All Is Lost - Tutto è perduto |
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Un film di J.C. Chandor.
Con Robert Redford
Titolo originale All Is Lost.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 106 min.
- USA 2013.
- Universal Pictures
uscita giovedì 6 febbraio 2014.
MYMONETRO
All Is Lost - Tutto è perduto
valutazione media:
3,05
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'impotenza dell'uomo di fronte alla forza devastadi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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martedì 11 febbraio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film in cui un uomo (Robert Redford), che si trova in alto mare con la propria barca, incappa in un incidente venendo speronato da un container galleggiante. Da questo momento egli si adopererà in ogni modo al fine di rimediare al danno subito e soprattutto a tutte le conseguenti avversità prodottesi, nonchè ad una possibile e drammatica fine.
Il film, interamente girato all'interno di uno yacht e con un unico protagonista, interpretato appunto dal solo Robert Redford, peraltro muto per tutta la durata della pellicola, in pratica narra una vicenda, purtroppo molto realisticamente credibile, in cui vi è un continuo crescendo di tensione nonchè ansia in seguito ai continui avvenimenti ed avversità che si susseguono e che inducono il protagonista a trovare degli espedienti sempre più sofisticati al fine di superarli con successo. Ma poichè nulla è garantito, anzi il contrario, la salvezza non risulta affatto assicurata e quello che il regista qui tende soprattutto a sottolineare ed evidenziare è l'ardita e ingegnosa ricerca di espedienti e tecniche da parte dell'essere umano per lottare ed ovviamente superare tali frangenti negativi, per non dire ostili e molto più grandi di lui. Da ciò si evince quanto l'uomo in generale sia un nulla nei confronti dell'immensità e della forza della natura ma quante, nel contempo, siano illimitate le proprie risorse al fine di combattere tutto ciò che gli si frapponga e gli si ponga addirittura come ostacolo.
Il pregio di quest'opera consiste proprio nel presentare allo spettatore la capacità e lo spirito di sopravvivenza che contraddistingue l'essere umano di fronte appunto alle insidie ed ai pericoli estremi, non dando, ripeto, per scontato che vi sia un successo assicurato in tutto ciò oltre al fatto di rappresentare l' efficace sensazione crescente ed altalenante di speranza, di sconforto e di disperazione che il protagonista del film via via prova e che riesce a trasmettere direttamente anche allo spettatore stesso, rendendolo partecipe quasi in prima persona della sua avventura o, più precisamente, della sua disavventura.
Inoltre, è doveroso aggiungere che la riuscita del film poggia anche molto sull' ottima interpretazione di un sempre smagliante, fisicamente parlando, Robert Redford (nonostante l'età avanzata) che, come ripeto, non pronuncia alcuna parola per l'intera durata della vicenda, facendo così intuire ciò che prova soltanto con le proprie incisive e quanto mai efficaci espressioni del volto.
Insomma, nel suo genere una novità molto interessante e pure avvincente, seppure in certi frangenti anche un pò inquietante.
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