
Anno | 1965 |
Genere | Horror |
Produzione | Italia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Antonio Margheriti |
Attori | George Ardisson, Barbara Steele, Halina Zalewska, Laura Nucci, Nello Pazzafini Umberto Raho. |
MYmonetro | 2,75 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
I lunghi capelli della morte è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Siamo alla fine del XV secolo, la caccia alle streghe è aperta, una donna viene condannata a morte perché considerata l'assassina del duca regnante. Sul rogo, tra atroci sofferenze, lancia la sua maledizione a coloro che l'hanno condannata a morte e ai presenti entusiasti per l'esecuzione.
Il tempo passa ed Elizabeth (Halina Zalewska), figlia minore della donna cresciuta a corte, continua a portare in sé l'odio nei confronti del conte Kurt (George Ardisson) che le ha portato via la madre e che ora, per capriccio, la vuole in sposa. All'improvviso però le maledizioni cominciano ad avverarsi e la comparsa di una misteriosa sconosciuta (Barbara Steele) complicherà la situazione.
Un vero e proprio capolavoro del genere horror gotico, un film in cui nulla si da per scontato e in cui si respira una mistica sacralità. Merito dell'abilità di un regista (Antonio Margheriti alias Anthony M. Dawson) specializzato in horror fantascientifici, di effetti speciali ben architettati e di un cast che ai tempi dominava il genere, Barbara Steele su tutti.
Anche questa volta il bianco e nero vince sul technicolor.
La maledizione di una strega bruciata sul rogo verso la fine del '500 imperversa nel castello del conte Kurt, che l'ha condannata.
Sin dalle prime scene ci si rende conto che siamo di fronte ad un prodotto di alto livello,un gotico splendente di una superba fotografia. Atmosfere sinistre e magiche ci conducono per mano sino alla fine,nonostante qualche lungaggine. La tensione prevale sulla paura; i capelli non sono i terribili tentacoli che avevo immaginato,ma funerei presagi e testimoni del maleficio che prende "corpo".
All'altezza dei migliori lavori di Corman, e non esagero, anzi, qui le atmosfere lugubri e gli effetti speciali abbastanza macabri anche per i nostri tempi superano il grande Corman. La trama è ricca di sorprese e un pochino contorta, un po' difficile da seguire anche perché le attrici interpretano due ruoli. Magari investissero per un restauro di queste pellicole.