Masters of Horror: La bestia

Rob Hanisey è uno scrittore da troppo tempo in attesa di pubblicazione. In cerca di un alloggio trova rifugio in un hotel lasciato in donazione proprio perché ospiti scrittori senza editore fino al giorno in cui il loro primo volume andrà in stampa. La stanza che gli viene assegnata viene fatta oggetto di misteriosi colpi fino a quando Rob scoprirà l'esistenza di una bella ragazza di nome Valerie. Costei, con la quale lui sogna di fare l'amore, è schiava di un demone. Rob sembra essere il solo che li vede ma scoprirà a sue spese che non è così.
C'è Clive Barker alle origini di questo episodio e si vede. Anche se, inizialmente, si ha l'impressione di un deja vu piuttosto insistito. Perché l'hotel infestato dai fantasmi ha, come si suol dire fatto il suo tempo e la stanza in cui risuonano echi dagli inferi è stata meglio descritta in film divenuti ormai dei classici. C'è però l'idea di base che continua ad essere stimolante. Un albergo che ospita scrittori non può essere semplicemente l'ennesima casa dei fantasmi. Ci deve essere qualcosa di più se è Barker a scrivere. Di fatto l'idea c'è ed è interessante. Perché ci si interroga sul legame tra quanto la mente partorisce e la realtà e vengono descritte con finezza psicologica le differenti frustrazioni degli ospiti dell'hotel. Se il sonno della ragione genera mostri può farlo anche l'eccesso di creatività sadica. Ecco allora che l'episodio può divenire, forse inconsapevolmente, un'occasione di riflessione: quanto oltre si può spingere l'immaginario senza preoccuparsi delle conseguenze? Detto ciò si può anche perdonare al reparto trucco un demone che sembra la copia conforme di quello dell'ormai 'antico' Legend. 