E'capitato a tutti nella vita di prendere delle fregature perché si era stati attratti da un qualcosa di accattivante. Questo film é l'esempio chiaro di quello che può avvenire anche quando si va al cinema. Dopo pochi minuti di visione ci si accorge di essere caduti in un tranello, ci si sforza per rimanere seduti fino alla fine del primo tempo, quando finalmente riaccese le luci si ritorna di nuovo in un ambiente reale. All'inizio del secondo tempo poi si spera che finalmente il film trasmetta qualche informazione o emozione, ma la noia fa da padrone fino alla fine. Il tutto si svolge in una tenda della Mongolia, con quattro abitanti del luogo "affittati" per questo ruolo insieme ad un paio di cammelli. L'ultima inquadratura mostra l'occhio del cammello mentre la voce fuori campo ci spiega che sta piangendo. L'unica cosa reale probabilmente é il televisore cha hanno comprato la famiglia nella tenda alla fine del film, frutto del compenso per le loro prestazioni da pseudo attori. Se facessimo anche un calcolo del costo dell'opera ci accorgeremmo che il valore maggiore sono i due cammelli, seguiti dal prezzo del televisore che arriva nella tenda alla fine del film.
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