proibito a lungo in Francia) anche dall'attore protagonista Adolphe Menjou (conservatore convinto e decorato della Prima guerra mondiale), ma elogiato da Winston Churchill per il realismo della ricostruzione. Straordinario il cast. Kubrick aveva una particolare attenzione per le figure del criminali e dei soldati perchè a suo avviso “il criminale e il soldato hanno per lo meno la virtù di essere pro o contro qualcosa in un mondo in cui la maggior parte delle persone ha accettato una grigia vacuità e rinuncia continuamente a prendere una posizione allo scopo di essere considerata normale o comune”.
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bella earl!
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giovedì 20 ottobre 2011
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il capolavoro per antonomasia.
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- L'attacco di ieri mattina non è stato un'onta alla nostra bandiera, e meno che mai un disonore per i combattenti di questa nazione, ma questa corte marziale è un'onta e un disonore per la Francia. Un processo così condotto è un'offesaa ogni principio di giustizia. Signori della corte, dichiarandoli colpevoli commettereste un delitto che vi ossessionerebbe fino alla fine dei vostri giorni. Non posso credere che il più nobile impulso dell'uomo, la pietà verso il prossimo, manchi completamente qui. Quindi vi prego umilmente: abbiate pietà di questi uomini. -
1916; Francia e Germania combattono sui rispettivi confini. Infuria la prima guerra mondiale.
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- L'attacco di ieri mattina non è stato un'onta alla nostra bandiera, e meno che mai un disonore per i combattenti di questa nazione, ma questa corte marziale è un'onta e un disonore per la Francia. Un processo così condotto è un'offesaa ogni principio di giustizia. Signori della corte, dichiarandoli colpevoli commettereste un delitto che vi ossessionerebbe fino alla fine dei vostri giorni. Non posso credere che il più nobile impulso dell'uomo, la pietà verso il prossimo, manchi completamente qui. Quindi vi prego umilmente: abbiate pietà di questi uomini. -
1916; Francia e Germania combattono sui rispettivi confini. Infuria la prima guerra mondiale. Il Generale MIreau, sotto l'ordine di un suo superiore, impone al plotone 701 comandato dal Colonnello Dax la presa del "Formicaio" base fissa dei tedeschi. Ciò che succederà dopo sarà un insulto all'umanità e alla giustizia.
Stanley Kubrick dirige quello che forse è il più grande capolavoro della storia cinematografica e anche uno dei film più incompresi; condensati in un'ora e mezza ci sono antimilitarismo, fratellanza e ripudio di ogni forma di violenza. Tante, le scene, passate alla storia per la loro crudezza o la grande rappresentazione della realtà (l'"Esecuzione" è, da sola, un capolavoro di scena). La sceneggiatura, forte del libro da cui è tratta, si tiene bene in piedi e non ha alcun inceppo. Una fotografia in bianco e nero e una regia grandiosa fanno di questo film un capolavoro. Ma anche il grande, grandissimo lavoro, fatto dagli interpreti i tre condannati a morte e Kirk Douglas su tutti. Capolavoro del cinema mondiale e patrimonio umanitario.
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weach
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mercoledì 3 agosto 2011
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scrutando l'umana follia
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Giocando allo specchio Stanley Kubrick si osserva, o meglio, scruta l’umana debolezza,”attraverso una “schizoide rappresentazione ,amara, disperata , profonda.
Ma c’è dell’altro:la peripatetica della follia passa per qua attraverso un apparente commedia che è poi dramma disperato perché annega “in un singhiozzo di profondo annichilimento ”.
Esisto forti analogie fra l’atto mentale della violenza e l’azione della violenza in quanto atto fisico: l’uno produce l’altro ed in una sorta di continuum perverso; si cade in contenitore senza vasi comunicanti e per spezzare questo continuum e generare un atto energetico di segno positivo è necessario un momento di consapevolezza come questo film che è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che spegne la divina scintilla dell’intelligenza.
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Giocando allo specchio Stanley Kubrick si osserva, o meglio, scruta l’umana debolezza,”attraverso una “schizoide rappresentazione ,amara, disperata , profonda.
Ma c’è dell’altro:la peripatetica della follia passa per qua attraverso un apparente commedia che è poi dramma disperato perché annega “in un singhiozzo di profondo annichilimento ”.
Esisto forti analogie fra l’atto mentale della violenza e l’azione della violenza in quanto atto fisico: l’uno produce l’altro ed in una sorta di continuum perverso; si cade in contenitore senza vasi comunicanti e per spezzare questo continuum e generare un atto energetico di segno positivo è necessario un momento di consapevolezza come questo film che è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che spegne la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film parafrasando una sua intervista “Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare è sorprendente l’apparente semplicità coincide sempre o quasi con intensità.”
“Orizzonti di gloria” (dal titolo originale “Paths of glory” con la straordinari partecipazione di Kirk Douglas ;James B.Harris ne è il produttore, lo stesso di “Rapina a mano armata”; sodalizio musicale con Gerad Fruied ) è’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia ed esaltazione dell’ego.
E’ condanno altamente incisiva perché si scruta” il “male oscuro della guerra “ e dei sui meccanismi sincronici e di “entanglement” analizzando il male nel terrificante intreccio psicologico che conduce al plotone di esecuzione uomini incolpevoli; dai dialoghi fra coloro che stanno per essere fucilati si evince tutta la debolezza del pensiero militare e la potenza del messaggio implicito ed esplicito del film ; in questo deserto rifulge la figura del capitano di trincea impersonato dal grande Kirk Douglas difensore degli oppressi condannati a morte .
Il film ,dopo l’esecuzione , si chiude con una musica tedesca di una giovane donna , che piangendo, intona un canto armonico per le truppe francesi : la giovane e bella cantante sarà poi una delle tre mogli di Stanley Kubrick.
Altre connotazioni del film sono la vivida rappresentazione della guerra di trincea e la fiera stupidità di comandanti accecati dall’ego e dal protagonismo.
Questa condanna ferma contro la guerra verrà poi riconfermata dalla stesso Stanley Kubrickinaltri suoi capolavori come ” Foll Metal Jaket “dove l’incisività dell’immagini verrà rafforzata dall’intensa condivisione con contenuti musicali ma anche con lo splendido "Stranglove" che usa come vettore di comunicazione l'elemento grottesco ed istrionico
Dice Kirk Douglas di Stanley Kubrick ” trovai i soldo per produrre Orizzonti di Gloria perché mi ero innamorato del suo “Rapina a mano armata” .Mai un senso di riconoscenza ; fu un talento schiacciato da un ego napoleonico”…poi ancora sempre da Kirk Douglas su Stanley Kubrick "Si uno “stronzo” presuntuoso ma anche un genio,difficile stargli vicino “
Perché riportare alla luce risentimenti personali contro questo speciale regista?
Solo per far capire quanto sia stato difficile condividere una esperienza con chi ha un diverso sentire con un con un genio che non lasciava alcun autonomia decisionale ai suoi collaboratori perché tutto deve essere orchestrato da Stanley Kubrick; dicevano di lui che era un autentico “ “schiaccia sassi“.
Un personalità fortissima e carismatica che aveva la consapevole capacità di dominare completamente le altre figure”.
Posso “sentire” Kubrick solo dal suo lavoro, non avendo mai avuto occasione di conoscerlo nel suo privato: è forse il più grande regista del XX° secolo , un genio solitario, un poco misantropo, amante della musica del Jazz del gioco degli scacchi , della fotografia, della musica classica e della solitudine .
Concludo con una dichiarazione del nostro maestro Ermanno Olmi;a domanda si chi fosse un genio rispose così: “A parte i casi di malattia mentale ,l’essere umano ha una certa capacità di “intelligere" .
Ecco è un genio è colui che usa questa capacità dilatandola :se è vero che l’uomo è espressione del Divino la marcia verso la genialità è in un certo senso anche dimostrazione ulteriore dell’esistenza di Dio.”
Grazie per l'attenzione
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mondolariano
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lunedì 18 aprile 2011
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"lei è un idealista e la compiango"
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Uno dei pochi film ambientati durante la Prima guerra mondiale è anche uno dei migliori della storia del cinema. Nessun fotogramma superfluo, nessun orpello che distoglie l’attenzione della vicenda. Una storia concentrata in soli 86 minuti che denuncia la follia del mondo militare. Tutto è studiato a tavolino per rendere al massimo l’effetto di questa denuncia e ci riesce senza elargire una sola scena di sangue. La verosimiglianza con la violenza della guerra viene ottenuta annullando la violenza stessa e rievocando il dramma in altri modi: parole, stati d’animo, situazioni assurde e strazianti nella loro semplicità. Tra esse spicca l’angoscia del soldato Ferol mentre si avvia al palo e l’ipocrisia del generale Broulard, che a prima vista riveste il ruolo ridanciano del pacificatore ma che in realtà è il peggiore di tutti, sostenendo il colonnello Dax ma scambiandone l’idealismo per arrivismo personale (“Lei è un idealista e la compiango!”).
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Uno dei pochi film ambientati durante la Prima guerra mondiale è anche uno dei migliori della storia del cinema. Nessun fotogramma superfluo, nessun orpello che distoglie l’attenzione della vicenda. Una storia concentrata in soli 86 minuti che denuncia la follia del mondo militare. Tutto è studiato a tavolino per rendere al massimo l’effetto di questa denuncia e ci riesce senza elargire una sola scena di sangue. La verosimiglianza con la violenza della guerra viene ottenuta annullando la violenza stessa e rievocando il dramma in altri modi: parole, stati d’animo, situazioni assurde e strazianti nella loro semplicità. Tra esse spicca l’angoscia del soldato Ferol mentre si avvia al palo e l’ipocrisia del generale Broulard, che a prima vista riveste il ruolo ridanciano del pacificatore ma che in realtà è il peggiore di tutti, sostenendo il colonnello Dax ma scambiandone l’idealismo per arrivismo personale (“Lei è un idealista e la compiango!”). L’unico errore del film mi sembra il fatto che un antimilitarista come il colonnello Dax non avrebbe mai potuto raggiungere il grado di colonnello…
Kirk Douglas, unica star del cast, non prevarica sugli altri e la sua recitazione è in linea con la sobrietà della sceneggiatura.
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weach
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venerdì 25 febbraio 2011
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psicologia e psicanalisi di un pensiero bellico
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Esisto forti analogie fra l’atto mentale della violenza e l’azione della violenza in quanto atto fisico: l’uno produce l’altro ed in una sorta di continuum perverso, si cade in contenitore senza vasi comunicanti; per spezzare questo continuum e generare un atto energetico di segno positivo è necessario un momento di consapevolezza come questo film che è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che spegne la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film parafrasando una sua intervista “Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare è sorprendente l’apparente semplicità coincide sempre o quasi con intensità.
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Esisto forti analogie fra l’atto mentale della violenza e l’azione della violenza in quanto atto fisico: l’uno produce l’altro ed in una sorta di continuum perverso, si cade in contenitore senza vasi comunicanti; per spezzare questo continuum e generare un atto energetico di segno positivo è necessario un momento di consapevolezza come questo film che è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che spegne la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film parafrasando una sua intervista “Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare è sorprendente l’apparente semplicità coincide sempre o quasi con intensità.”
“Orizzonti di gloria” ( dal titolo originale “Paths of glory” con la straordinari partecipazione di Kirk Kubrick “James B.Harris il produttore lo stesso di “Rapina a mano armata”; sodalizio musicale con Gerad Fruied) è’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia ed esaltazione dell’ego.
E’ condanno altamente incisiva perché si scruta” il “male oscuro della guerra “ e dei sui meccanismi sincronici e di “entanglement” analizzandli nel terrificante intreccio psicologico che conduce ,nel caso di specie, al plotone di esecuzione uomini incolpevoli; dai dialoghi fra coloro che stanno per essere fucilati si evince tutta la debolezza del pensiero militare e la potenza del messaggio implicito ed esplicito del film ; in questo deserto rifulge la figura del capitano di trincea impersonato dal grande Kirk Douglas difensore degli oppressi condannati a morte .
Il film ,dopo l’esecuzione , si chiude con una musica tedesca di una giovane donna , che piangendo, intona un canto armonico per le truppe francesi : la giovane e bella cantante sarà poi una delle tre mogli di Stanley Kubrick.
Altre connotazioni del film sono la vivida rappresentazione della guerra di trincea e la fiera stupidità di comandanti accecati dall’ego e dal protagonismo.
Questa condanna ferma contro la guerra verrà poi riconfermata dalla stesso Stanley Kubrickinaltro film ” Foll Metal Jaket “dove l’incisività dell’immagini verrà rafforzata dall’intensa condivisione con contenuti musicali .
Dice Kirk Douglas parlando d Stanley Kubrick ” trovai i soldo per produrre Orizzonti di Gloria perché mi ero innamorato del suo “Rapina a mano armata” .Mai un senso di riconoscenza ; fu un talento schiacciato da un ego napoleonico”…poi ancora sempre da Kirk Douglas.” Si uno “stronzo” presuntuoso ma anche un genio,difficile stargli vicino “
Perché vengono portate alla luce queste dichiarazione?
Solo per far capire quanto sia difficile condividere una esperienza con chi ha un diverso sentire con un con un genio che non lasciava alcun autonomia decisionale ai suoi collaboratori perché tutto deve essere orchestrato da Staneley Kubrick; dicevano di lui che era un autentico “ “schiaccia sassi“.
Un personalità fortissima e carismatica che aveva la consapevole e capacità di“dominare completamente le altre figure”.
Posso “sentire” Kubrick solo dal suo lavoro, non avendo mai avuto occasione di conoscerlo nel suo privato,: è forse il più grande regista del XX° secolo , un genio solitario, un poco misantropo, amante della musica del Jazz del gioco degli scacchi , della fotografia, della musica classica e della solitudine .
Concludo con una dichiarazione del nostro maestro Ermanno Olmi;a domanda si chi fosse un genio rispose così: “A parte i casi di malattia mentale ,l’essere umano ha una certa capacità di “intelligere” .Ecco è un genio è colui che usa questa capacità dilatandola :se è vero che l’uomo è espressione del Divino la marcia verso la genialità è in un certo senso anche dimostrazione ulteriore dell’esistenza di Dio.”
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themichtemp
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domenica 30 gennaio 2011
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un film da non perdere
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Non risente dei suoi anni, né per il contenuto né per la forma.
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weach
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venerdì 21 gennaio 2011
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il potere che opprime la divina scintilla
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ultima
Questo film è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;
in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che appiattisce la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film, parafrasando una sua intervista ,:“Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare ;è sorprendente l’apparente semplicità che si coniuga sempre o quasi con intensità.”
“Orizzonti di gloria” del grande Stanleey kubrick( dal titolo originale “Paths of glory” , tratto dal omonimo romanzo di Humpherey Cobb , produttore James B.
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ultima
Questo film è una fiera presa di posizione contro l’imbecillità dell’uomo;
in particolare contro la guerra ed i suo apparato,in genere contro il potere che appiattisce la divina scintilla dell’intelligenza.
Disse Indro Montanelli del film, parafrasando una sua intervista ,:“Non è il mio campo ma questo Stanley Kubrick ha , nel suo districarsi, un modo speciale di comunicare ;è sorprendente l’apparente semplicità che si coniuga sempre o quasi con intensità.”
“Orizzonti di gloria” del grande Stanleey kubrick( dal titolo originale “Paths of glory” , tratto dal omonimo romanzo di Humpherey Cobb , produttore James B. Harris lo stesso di “Rapina a mano armata”; sodalizio musicale con Gerad Fruied con la straordinaria partecipazione di Kirk Douglasa )è’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia ed esaltazione dell’ego.
E’ condanno altamente incisiva perché scruta il male “oscuro della guerra “ in occasione di una a condonati a morte ingiusta , sentenziata per futili motivi e con il celato e macabro intento di salvare la faccia di alti ufficiali dai loro errori in “ordini di guerra sbagliati”: il contrappasso dei dialoghi fra coloro che stanno per essere fucilati evidenza in tutta sa disumanità la follia della guerra ; rifulge la figura del capitano di trincea impersonato dal grande Kirk Douglas difensore degli oppressi condannati a morte .
Il film dopo l’esecuzione si chiude con una musica tedesca di una giovane donna , che piangendo, intona un canto armonico per le truppe francesi : la giovane e bella cantante sarà poi una delle tre mogli di Stanley Kubrick.
Altre connotazioni del film sono la vivida rappresentazione della guerra di trincea e la fiera stupidità di comandanti accecati dall’ego e dal protagonismo.
Questa condanna ferma contro la guerra verrà poi riconfermata in altro film di” Foll Metal Jaket “dove l’incisività dell’immagine verrà rafforzata dall’intensa condivisione con contenuti musicali .
Dice Kirk Douglas” trovai i soldo per produrre Orizzonti di Gloria perché mi ero innamorato del suo “Rapina a mano armata” .Mai un senso di riconoscenza ; fu un talento schiacciato da un ego napoleonico”…poi ancora sempre da Kirk Douglas.” Si uno “stronzo” presuntuoso ma anche un genio,difficile stargli vicino “
Perché vengono portate alla luce queste dichiarazione?
Solo per far capire quanto sia difficile condividere una esperienza con chi ha un diverso sentire “con un con un genio che non lascia alcun autonomia decisionale ai suoi collaboratori perché tutto deve essere orchestrato da Staneley Kubrick; dicevano di Stanley che era un autentico “ “schiaccia sassi“.
Un personalità fortissima e carismatica che aveva la consapevole e capacità di“dominare completamente le altre figure “Posso percepire Kubrick solo dal suo lavoro, non avendo mai avuto occasione di conoscerlo nel suo privato,: è forse il pù grande regista del xx° secolo , un genio solitario, un poco misantropo, amante della musica del Jazz del gioco degli scacchi , della fotografia, della musica classica e della solitudine .
Qualcun ha detti di Kubrick che è stato immenso perché ha saputo ipnotizzare ed ipnotizzarsi con la musica.: quando la musica cominciò a diventare centrale nella sua produzione e viaggiare insieme alle immagini questa scelta fu il mezzo che consentì a Kubrick di accedere al “Paradiso”:finalmente le immagini, forma , compenetrate da un afflato universale assorbono nuova forza nella reciproca sincronicità e risonanza..
Concludo con una dichiarazione del nostro maestro Ermanno Olmi;a domanda si chi fosse un genio rispose così: “A parte i casi di malattia mentale ,l’essere umano ha una certa capacità di “intelligere” .Ecco è un genio è colui che usa questa capacità dilatandola :se è vero che l’uomo è espressione del Divino ;la marcia verso la genialità è in un certo senso anche dimostrazione ulteriore dell’esistenza di Dio."
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giovedì 13 gennaio 2011
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orizzonti di stupidità e disumanità
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Definitivo.
"Orizzonti di gloria” dal titolo originale “Paths of glory” con la straordinari partecipazione di Kirk Douglas..
Tale film è tratto dal romanzo omonimo di Humpherey Cobb
Il produttore del film è James B.Harris che fu produttore anche del precedente film di Stanley Kubrick “Rapina a mano armata”.;
sodalizio musicale con Gerad Fruied .
E’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia e di follia.
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Definitivo.
"Orizzonti di gloria” dal titolo originale “Paths of glory” con la straordinari partecipazione di Kirk Douglas..
Tale film è tratto dal romanzo omonimo di Humpherey Cobb
Il produttore del film è James B.Harris che fu produttore anche del precedente film di Stanley Kubrick “Rapina a mano armata”.;
sodalizio musicale con Gerad Fruied .
E’ film dalla solida posizione antimilitarista che scruta la guerra nella struttura militare con tutte le implicazione disumane, piene di cinismo, di ipocrisia e di follia.
E’ condanno altamente incisiva perché osserva il male “oscuro della guerra “fa condonati a morte fra umili ,per futili motivi, anzi per coprire altre responsabilità di alti ufficiale: il contrappasso dei dialoghi fra coloro che stanno per essere fucilati evidenza in tutta sa usa profondità l’imbecillità della guerra ; rifulge la figura del capitano di trincea impersonato dal grande Kirk Douglas difensore degli oppressi condannati a morte .
Il film dopo l’esecuzione si chiude con una musica tedesca di una giovane donna , che piangendo, intona un canto armonico per le truppe francesi : la giovane e bella cantante sarà poi una delle tre mogli di Stanley Kubrick.
Altre connotazioni del film sono la vivida rappresentazione della guerra di trincea e la fiera stupidità di comandanti accecati dall’ego e dal protagonismo.
Questa condanna ferma contro la guerra verrà poi riconfermata in altro film ” Foll Metal Jaket “dove l’incisività dell’immagine verrà rafforzata dall’intensa condivisione con contenuti musicali .
Dice Kirk Douglas” trovai i soldi per produrre Orizzonti di Gloria perché mi ero innamorato del suo “Rapina a mano armata” .Mai un senso di riconoscenza ; fu un talento schiacciato da un ego napoleonico”…poi ancora sempre da Kirk Douglas.” Si uno “stronzo” presuntuoso ma anche un genio,difficile stargli vicino “
Perché vengono portate alla luce queste dichiarazione?
Solo per far capire quanto sia difficile condividere una esperienza con una persona che ha un diverso sentire “con un con un genio che non lascia alcun autonomia decisionale a chi collabora con lui ;:tutto doveva essere fatto esattamente come diceva lui; era “uno “schiaccia sassi “
Un personalità fortissima e carismatica che aveva la consapevole e capacità di “dominare completamente le altre figure “con tanto lavoro regalato per psicologi e psichiatri che hanno poi dovuto recuperare i “malcapitati ".
Posso percepire Kubrick solo dal suo lavoro, non avendo mai avuto occasione di conoscerlo nel suo privato,: è forse il pù grande regista del xx° secolo , un genio solitario, un poco misantropo, amante della musica ,del Jazz ,del gioco degli scacchi , della fotografia, della musica classica ,e della solitudine .
Qualcun ha detti di Kubrick che è stato immenso perché ha saputo ipnotizzare ed ipnotizzarsi con la musica.: quando la musica cominciò a diventare centrale nella sua produzione e viaggiare insieme alle immagini questa scelta fu il mezzo che consentì a Kubrick di accedere al “Paradiso”:finalmente le immagini, forma , compenetrate da un afflato universale assorbono nuova forza nella reciproca sincronicità e risonanza..
Concludo con una dichiarazione del nostro maestro Ermanno Olmi;a domanda si chi fosse un genio rispose così: “A parte i casi di malattia mentale ,l’essere umano ha una certa capacità di “intelligere” .Ecco è un genio è colui che usa questa capacità dilatandola :se è vero che l’uomo è espressione del Divina ;la marcia verso la genialità è in un certo senso anche dimostrazione ulteriore dell’esistenza di Dio."
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tony montana
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lunedì 18 ottobre 2010
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il primo grande capolavoro di kubrick
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Solo la mente geniale di Stanley Kubrick poteva dar vita ad una storia come quella narrata in Orizzonti di gloria, un vero film epico che mostra l’orrore e l’essenza della guerra e di coloro che la combattono senza mostrare neanche un soldato tedesco o un esplicito scontro a fuoco. Il film è ambientato durante la prima guerra mondiale, la guerra forse più disastrosa mai avvenuta, ma non si sofferma sulle battaglie e neanche sulla malsana vita di trincea, ma invece si sofferma su questione di moralità umana e di gloria, ma anche sui rapporti degli uomini in guerra. Ottimi interni ed esterni realizzati in maniera eccellente, quanto i costumi, il bianco e nero restituisce inoltre tutta l’atmosfera dell’epoca.
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Solo la mente geniale di Stanley Kubrick poteva dar vita ad una storia come quella narrata in Orizzonti di gloria, un vero film epico che mostra l’orrore e l’essenza della guerra e di coloro che la combattono senza mostrare neanche un soldato tedesco o un esplicito scontro a fuoco. Il film è ambientato durante la prima guerra mondiale, la guerra forse più disastrosa mai avvenuta, ma non si sofferma sulle battaglie e neanche sulla malsana vita di trincea, ma invece si sofferma su questione di moralità umana e di gloria, ma anche sui rapporti degli uomini in guerra. Ottimi interni ed esterni realizzati in maniera eccellente, quanto i costumi, il bianco e nero restituisce inoltre tutta l’atmosfera dell’epoca. Perfetti interpreti da Douglas che incarna chi fa la vera guerra a Macready che invece impersona un personaggio che si odia, che fa la guerra seduto dietro una poltrona e che sacrifica innocenti per mantenere la sua dignità pulita. Sono evidenti i segni che fanno di Kubrick un genio del cinema oltre che al miglior regista del secolo scorso. Kubrick dimostra di saperci fare con la macchina da presa ( si noti l’ottima fotografia che non fa sembrare Orizzonti di gloria un film degli anni 50 ) e anche con la penna ( la sceneggiatura è tratta da un romanzo a sua volta ispirato ad un fatto realmente accaduto durante la prima guerra mondiale ) e accompagnato da altri due compagni d’avventura, scrive e mette su pellicola sequenze magistrali e memorabili come la scena della fucilazione dei falsi condannati, il processo della corte marziale e la scena in cui la donna tedesca ( interpretata dalla moglie del regista ) canta insieme ai soldati. Il film dura neanche un’ora e mezza ( già tanto tempo per l’epoca ), ma non sembra che duri così poco, la lentezza studiata, le sequenze che tolgono il respiro e l’intensità che pervade tutto il film fanno di Orizzonti di gloria un grande capolavoro di Kubrick oltre che del cinema in generale. Peccato che non abbia vinto o sia stato nominato a degli oscar, li meritava altamente. E' un grande film, e lo dimostra il fatto di essere ancora oggi una fonte d'ispirazione di altri celebri registi. Avete presente il generale Massimo Decimo Meridio che passa in rassegna le truppe prima della battaglia iniziale ne"Il gladiatore" di Ridley Scott? Confrontate questa scena con quella dove il capitano francese interpretato da Kirk Douglas fa altrettanto con i propri soldati prima dell'assalto…
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