L'edicolante Giovanni (Vittorio De Sica) è un onesto e modesto lavoratore, vive con la famiglia di suo zio, burbero tranviere, e sogna la bella vita. Per un mese all'anno ci riesce, prendendosi una vacanza dalla quotidianità. Per caso, una volta partito incontra l'aristocratica e facoltosa Donna Paola (Rubi Dalma) ed inizia a corteggiarla, soprattutto perchè, complice un beauty col nome di Max Varaldo, si finge un aristocratico di ritorno da un viaggio in oriente. Da subito riscuote le simpatie del gruppo, e nonostante la sua incapacità nel gioco del bridge (inaccettabile che non sappia giocarlo....) si inserisce amichevolmente. Parallelamente però si incontra/scontra con la cameriera della famiglia, Lauretta (Assia Noris) la badante della sorella giovane e viziata di Paola.
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L'edicolante Giovanni (Vittorio De Sica) è un onesto e modesto lavoratore, vive con la famiglia di suo zio, burbero tranviere, e sogna la bella vita. Per un mese all'anno ci riesce, prendendosi una vacanza dalla quotidianità. Per caso, una volta partito incontra l'aristocratica e facoltosa Donna Paola (Rubi Dalma) ed inizia a corteggiarla, soprattutto perchè, complice un beauty col nome di Max Varaldo, si finge un aristocratico di ritorno da un viaggio in oriente. Da subito riscuote le simpatie del gruppo, e nonostante la sua incapacità nel gioco del bridge (inaccettabile che non sappia giocarlo....) si inserisce amichevolmente. Parallelamente però si incontra/scontra con la cameriera della famiglia, Lauretta (Assia Noris) la badante della sorella giovane e viziata di Paola.
Il film ha dalla sua la spontaneità e la freschezza di una storia paradigmatica nell'abito del cinema dei telefoni bianchi. Il ritmo è piuttosto sostenuto, e la recitazione di Vittorio De sica spigliata e gradevole. Un pò meno l'Assia Noris, che però con questo ruolo sarebbe diventata una vera star. Sempre piacevoli poi i caratteristi sullo sfondo, ad iniziare dal collaboratore/edicolante Virgilio Riento. La cosa però probabilmente più riuscita è la ricostruzione dell'ambiente aristocratico: vanesio e fatuo ("Non sa giocare a bridge?????" chiede terrorizzata Donna Paola a Max/Giovanni), in ossequio ad una visione "piccolo-borghesizzante", che vede l'onestà e l'umiltà vincere su tutto e tutti, anche sul fascino della bella vita aristocratica. Sono rimasto poi notevolmente colpito da Rubi Dalma, vera arsistocratica nella vita: brava, spigliata, regale. La versione con Alberto Sordi è diversamente godibile, quella del figlio Christian De Sica è oscena.
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