Georges Sadoul
Un regista cinematografico (Robert Armstrong) e un esploratore (Bruce Cabot) assumono una ragazza disoccupata (Fay Wray) per andare a girare un film in Malesia, dove catturano, grazie alla fanciulla, un gorilla gigante, King Kong, cui gli indigeni offrono sacrifici. Lo trasportano a New York per mostrarlo pubblicamente, ma il mostro evade e rapisce la fanciulla. Viene infine abbattuto dall'aviazione sulla cima dell'Empire State Building. "Per l'assurdità dell'affabulazione (sceneggiatura fiacca dai molteplici particolari incoerenti), la possente violenza onirica (rappresentazione paurosamente realistica d'un sogno frequente), l'erotismo mostruoso (amore smisurato del mostro per la ragazza, cannibalismo, sacrificio umano), l'irrealtà di certe scenografie (aggiungeremmo: anche il loro "tono" rousseauiano) (. [...]
di Georges Sadoul, articolo completo (2023 caratteri spazi inclusi) su 1968