Quinto: non ammazzare

Quinto: non ammazzare ('The Suspect' il titolo originale) consiste in una pellicola artigianalmente molto ben confezionata, che si può includere nel genere noir (anche se, in più occasioni, lo 'script' scivola nel dramma vero e proprio, non disdegnando passaggi anche nel filone sentimentale) e che può avvalersi di un bravo regista specializzatosi in tal genere, Robert Siodmak, il cui titolo più rappresentativo della propria filmografia è 'La scala a chiocciola', film nero ai limiti dell'horror. Inoltre, 'The Suspect' vanta un cast di tutto rispetto: se Charles Laughton è senza dubbio la star di questa pellicola, non è certo sbagliato affermare che è aiutato, nel suo lavoro, da un contorno di caratteristi a dir poco notevoli, se non decisamente a proprio agio nel ridar vita ad una ambientazione di stampo vittoriano. [+]

Quinto: non ammazzare ('The Suspect' il titolo originale) consiste in una pellicola artigianalmente molto ben confezionata, che si può includere nel genere noir (anche se, in più occasioni, lo 'script' scivola nel dramma vero e proprio, non disdegnando passaggi anche nel filone sentimentale) e che può avvalersi di un bravo regista specializzatosi in tal genere, Robert Siodmak, il cui titolo più rappresentativo della propria filmografia è 'La scala a chiocciola', film nero ai limiti dell'horror. Inoltre, 'The Suspect' vanta un cast di tutto rispetto: se Charles Laughton è senza dubbio la star di questa pellicola, non è certo sbagliato affermare che è aiutato, nel suo lavoro, da un contorno di caratteristi a dir poco notevoli, se non decisamente a proprio agio nel ridar vita ad una ambientazione di stampo vittoriano. La trama: un brav'uomo della medio borghesia, stanco delle continue lamentele, provocazioni e litigi a cui la bisbetica moglie (Rosalind Ivan, bravissima) lo sottopone periodicamente, si invaghisce, se pur platonicamente, di una graziosa stenografa (all'epoca, presumibilmente negli anni '10 in cui il film è ambientato, esistevano ancora..!!) ed allaccia con lei un rapporto all'insegna di un'amicizia innocente. Senonché sua moglie, Cora, accortasi subito che qualcosa non è più come prima, inizia a tormentarlo ancora di più rispetto a quanto era solita fare, portando a poco a poco l'uomo, Philip Marshall è il nome di Laughton in questo film, a deragliare dai binari di buona creanza su cui ha sistematicamente costruito tutta la sua vita. Di lì in poi il film acquista sempre più spessore e assume i contorni di un autentico 'noir', con una morte a dir poco strana e comunque, come prima ipotesi, accreditata come accidentale da Scotland Yard. Sarà proprio un sagace funzionario della polizia più famosa al mondo a svelare l'intrico, contando soprattutto sul buon senso e sulla bontà d'animo di Marshall, non prima che un altro..delitto (!) abbia avuto luogo. Non aggiungo altro ma, per gli amanti del genere, 'Quinto: non ammazzare' è una chicca imperdibile. Anche se sono trascorsi 72 (sttantadue!) anni dalla sua realizzazione, val la pena darsi da fare per scovarlo da qualche parte, guardarlo e immergersi nell'atmosfera dell'Inghilterra vittoriana, ricostruita fedelmente in 'The Suspect'.
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The Suspect è un noir drammatico del ’44 di Robert Siodmak il cui titolo fu tradotto improvvidamente in “Quinto non ammazzare” per alludere forse alla supposta natura religiosa dei rimorsi di coscienza del protagonista, sintetizzando così in una sola frase e travisando il senso profondo del soggetto del film. La storia ruota tutta intorno al personaggio di Philip Marshall, un mite e maturo borghese, con un modesto ma dignitoso impiego in un grande magazzino di Londra, succube di una moglie isterica e tiranna, interpretata da Rosalind Ivan, che un giorno si imbatte per caso in una graziosa e dolce fanciulla, Ella Raines, che gli cambia per sempre la vita. Straordinaria, come al solito, la performance di Charles Laughton, al centro dell’inquadratura in ogni scena, per la cui sola presenza vale la pena di guardare questo vecchio film in bianco e nero. [+]

The Suspect è un noir drammatico del ’44 di Robert Siodmak il cui titolo fu tradotto improvvidamente in “Quinto non ammazzare” per alludere forse alla supposta natura religiosa dei rimorsi di coscienza del protagonista, sintetizzando così in una sola frase e travisando il senso profondo del soggetto del film. La storia ruota tutta intorno al personaggio di Philip Marshall, un mite e maturo borghese, con un modesto ma dignitoso impiego in un grande magazzino di Londra, succube di una moglie isterica e tiranna, interpretata da Rosalind Ivan, che un giorno si imbatte per caso in una graziosa e dolce fanciulla, Ella Raines, che gli cambia per sempre la vita. Straordinaria, come al solito, la performance di Charles Laughton, al centro dell’inquadratura in ogni scena, per la cui sola presenza vale la pena di guardare questo vecchio film in bianco e nero. Spoiler. Rimane alla fine il dubbio su quale sia la vera natura del carattere del protagonista, il sospetto, ossia se abbia l’animo dell’assassino, nato con l’istinto di uccidere, che, represso per troppo tempo dalla propria educazione di borghese, esplode alla prima occasione, oppure se sia stato costretto a sopprimere coloro che minacciavano di mettere in pericolo per pura malvagità la vita di persone a lui care deboli e indifese ovvero la ragazza di cui si innamora e che sposa in seconde nozze e la giovane vicina di casa vittima di un marito violento e alcolista. Forse la chiave per risolvere il dilemma è sotto gli occhi dello spettatore fin da subito, in una delle prime sequenze in cui Marshall si dimostra paterno e protettivo verso il piccolo garzone di bottega, interpretato dal quattordicenne Raymond Severn, che non a caso comparirà nell’ultima scena, un momento prima che il protagonista decida di scendere dal piroscafo, che lo avrebbe portato in salvo in Canada, per assumersi le proprie responsabilità. [-]