rob8
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sabato 28 luglio 2018
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de sica e risi accoppiata vincente
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Il terzo capitolo della serie dei Pane e amore si distingue nettamente dai precedenti per ambientazione (qui siamo a Sorrento) e stile di regia (passata da Comencini a Risi), noché per la presenza di Sofia Loren al posto di Gina Lollobrigida. Il tutto fotografato a colori dal grande Peppino Rotunno.
Ne scaturisce una pellicola che prefigura già il superamento della stagione del neorealismo rosa e l’approdo alla commedia all’italiana, di cui non a caso Risi sarà esponente di punta.
Centrale resta comunque la figura di Vittorio De Sica, unico legame (insieme a Tina Pica) con gli episodi precedenti, ma che qui sembra marcare ancor di più il suo atteggiamento autoironico: come quando il suo personaggio allestisce, da vero regista, la “sceneggiata” finale che porterà al lieto fine.
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Il terzo capitolo della serie dei Pane e amore si distingue nettamente dai precedenti per ambientazione (qui siamo a Sorrento) e stile di regia (passata da Comencini a Risi), noché per la presenza di Sofia Loren al posto di Gina Lollobrigida. Il tutto fotografato a colori dal grande Peppino Rotunno.
Ne scaturisce una pellicola che prefigura già il superamento della stagione del neorealismo rosa e l’approdo alla commedia all’italiana, di cui non a caso Risi sarà esponente di punta.
Centrale resta comunque la figura di Vittorio De Sica, unico legame (insieme a Tina Pica) con gli episodi precedenti, ma che qui sembra marcare ancor di più il suo atteggiamento autoironico: come quando il suo personaggio allestisce, da vero regista, la “sceneggiata” finale che porterà al lieto fine.
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fabio57
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venerdì 13 novembre 2015
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grande
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Dino Risi non perdeva un colpo,e anche in quest'occasione ci regalò una perla di comicità nostrana.Rispetto ai precedenti di Comencini,il registro è più frivolo ma non per questo meno efficace.De Sica è straordinario come sempre,ma la Loren non fa rimpiangere la Lollobrigida,certo è più esuberante, ma ha una sua sensuale e prorompente leggerezza, che la pone un gradino al di sopra della sua storica rivale.Dialoghi e situazioni veramente esilaranti ,il mambo ballato dal nostro simpatico maresciallo è diventato un "cult".
Da vedere e rivedere
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benquattro
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domenica 14 luglio 2013
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recitazione e ritmo
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De Sica è un maestro ma anche gli altri interpreti sono all'altezza in questa commedia spassosa e serena ed inoltre scorrevole dall'inizio alla fine .
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gianni lucini
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lunedì 5 dicembre 2011
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da comencini a risi
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Nonostante l’abbandono di Comencini il filone iniziato con “Pane, amore e fantasia” non finisce con il secondo episodio. Nel 1955 tocca a Dino Risi il compito di far vivere di nuovo le vicende del maresciallo Antonio Carotenuto-De Sica. Il regista, che per la sceneggiatura si avvale della collaborazione di Marcello Girosi, Ettore M. Margadonna e Vincenzo Malarico cerca di dare una svolta al personaggio del maresciallo evitando di fargli ripercorrere le già battute strade dell’Abruzzo. Lo riporta nella sua Sorrento e, soprattutto, lo stimola a provare il suo fascino con una bella pescivendola interpretata dalla Loren, cioè dalla donna che nell’immaginario popolare è la principale rivale della Lollobrigida.
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Nonostante l’abbandono di Comencini il filone iniziato con “Pane, amore e fantasia” non finisce con il secondo episodio. Nel 1955 tocca a Dino Risi il compito di far vivere di nuovo le vicende del maresciallo Antonio Carotenuto-De Sica. Il regista, che per la sceneggiatura si avvale della collaborazione di Marcello Girosi, Ettore M. Margadonna e Vincenzo Malarico cerca di dare una svolta al personaggio del maresciallo evitando di fargli ripercorrere le già battute strade dell’Abruzzo. Lo riporta nella sua Sorrento e, soprattutto, lo stimola a provare il suo fascino con una bella pescivendola interpretata dalla Loren, cioè dalla donna che nell’immaginario popolare è la principale rivale della Lollobrigida. La storia finisce come sempre, con la giovane pescivendola conquistata da un giovane vigile urbano mentre il maresciallo si consola con la matura ma piacente padrona di casa, donna Violante, interpretata da Lea Padovani. L’idea di Risi di sottrarsi al confronto con i due precedenti episodi, troppo condizionati dall’impronta comenciniana, e di imporre una nuova lettura dei personaggi riesce. Il pubblico apprezza e anche il terzo episodio si rivela un successo.
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nino terzo 82
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giovedì 22 gennaio 2009
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tonino
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Migliore della serie. Io mi sono trovato nella posizione del Cavaliere Carrotenuto Cavaliere Antonio avendo militato in ferma quadriennale dal 2001 al 2005 nell'Arma dei Carabinieri, e oggi sono una Guardia di Polizia Municipale Effettiva nella frazione del mio paese San Giovanni La Punta Trappeto.
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lalli
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martedì 8 luglio 2008
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il meno di tutti
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carinissimo, ma tra i tre è quello che mi è piaciuto meno.
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kiko
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mercoledì 1 settembre 2004
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da rivedrere, almeno una volta all'anno
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Cast di primordine per un film d'epoca che a distanza di quasi mezzo secolo si ripropone ogni volta, per freschezza e originalità , ad una visione godibile dall'inizio alla fine. Un De Sica maestro e protagonista con la Loren giovanissima e strepitosa e un contorno di attori tutt'altro che secondari ( Pica e Padovani in primis ma anche l'ottimo Carotenuto). L'Italia, di più, il Mezzogiorno Italiano di un'era che non esiste più ma non per questo superata o banale. Tutt'altro. I ritmi e i tempi della trama si incastrano perfettamente sino a formare un affresco d'autore dai toni e dai colori allegri e vivaci che rendono gustoso il sapore della nostalgia che potrebbe colpire i meno giovani e forse non solo loro.
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Cast di primordine per un film d'epoca che a distanza di quasi mezzo secolo si ripropone ogni volta, per freschezza e originalità , ad una visione godibile dall'inizio alla fine. Un De Sica maestro e protagonista con la Loren giovanissima e strepitosa e un contorno di attori tutt'altro che secondari ( Pica e Padovani in primis ma anche l'ottimo Carotenuto). L'Italia, di più, il Mezzogiorno Italiano di un'era che non esiste più ma non per questo superata o banale. Tutt'altro. I ritmi e i tempi della trama si incastrano perfettamente sino a formare un affresco d'autore dai toni e dai colori allegri e vivaci che rendono gustoso il sapore della nostalgia che potrebbe colpire i meno giovani e forse non solo loro...Da rivedere , da rivedere...
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