Darò un milione

Il soggetto di Cesare Zavattini dà l'impronta al film che si avvale di un regista tra i migliori di quegli anni, autore di un altro film indimenticabile (Gli uomini che mascalzoni...). Ma l'ingresso nel mondo cinematigrafico di Zavattini non può che essere sbalorditivo. Ci senti il piglio francese di René Clair, ma anche la spumeggiate fantasticheria del nuovo soggettista [...] Vai alla recensione »

Divertente,allegra e delicata commedia che strizza l'occhio agli USA,mi ricorda subito Jon Doe. Film corale,idealismo,certo anche un po' di maniera (in quegli anni imprescindibile),profumo di tempi lontanissimi. La Norris piange laddove qualunque ragazza di oggi sfrutterebbe la situazione. De Sica distinto,perfetto nel ruolo

Un milionario suicida vien salvato da un poveraccio: a questo espone le proprie pene, promettendo un milione a chi compirà un atto veramente gentile. Quindi si traveste da povero a sua volta e se ne va per il mondo: ma soltanto un incontro d’amore gli restituirà genuina fiducia. Fra le numerose commedie sentimentali del Camerini “crepuscolare”, un film schiettamente comico e, secondo un critico notoriamente [...] Vai alla recensione »

Darò un milione è uno dei nostri film più intelligenti; e forse il più piacevole. Giunto a Venezia quasi alla chetichella, in uno degli ultimi giorni della Mostra, vi fu accolto da un sincero, vibrante successo. La sua grazia ilare e sbarazzina, il suo gusto quasi sempre assai vigile, gli destarono d'attorno ogni consenso; e sempre più ne dovrebbero destare, di proiezione in proiezione.

Lo spunto del film, dovuto a Cesare Zavattini, che vi esordisce come soggettista, è di ottima lega. Tutta una città è presa da un'improvvisa smania epidemica, di filantropia, perché si è sparsa la voce che per le sue vie, travestito. da mendicante, si aggira un miliardario il quale darà, un milione a quanti avranno per lui uno spontaneo gesto di bontà.